Vita di città
A Bari una targa per Rose Montmasson, unica donna nella spedizione dei Mille
All'eroina del Risorgimento è stato dedicato uno spazio nel giardino di piazza Garibaldi
Bari - giovedì 5 marzo 2020
17.39
La città di Bari omaggia la memoria di Rose Montmasson (1823-1904), unica donna ad aver partecipato alla spedizione dei Mille. Stamattina è stata scoperta una targa a suo nome nel giardino di piazza Garibaldi che si apre su via Crispi.
Alla cerimonia hanno partecipato il vicesindaco e assessore alla Toponomastica Eugenio Di Sciascio, la consigliera delegata del sindaco alle Politiche di valorizzazione del patrimonio storico-artistico ed architettonico e dei contenitori culturali Micaela Paparella, la presidente della commissione consiliare Pari opportunità Silvia Russo Frattasi e la presidente della Casa delle Donne del Mediterraneo - associazione promotrice dell'iniziativa - Annamaria Ferretti, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni Soroptimist International club Bari, Ande Bari, Cif Bari e Toponomastica femminile Bari.
Paparella commenta così: «La città di Bari ha voluto onorare la memoria di Rose Montmasson, eroina del nostro Risorgimento, unica donna ad aver partecipato alla spedizione dei Mille, che ha subito ingiustamente l' oblio della storia. La targa commemorativa a lei dedicata è stata collocata in piazza Garibaldi con il suo giardino che si apre su via Crispi, in un triangolo ideale di grande emozione, che valorizza il racconto della storia di Rose, avvicinandola alle due figure maschili che ne hanno segnato profondamente l'esistenza: Giuseppe Garibaldi che ne lodò il coraggio e la dedizione alla causa patriottica e Francesco Crispi unico e grande amore della sua vita che ne segnò il triste e drammatico epilogo».
Nata nell'Alta Savoia nel 1823, Rose Montmasson si trasferì a Marsiglia dove trovò lavoro come stiratrice in un albergo. A 25 anni entrò in contatto con gli esuli italiani, tra cui Francesco Crispi, all'epoca giovane insurrezionalista, abbracciando gli ideali di libertà del Risorgimento italiano. Era il 1848, l'anno in cui il vento della rivoluzione che soffiava in tutta Europa sembrava capace di portare ovunque libertà e democrazia. I due vissero con tale passione la politica di quegli anni turbolenti che, inseguiti dalle polizie di Francia e Regno sabaudo, furono costretti a rifugiarsi a Malta dove si sposarono nel 1854.
Costretti all'esilio anche dal governo maltese, si rifugiarono a Londra, dove insieme a Mazzini e Garibaldi e tanti altri giovani italiani, prepararono la spedizione dei Mille.
Lei fu l'unica donna tra i 1086 garibaldini: partecipò attivamente all'azione rivoluzionaria come corriere, consegnando ordini e piani, e infermiera, il cui importantissimo ruolo spiccò nella sanguinosa battaglia di Calatafimi. Si spense a Roma il 10 novembre 1904.
Alla cerimonia hanno partecipato il vicesindaco e assessore alla Toponomastica Eugenio Di Sciascio, la consigliera delegata del sindaco alle Politiche di valorizzazione del patrimonio storico-artistico ed architettonico e dei contenitori culturali Micaela Paparella, la presidente della commissione consiliare Pari opportunità Silvia Russo Frattasi e la presidente della Casa delle Donne del Mediterraneo - associazione promotrice dell'iniziativa - Annamaria Ferretti, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni Soroptimist International club Bari, Ande Bari, Cif Bari e Toponomastica femminile Bari.
Paparella commenta così: «La città di Bari ha voluto onorare la memoria di Rose Montmasson, eroina del nostro Risorgimento, unica donna ad aver partecipato alla spedizione dei Mille, che ha subito ingiustamente l' oblio della storia. La targa commemorativa a lei dedicata è stata collocata in piazza Garibaldi con il suo giardino che si apre su via Crispi, in un triangolo ideale di grande emozione, che valorizza il racconto della storia di Rose, avvicinandola alle due figure maschili che ne hanno segnato profondamente l'esistenza: Giuseppe Garibaldi che ne lodò il coraggio e la dedizione alla causa patriottica e Francesco Crispi unico e grande amore della sua vita che ne segnò il triste e drammatico epilogo».
CENNI BIOGRAFICI
Nata nell'Alta Savoia nel 1823, Rose Montmasson si trasferì a Marsiglia dove trovò lavoro come stiratrice in un albergo. A 25 anni entrò in contatto con gli esuli italiani, tra cui Francesco Crispi, all'epoca giovane insurrezionalista, abbracciando gli ideali di libertà del Risorgimento italiano. Era il 1848, l'anno in cui il vento della rivoluzione che soffiava in tutta Europa sembrava capace di portare ovunque libertà e democrazia. I due vissero con tale passione la politica di quegli anni turbolenti che, inseguiti dalle polizie di Francia e Regno sabaudo, furono costretti a rifugiarsi a Malta dove si sposarono nel 1854.
Costretti all'esilio anche dal governo maltese, si rifugiarono a Londra, dove insieme a Mazzini e Garibaldi e tanti altri giovani italiani, prepararono la spedizione dei Mille.
Lei fu l'unica donna tra i 1086 garibaldini: partecipò attivamente all'azione rivoluzionaria come corriere, consegnando ordini e piani, e infermiera, il cui importantissimo ruolo spiccò nella sanguinosa battaglia di Calatafimi. Si spense a Roma il 10 novembre 1904.