Politica
A Bari si parla del "Sismabonus", l'onorevole Dell'Orco: «Detrazioni per sicurezza delle case»
Quinto convegno della Scuola italiana di ingegneria e architettura. Il sottosegretario alle Infrastrutture: «Con "sbloccacantieri" agevolazioni per tanti piccoli comuni»
Bari - giovedì 28 marzo 2019
15.31
A Bari si parla del "Sismabonus", che offre una detrazione fiscale fino all'85% per interventi anti-sismici sugli edifici in tanti comuni d'Italia, compresa la Puglia e le province di Bari e Barletta in particolare. Questo il tema del quinto convegno azionale della Scuola italiana di ingegneria e architettura, in corso all'hotel Sheraton Nicolaus di Bari.
Ospite dei lavori il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Michele Dell'Orco, che spiega i dettagli dell'intervento. «Con il "Decreto crescita" stiamo estendendo il "Sismabonus" non solo alla zona 1 (quella a più alto rischio sismico, Ndr), ma anche alla zona 2 e 3 come quella di Bari - spiega Dell'Orco. Questo vuol dire che nel 90% dell'Italia sarà possibile avere detrazioni per mettere in sicurezza le case. In tutte le zone, quindi, che sono maggiormente a rischio».
Si parla anche si "Sbloccacantieri", il decreto con cui l'attuale governo vorrebbe dare maggiore impulso alle opere pubbliche. «Il paradosso - prosegue l'onorevole pentastellato - è che questo governo, e in particolare il Movimento 5 Stelle, è stato accusato di bloccare i cantieri in Italia. E invece questo sarà il governo che sbloccherà maggiori cantieri e questo decreto ne è la dimostrazione. Con ciò modifichiamo il codice degli appalti, precedentemente irrigidito e che ha bloccato le procedure; noi interveniamo su quelle piccole infrastrutture dei piccoli comuni che andrebbero messe subito in sicurezza. Penso anche alla manutenzione di strade e ponti; questo significa a oltre creare posti di lavoro anche evitare che si verifichino altri episodi come a Genova».
La paura degli industriali e delle associazioni di categoria è che per favorire i piccoli cantieri rimangano invece fuori le grandi opere dall'agenda di governo, alla luce della previsione di crescita zero per il 2019. «Lo "Sbloccacantieri" e il contratto di programma con Rfi vanno a intervenire anche sulle grandi opere - precisa Dell'Orco. Per esempio il raddoppio del binario nel tratto Napoli-Bari. L'unica grande opera che per ora è stata sospesa e messa in discussione è la Tav Torino-Lione. Per le altre si vuole procedere velocemente per offrire un servizio ai cittadini e dare lavoro alle imprese».
Sulla questione intervengono anche gli addetti ai lavori. Roberto Lorusso, vicepresidente Siea e membro del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, spiega: «Il "Sismabonus" permette nelle zone ad alta pericolosità sismica l'agevolazione fino all'85% di 96mila euro in caso di demolizione e ricostruzione. Da tempo portiamo avanti la proposta dell'allargamento alle zone 2 e 3, per allargare a una grossa fetta di Bari e della Puglia, con conseguente ripresa dell'edilizia. A Bari si potrebbe applicare in un quartiere vulnerabile come il "Libertà", abbassando il rischio medio e al contempo creare un circuito virtuoso per rigenerare la città dal punto di vista urbanistico e sociale. Le zone 2 e 4 sono quelle a maggiore indice abitativo - continua Lorusso. Abbiamo appreso che gira una bozza del Dl crescita del Mef che sembrerebbe aver accettato la nostra proposta, ne siamo contenti».
Una richiesta fatta propria anche dai costruttori: «Questa è anche la nostra proposta - dice Gabriele Buia, presidente nazionale Ance. Con l'utilizzo nelle zone 2 e 3 potremmo far sì che si vengano a creare nuovi organismi adeguati sismicamente, al top dell'efficienza energetica, in continuità con quanto già esiste nella zona 1».
Sullo "Sbloccacantieri", Ance aggiunge: «Mi auguro che non sblocchi solo le piccole opere - continua Buia. Sono in attesa di conoscere i contenuti; noi non condividiamo la prima bozza, crediamo che non sia quello l'atto di coraggio che necessita il settore, tutta la grande filiera legata alle costruzioni che con tutto l'indotto fa il 22% del Pil. Speriamo in un decreto crescita importante, altrimenti non cresceremo per nulla».
Ospite dei lavori il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Michele Dell'Orco, che spiega i dettagli dell'intervento. «Con il "Decreto crescita" stiamo estendendo il "Sismabonus" non solo alla zona 1 (quella a più alto rischio sismico, Ndr), ma anche alla zona 2 e 3 come quella di Bari - spiega Dell'Orco. Questo vuol dire che nel 90% dell'Italia sarà possibile avere detrazioni per mettere in sicurezza le case. In tutte le zone, quindi, che sono maggiormente a rischio».
Si parla anche si "Sbloccacantieri", il decreto con cui l'attuale governo vorrebbe dare maggiore impulso alle opere pubbliche. «Il paradosso - prosegue l'onorevole pentastellato - è che questo governo, e in particolare il Movimento 5 Stelle, è stato accusato di bloccare i cantieri in Italia. E invece questo sarà il governo che sbloccherà maggiori cantieri e questo decreto ne è la dimostrazione. Con ciò modifichiamo il codice degli appalti, precedentemente irrigidito e che ha bloccato le procedure; noi interveniamo su quelle piccole infrastrutture dei piccoli comuni che andrebbero messe subito in sicurezza. Penso anche alla manutenzione di strade e ponti; questo significa a oltre creare posti di lavoro anche evitare che si verifichino altri episodi come a Genova».
La paura degli industriali e delle associazioni di categoria è che per favorire i piccoli cantieri rimangano invece fuori le grandi opere dall'agenda di governo, alla luce della previsione di crescita zero per il 2019. «Lo "Sbloccacantieri" e il contratto di programma con Rfi vanno a intervenire anche sulle grandi opere - precisa Dell'Orco. Per esempio il raddoppio del binario nel tratto Napoli-Bari. L'unica grande opera che per ora è stata sospesa e messa in discussione è la Tav Torino-Lione. Per le altre si vuole procedere velocemente per offrire un servizio ai cittadini e dare lavoro alle imprese».
Sulla questione intervengono anche gli addetti ai lavori. Roberto Lorusso, vicepresidente Siea e membro del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, spiega: «Il "Sismabonus" permette nelle zone ad alta pericolosità sismica l'agevolazione fino all'85% di 96mila euro in caso di demolizione e ricostruzione. Da tempo portiamo avanti la proposta dell'allargamento alle zone 2 e 3, per allargare a una grossa fetta di Bari e della Puglia, con conseguente ripresa dell'edilizia. A Bari si potrebbe applicare in un quartiere vulnerabile come il "Libertà", abbassando il rischio medio e al contempo creare un circuito virtuoso per rigenerare la città dal punto di vista urbanistico e sociale. Le zone 2 e 4 sono quelle a maggiore indice abitativo - continua Lorusso. Abbiamo appreso che gira una bozza del Dl crescita del Mef che sembrerebbe aver accettato la nostra proposta, ne siamo contenti».
Una richiesta fatta propria anche dai costruttori: «Questa è anche la nostra proposta - dice Gabriele Buia, presidente nazionale Ance. Con l'utilizzo nelle zone 2 e 3 potremmo far sì che si vengano a creare nuovi organismi adeguati sismicamente, al top dell'efficienza energetica, in continuità con quanto già esiste nella zona 1».
Sullo "Sbloccacantieri", Ance aggiunge: «Mi auguro che non sblocchi solo le piccole opere - continua Buia. Sono in attesa di conoscere i contenuti; noi non condividiamo la prima bozza, crediamo che non sia quello l'atto di coraggio che necessita il settore, tutta la grande filiera legata alle costruzioni che con tutto l'indotto fa il 22% del Pil. Speriamo in un decreto crescita importante, altrimenti non cresceremo per nulla».