Scuola e Lavoro
A Bari nasce l'Accademia della meccanica per la formazione dei tecnici. Si parte nel 2023
Progetto di formazione professionale sviluppato da Confindustria, in partnership con IFOA e Federazione Generation Italy ETS
Bari - mercoledì 21 dicembre 2022
Comunicato Stampa
È stata presentata ieri, nella sede di Confindustria Bari - BAT, l'"Accademia della Meccanica", il progetto di formazione professionale sviluppato da Confindustria Bari - BAT (Sezione Meccanica, Elettrica ed Elettronica), in partnership con IFOA e Federazione Generation Italy ETS.
L'Accademia della meccanica nasce con l'obiettivo di rispondere alla difficoltà del settore nel reperire figure professionali qualificate: il progetto IFTS, infatti, da gennaio 2023 formerà nuovi tecnici operatori macchina CNC e manutentori meccanici da inserire nelle aziende delle province di Bari e BAT. Il percorso di formazione, validato dalla Regione Puglia, avrà una durata di 300 ore e, a conclusione dello stesso, i partecipanti entreranno a far parte delle imprese con contratto di apprendistato di 1° livello.
PortaFuturo Bari - il job center comunale punto di riferimento essenziale sul territorio nelle azioni di ricerca del lavoro, sviluppo di competenze, recruiting, profiling, matching tra candidati e aziende - parteciperà al progetto attivando la formazione, selezionando le aziende del territorio, promuovendo e diffondendo gli annunci di lavoro, attivando il recruiting per la selezione dei candidati.
All'evento hanno partecipato il vicesindaco e assessore alle Politiche attive del lavoro Eugenio Di Sciascio, il presidente della sezione Meccanica di Confindustria Bari Cesare de Palma, la responsabile di PortaFuturo Bari Mina Bonante, il direttore generale IFOA Umberto Lonardoni, l'amministratore delegato di Generation Italy Oscar Pasquali, l'amministratore di Lara Industry Marco Lacedra e il presidente di Tecnor Macchine spa Carlo Barani.
«PortaFuturo Bari registra l'ampia domanda, spesso non soddisfatta, di figure professionali tecniche richieste dalle industrie meccaniche - ha dichiarato Eugenio Di Sciascio -. Per questo PortaFuturo supporta iniziative come quella dell'Accademia della Meccanica che mira a formare i giovani per offrire loro un'immediata opportunità di lavoro, a conclusione del percorso formativo».
«Colmare il mismatch delle competenze è un lavoro che richiede un'attività dalla bassa all'alta formazione - ha sottolineato Cesare De Palma -. L'Accademia della Meccanica è un tassello che risponde alla domanda immediata di personale specializzato: le 300 ore di formazione saranno erogate agli inoccupati che entreranno a far parte del percorso IFTS realizzato grazie alla partership con PortaFuturo Bari, IFOA, Fondazione Generation Italy ETS, le aziende del territorio. L'Accademia della Meccanica consentirà anche alle aziende di acquisire strumenti di lavoro, come l'accesso ai contratti di Apprendistato"»
«Le imprese italiane vivono oggi un problema nuovo che non si era mai manifestato così pesantemente in passato - ha aggiunto Umberto Lonardoni -. È la cosidetta "talent scarcity", cioè la mancanza di figure professionali giovani e con competenze adeguate da inserire in azienda».
«Siamo di fronte a un paradosso - ha concluso Oscar Pasquali - con circa 1 milione di giovani attivamente in cerca di occupazione e 2 milioni di NEET, le aziende nel 2021 hanno riscontrato difficoltà nel reperire profili per circa 900.000 posizioni lavorative. Questa difficoltà è particolarmente significativa nel settore manifatturiero, in cui su 107.000 posizioni di lavoro disponibili più di una su due è considerata di difficile reperimento».
L'Accademia della meccanica nasce con l'obiettivo di rispondere alla difficoltà del settore nel reperire figure professionali qualificate: il progetto IFTS, infatti, da gennaio 2023 formerà nuovi tecnici operatori macchina CNC e manutentori meccanici da inserire nelle aziende delle province di Bari e BAT. Il percorso di formazione, validato dalla Regione Puglia, avrà una durata di 300 ore e, a conclusione dello stesso, i partecipanti entreranno a far parte delle imprese con contratto di apprendistato di 1° livello.
PortaFuturo Bari - il job center comunale punto di riferimento essenziale sul territorio nelle azioni di ricerca del lavoro, sviluppo di competenze, recruiting, profiling, matching tra candidati e aziende - parteciperà al progetto attivando la formazione, selezionando le aziende del territorio, promuovendo e diffondendo gli annunci di lavoro, attivando il recruiting per la selezione dei candidati.
All'evento hanno partecipato il vicesindaco e assessore alle Politiche attive del lavoro Eugenio Di Sciascio, il presidente della sezione Meccanica di Confindustria Bari Cesare de Palma, la responsabile di PortaFuturo Bari Mina Bonante, il direttore generale IFOA Umberto Lonardoni, l'amministratore delegato di Generation Italy Oscar Pasquali, l'amministratore di Lara Industry Marco Lacedra e il presidente di Tecnor Macchine spa Carlo Barani.
«PortaFuturo Bari registra l'ampia domanda, spesso non soddisfatta, di figure professionali tecniche richieste dalle industrie meccaniche - ha dichiarato Eugenio Di Sciascio -. Per questo PortaFuturo supporta iniziative come quella dell'Accademia della Meccanica che mira a formare i giovani per offrire loro un'immediata opportunità di lavoro, a conclusione del percorso formativo».
«Colmare il mismatch delle competenze è un lavoro che richiede un'attività dalla bassa all'alta formazione - ha sottolineato Cesare De Palma -. L'Accademia della Meccanica è un tassello che risponde alla domanda immediata di personale specializzato: le 300 ore di formazione saranno erogate agli inoccupati che entreranno a far parte del percorso IFTS realizzato grazie alla partership con PortaFuturo Bari, IFOA, Fondazione Generation Italy ETS, le aziende del territorio. L'Accademia della Meccanica consentirà anche alle aziende di acquisire strumenti di lavoro, come l'accesso ai contratti di Apprendistato"»
«Le imprese italiane vivono oggi un problema nuovo che non si era mai manifestato così pesantemente in passato - ha aggiunto Umberto Lonardoni -. È la cosidetta "talent scarcity", cioè la mancanza di figure professionali giovani e con competenze adeguate da inserire in azienda».
«Siamo di fronte a un paradosso - ha concluso Oscar Pasquali - con circa 1 milione di giovani attivamente in cerca di occupazione e 2 milioni di NEET, le aziende nel 2021 hanno riscontrato difficoltà nel reperire profili per circa 900.000 posizioni lavorative. Questa difficoltà è particolarmente significativa nel settore manifatturiero, in cui su 107.000 posizioni di lavoro disponibili più di una su due è considerata di difficile reperimento».