Associazioni
A Bari torna lo sciopero contro i cambiamenti climatici, in 500 al corteo di Fridays for future
La manifestazione è partita da piazza Cesare Battisti e arrivata al parco Rossani per la giornata dell'arte
Bari - venerdì 23 settembre 2022
18.21
Sono stati più di 500, secondo le stime degli organizzatori, i partecipanti al nuovo sciopero degli studenti contro i cambiamenti climatici, che si è svolto questa mattina a Bari. La manifestazione è stata organizzata dalla sezione barese di Fridays for future, l'associazione ambientalista guidata da Greta Thunberg, che propone ciclicamente lo sciopero del venerdì per sensibilizzare sul tema del global warming.
A Bari sono arrivati studenti e attivisti da tutte le province pugliesi, in occasione del corteo che è partito da piazza Cesare Battisti per arrivare al parco Rossani, dove si è poi tenuto un momento di formazione durante la giornata dell'arte.
«Tentano di aprire inceneritori a Bari e riattivare centrali a carbone a Brindisi - hanno spiegato i manifestanti. Nelle scuole i presidi pretendono un abbassamento delle temperature nelle classi per tutelare gli interessi della grande finanza e delle multinazionali che inquinano. Non è colpevolizzando l'individuo che si risolve il problema del riscaldamento globale, ma organizzandosi e lottando collettivamente contro questo modello economico e produttivo».
Alla manifestazione ha aderito anche Cgil Bari, che coglie l'occasione per «Richiamare l'attenzione delle istituzioni e della cittadinanza attorno ad un tema che diviene di anno in anno più emergenziale».
A Bari sono arrivati studenti e attivisti da tutte le province pugliesi, in occasione del corteo che è partito da piazza Cesare Battisti per arrivare al parco Rossani, dove si è poi tenuto un momento di formazione durante la giornata dell'arte.
«Tentano di aprire inceneritori a Bari e riattivare centrali a carbone a Brindisi - hanno spiegato i manifestanti. Nelle scuole i presidi pretendono un abbassamento delle temperature nelle classi per tutelare gli interessi della grande finanza e delle multinazionali che inquinano. Non è colpevolizzando l'individuo che si risolve il problema del riscaldamento globale, ma organizzandosi e lottando collettivamente contro questo modello economico e produttivo».
Alla manifestazione ha aderito anche Cgil Bari, che coglie l'occasione per «Richiamare l'attenzione delle istituzioni e della cittadinanza attorno ad un tema che diviene di anno in anno più emergenziale».