foto conferenza stampa Time Zones
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Eventi e cultura

A Bari torna il festival musicale Time zones, dal 21 settembre al 16 novembre la 34ma edizione

Anche quest'anno la rassegna si divide in tre sezioni, in aperta contrapposizione con la scena mainstream attuale

Pronta ai nastri si partenza la trentaquattresima edizione di Time zones - Sulla via delle musiche possibili. Anche quest'anno il festival riparte dalla contrapposizione con la musica mainstream e presenta un cartellone di ricerca e contaminazione all'insegna della grande musica internazionale. Il festival sarà a Bari e provincia dal 21 settembre fino al 16 novembre. Il calendario degli eventi è stato presentato questa mattina a Bari, nella sala giunta del Palazzo di città.

L'anteprima intitolata "Ad museum" si svolgerà nei giorni 21, 22 e 28 settembre. Le prime due serate si terranno nel Chiostro di Santa Chiara a Bari (inizio ore 21, ingresso 5 euro) e vedranno dapprima in scena la giapponese Midori Hirano e poi la francese Delphine Dora. Hirano è musicista, compositrice, sound artist e producer giapponese, con all'attivo sette album da solista, mentre Dora è pianista, cantante, improvvisatrice, compositrice e fondatrice del marchio Wild Silence. Domenica 22 settembre saranno invece di scena la portoghese Surma, creatrice di un mix insolito di suoni elettronici che combina con loop ed effetti, e Carmine Padula, il giovanissimo pianista e compositore italiano nato a Foggia nel 2000. "Ad Museum" si completa sabato 28 Settembre a Palazzo De Mari di Acquaviva delle Fonti (inizio ore 21,00, ingresso 2 euro) con l'Arcoiris Ensemble, in cui i due chitarristi acustici Fausto Ciotti e Andrea Moriconi e il tablista indiano Sanjay Kansa Banik propongono la loro originale miscela di world music, con atmosfere mediterranee, bossa nova e un pizzico di funky.
TZ locandina


L'edizione 2019 di Time zones si divide in sezione tematiche, che partono con "Underzones" da sabato 5 ottobre al MAT Laboratorio urbano di Terlizzi (Ba), dove sarà di scena la formazione giapponese di avant-garde noise e poetry reading Group A e la sperimentatrice tedesca Camilla Sparksss. Sabato 9 novembre triplo concerto al MAT con l'ensemble di 8 membri Al Doum & The Faryds, il producer e percussionista tunisino Dj Nuri e il compositore, percussionista e musicista elettroacustico Marco Malasomma.

Il festival poi entra nel vivo e torna a Bari con Time zones teatri, che sabato 12 ottobre ad AncheCinema vedrà di scena i tedeschi Lali Puna. La band seminale dell'indietronica, capitanata dalla vocalist Valerie Trebeljahr, presenterà la miscela di dance-culture che ha reso celebre la label Morr Music in tutto il mondo. Ad aprire la serata sarà Francesco Del Prete, eclettico violinista da anni attivo sulla scena musicale italiana in ambito jazzistico. Sabato 19 ottobre arriva ad AncheCinema Fred Frith, artista fondamentale per la storia della musica (non solo) rock e fondatore del gruppo avant-progressive rock Henry Cow. La settimana successiva, il 26 ottobre Colin Stetson porterà in scena la tecnica e la sua verve compositiva, che gli hanno permesso di collaborare con artisti del calibro di Tom Waits, Arcade Fire, Laurie Anderson, Lou Reed e molti altri. L'opening act sarà di Antonio Raia, sassofonista, compositore e improvvisatore di Napoli noto nei circuiti avant-jazz. Domenica 3 novembre saranno di scena gli inglesi The Comet Is Coming, band che si muove su layer psichedelici miscelando jazz ed elettronica a punte di funk e prog rock. Sabato 16 novembre spazio invece a una delle band più influenti degli ultimi 40 anni, gli Wire. Considerati delle vere icone del punk inglese e della new wave post punk, nonché autori di capolavori indiscussi come "Pink Flag", "Chairs Missing" e "154", saranno sul palco della Casa delle Arti a Conversano (Ba).

Anche quest'anno la sezione Piano Zones presenta artisti internazionali: venerdì 1 novembre l'Auditorium Vallisa di Bari ospiterà il talento dello spagnolo Marco Mezquida e l'eclettico autore (non solo) jazz Umberto Petrin. Sabato 2 novembre sarà di scena l'americano Evan Lurie, compositore e musicista già membro fondatore della band The Lounge Lizards, ma nella stessa serata saliranno per la prima volta sul palco assieme Luigi & Mattia Morleo per presentare un percorso acustico dettato dalla tecnica della musica elettronica. Piano Zones si chiude domenica 3 novembre con gli irlandesi OTWAK (Once There Was a King), tra improvvisazione e melodie tradizionali.

La sezione Time Zones For The Future presenta venerdì 8 novembre, nella Casa di Pulcinella a Bari, lo spettacolo "Non Mi Piace Il Buio", un lavoro col teatro dei pupi ispirato alla prigionia ed alla morte del piccolo Giuseppe Di Matteo, sciolto nell'acido perché figlio di un pentito di mafia. Si rinnova la commistione fra musica e testo con la sezione Literature in collaborazione con Diaghilev teatri. Diviso in tre parti (rispettivamente programmate per 28 e 29 ottobre, 4 e 5 novembre, 13 e 14 novembre nell'Auditorium Vallisa), l'evento Pensieri Verticali About Morton Feldman sarà dedicato al grande autore newyorchese. Per chiudere, domenica 8 dicembre è programmato un eccezionale fuori programma al Teatro Rossini di Gioia Del Colle (Ba) con la band dell'Arizona Giant Sand. Imprevedibili, sperimentali, anticipatori di tendenze e suoni, i Giant Sand hanno percorso con geniale attitudine artistica più di vent'anni di rock alternativo e marginale, rileggendo le radici e le tradizioni della musica americana con un approccio non convenzionale, visionario e rigorosamente lo-fi.

«Time zones continua a rappresentare un festival di interesse e prospettiva internazionale - ha dichiarato Ines Pierucci, assessore alle Culture - un momento di ricerca musicale che percorre la strada della sperimentazione e dell'innovazione facendo incontrare gli stili e le urgenze espressive della musica contemporanea mondiale. Dopo 35 anni, questa amministrazione non solo è grata a Time Zones ma augura a tutti gli altri di seguirne l'esempio e a Gianluigi Trevisi di riuscire a trasmettere questa esperienza alle giovani generazioni affinché facciano tesoro di questo festival per il loro futuro. La musica è lavoro e chi, con grandi difficoltà, porta avanti rassegne musicali di questo livello, ha bisogno di sostegno da parte delle istituzioni, non solo in termini economici. Ed è per questa sua valenza, ormai riconosciuta da tutti, che vorremmo offrire a Time Zones tutto il supporto possibile, anche immaginando un sostegno dedicato».

«Time Zones è nata a Bari - ha detto il sindaco di Bari Antonio Decaro - e fa parte a pieno titolo della storia culturale della nostra città, oltre ad avere il merito di aver fatto conoscere al grande pubblico artisti sconosciuti che poi sono diventati star internazionali. Da Time Zones dobbiamo ripartire per continuare a fare attività culturali di pregio sul nostro territorio. Da tempo stiamo lavorando per proporre ai baresi e ai turisti, sempre più numerosi, un'offerta culturale ampia e diversificata mettendo insieme diversi tasselli, dal Bari Piano Festival alla stagione di prosa comunale nel ritrovato Piccinni, dalla stagione lirica del Petruzzelli alle arti contemporanee con la riapertura del Margherita. Questi eventi ci permettono anche di stare insieme e di creare comunità che credo sia la cosa più importante. Quando sono stato eletto sindaco ho detto che l'opera pubblica più importante da realizzare è la costruzione di una comunità, tenendo insieme le persone, e animare gli spazi pubblici con eventi di qualità è un pezzettino della costruzione di questa opera pubblica».
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