
Territorio
A Japigia bosco urbano dedicato alle vittime del Covid: 910 alberi e 1200 tra piante e arbusti
Siglato a Palazzo di Città il protocollo "Design my city space"
Bari - venerdì 14 marzo 2025
16.04 Comunicato Stampa
Questa mattina il sindaco Vito Leccese, accompagnato dagli assessori al Clima, Transizione ecologica e Ambiente, Elda Perlino, e alla Cura del territorio, Domenico Scaramuzzi, dalla presidente del Municipio I Annamaria Ferretti e dai rappresentanti di Arbolia, Snam Rete Gas e del Formedil Bari e nazionale, ha partecipato a una passeggiata sulle aree del bosco urbano dedicato alle vittime del covid che si estende sui terreni laterali di via Caldarola e nel terreno tra via Giustina Rocca e viale Archimede, nei pressi del Palaflorio.
Al sopralluogo sono intervenuti anche gli studenti degli istituti che realizzeranno dei prototipi di arredo a completamento della nuova area verde attigua al Palaflorio nell'ambito del progetto "Design my city space - La città che Ci piace", che vede il Comune di Bari collaborare con Formedil Bari, Formedil Nazionale e Senaf, con il coinvolgimento di alcune scolaresche degli istituti Panetti-Pitagora, Euclide-Caracciolo e del Liceo Artistico De Nittis-Pacali.
Nel dettaglio, l'intervento realizzato lungo via Caldarola è stato possibile grazie alla collaborazione del Comune di Bari con Arbolia, società benefit di Snam e Snam Rete Gas, che da tempo progetta e realizza iniziative di imboschimento su terreni messi a disposizione dalla pubblica amministrazione e che ha dotato quest'area di 510 alberi e 1.193 arbusti, mentre le piantumazioni sugli spazi attigui al Palazzetto dello sport, con la messa a dimora di 395 alberi, sono state finanziate dal Comune con risorse rivenienti dal PON Metro nell'ambito del più ampio programma relativo agli interventi di forestazione e greening urbano in tutta la città.
Nelle due fasce lungo il primo tratto di via Caldarola sono stati messi a dimora esemplari di Cercis siliquastrum, Fraxinus angustifolia, Prunus kanzan, Quercus ilex e Pinus halepensis, disposti in filari plurispecifici, oltre ad arbusti da fiore - Gaura lindheimerii e Teucrium frutticans - disposti in gruppi e piante di Pistacea lentiscus, Ligustrum ovalifolium, Vitex agnus castus e Viburnum tinus, questi ultimi disposti in filari misti.
Nell'area adiacente al Palaflorio, invece, sono stati messi a dimora 395 alberi tra cui Cipressi, Celtis australis, Fraxinus ornus, Pinus halepensis, Prunus kanzan, alberi da frutti minori della macchia mediterranea tra cui Punica granatum, Ziziphus jujuba, Cormus domestica, Populus italicum "pyramidalis", Prunus avium, Prunus avium, Cercis siliquastrum, Juglans regia, Acer saccharinum, Acer monspessolanum, Laurus nobilis, Crategus Azarolus, Cormus Domestica, Ziziphus Jujuba, Punica Granatum, Prunus Avium, Ostrya Carpinifolia, Ostrya Carpinifolia, Prunus Pissardi Nigra.
Le aree interessate dalla forestazione, inoltre, sono state dotate di impianto di irrigazione automatico con gocciolatoi in corrispondenza degli alberi e ala gocciolante per gli arbusti.
Da una stima, l'intervento di imboschimento effettuato nel quartiere Japigia consentirà, nell'arco dei prossimi vent'anni, di sottrarre circa 1000 tonnellate di Co2 dall'atmosfera, con evidenti benefici in termini della qualità dell'aria e di contrasto all'effetto isola di calore in città.
"Oggi manteniamo un impegno preso dal mio predecessore dopo l'esperienza drammatica della pandemia: quello di dedicare simbolicamente alle vittime baresi del covid un bosco urbano, dove posizioneremo l'albero della memoria, come richiesto da un appello di cittadini nel 2020 per ricordare gli eroi e le vittime della pandemia - ha ricordato il sindaco Vito Leccese -. Questi nuovi spazi alberati nel quartiere Japigia sono una buona notizia non solo per la qualità della vita dei residenti ma anche per il contributo che la nostra città può offrire in termini di contrasto ai cambiamenti climatici. Avere più alberi e più verde sul territorio cittadino significa far vivere meglio le persone, offrendo loro luoghi di aggregazione e socialità e, al contempo, produrre più ossigeno e assorbire grandi quantità di anidride carbonica, cosa di cui c'è estremo bisogno per contrastare l'effetto isola di calore in città. Ringrazio i responsabili di Arbolia per aver voluto investire nella nostra città con un intervento di forestazione che negli anni a venire dispiegherà appieno i suoi effetti benefici e Formedil per aver scommesso sulla creatività degli studenti che contribuiranno a rendere l'area nei pressi del Palaflorio uno spazio attrezzato, bello e accogliente.
Interventi di questo genere sono l'esempio di ciò che l'amministrazione comunale si propone di fare, rigenerare il territorio urbano attraverso interventi diffusi di greening e forestazione".
"Siamo orgogliosi di aver contribuito a questo importante progetto di forestazione, realizzato in sinergia con il Comune - ha dichiarato Sabatino Pedata, rappresentante di Snam Rete Gas -. Questa nuova area verde non solo riqualifica la zona, ma rappresenta un valore aggiunto per l'intera comunità, migliorando la qualità dell'aria e offrendo spazi di aggregazione e benessere per i cittadini. È un esempio concreto di come la collaborazione possa generare un impatto positivo e duraturo sul territorio".
"Gli alberi e le piante rappresentano un elemento chiave di quella transizione ecologica che vogliamo traguardare e che sarà possibile solo a patto di un cambio di paradigma che metta il patrimonio arboreo e le aree verdi al centro delle strategie di sviluppo delle città - ha ricordato Elda Perlno -. A Japigia questi 910 nuovi alberi, insieme alle centinaia di piante e arbusti messi a dimora, rappresentano un'infrastruttura strategica che testimonia la nostra concezione del verde inteso non già come elemento estetico e ornamentale, ma come asset fondamentale per migliorare la qualità dell'ambiente urbano e tutelare la salute pubblica. Inoltre dedicare alle vittime del covid questi spazi alberati ci consente di declinare il nostro impegno a coniugare ambiente e salute in ottica sociale ed etica".
"Sono molto felice di aver condiviso questa inaugurazione con i ragazzi e le ragazze delle scuole coinvolte nel progetto condiviso con Formedil - ha commentato Domenico Scaramuzzi -. Vederli impegnati nei rilievi sul terreno adiacente al Palaflorio per prendere le misure e immaginare la localizzazione esatta degli arredi leggeri che saranno chiamati a realizzare è la testimonianza plastica di quella cura del territorio che è il senso stesso della mia delega. Rendere le nuove generazioni protagoniste di un nuovo approccio alla fruizione dello spazio pubblico è un passaggio fondamentale per rafforzare la partecipazione dal basso e, con essa, lo spirito di comunità".
"Questo bosco che nasce a Japigia lancia un messaggio molte forte perché assume un valore di testimonianza, auspicio e di ricordo - ha detto Annamaria Ferretti -. È un luogo in cui tutta la città, aldilà delle differenze sociali, culturali, economiche e politiche potrà ritrovarsi unita per ricordare il drammatico tributo imposto dalla pandemia, ma vivere allo stesso tempo lo straordinario privilegio dello stare insieme".
Al termine del sopralluogo, a Palazzo di Città è stato siglato il protocollo del progetto "Design my city space - La città che Ci piace": a firmare l'accordo l'assessore alla Cura del territorio Domenico Scaramuzzi, i rappresentanti del Formedil Bari e Formedil Nazionale e i dirigenti scolastiici degli istituti Panetti-Pitagora, Euclide-Caracciolo e del Liceo Artistico De Nittis Pascali.
"Siamo orgogliosi di avviare questa collaborazione con il Comune di Bari, e tutte le altre parti coinvolte, che ringraziamo, mettendo a disposizione il know-how della nostra scuola di formazione per un progetto che valorizza il talento e la creatività dei giovani - ha sottolineato Salvatore Matarrese, presidente del Formedil-Bari -. Questa iniziativa rappresenta un'importante opportunità per gli studenti, che con il Formedil Bari hanno avviato da tempo un percorso di formazione, e che potranno acquisire esperienza pratica nella progettazione e realizzazione di arredi urbani, contribuendo concretamente al miglioramento della loro città".
"L'integrazione tra formazione e realtà lavorativa è uno degli obiettivi fondamentali del Formedil - è invece il commento di Stefano Macale, direttore del Formedil nazionale -. Questo protocollo rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra enti pubblici, scuole e mondo della formazione professionale, con il fine ultimo di preparare i giovani alle sfide del futuro e sensibilizzarli alla cura del territorio. Gli studenti coinvolti potranno applicare sul campo le loro competenze tecniche, entrando in contatto con il mondo della progettazione e della realizzazione di infrastrutture urbane. Il Formedil nazionale è da sempre molto attento alla crescita nel settore edilizio dei ragazzi che vogliono proseguire in tal senso il proprio percorso lavorativo".
Il protocollo ha lo scopo di definire il ruolo di ciascun soggetto partecipante al progetto "Design my city space - La città che ci piace" che prevede la progettazione, la realizzazione in autocostruzione, la fornitura e la posa in opera di elementi di arredo e decoro urbano, coordinati dalla Formedil Bari, da collocare in spazi pubblici individuati dal Comune di Bari.
Per quanto riguarda la progettazione degli arredi, di seguito le aree interessate:
area nei pressi della facoltà di Economia e Commercio in Bari, in via Camillo Rosalba, per la quale vi è l'esigenza di ridisegnare l'area inserendo un percorso ciclopedonale che si riconnetta a quello esistente e di realizzare degli arredi di facile gestione e manutenzione quali sedute, con e senza spalliera, tavoli da pic-nic, cestini porta rifiuti, rastrelliere;
La progettazione esecutiva sarà realizzata nel rispetto dei CAM e i prototipi saranno altresì realizzati in conformità alle linee guida Ediltrophy.
I prototipi saranno valutati e selezionati da una giuria appositamente costituita dai rappresentanti delle parti del protocollo, conseguentemente, i progetti ritenuti più idonei dal Comune di Bari, Formedil Bari e Formedil nazionale saranno candidati al premio Finale Nazionale EdilTrophy25.
Gli studenti, d'intesa con i rispettivi dirigenti scolastici, saranno coordinati e seguiti dal Formedil Bari nella realizzazione dei prototipi premiati, mentre l'attività di progettazione e realizzazione dei manufatti sarà eseguita dai ragazzi nell'ambito dell'attività scolastica e sotto la responsabilità dell'istituto scolastico anche ai fini delle relative coperture assicurative.
Formedil assicurerà a sua volta un'attività di coordinamento e "tutoraggio" in raccordo con l'istituto scolastico e Senaf si occuperà della fornitura del materiale e della posa in opera. I ragazzi saranno assistiti, nella realizzazione e posa in opera, anche dalle imprese di ANCE che, per l'occasione, si renderanno disponibili anche per ogni adempimento burocratico, con la supervisione di Formedil Bari. Infine, il Comune di Bari si impegna a prendere in carico dal Formedil i manufatti ritenuti idonei e a consentire la loro installazione, previo parere tecnico della ripartizione IVOP e del referente a tale scopo incaricato.
Al sopralluogo sono intervenuti anche gli studenti degli istituti che realizzeranno dei prototipi di arredo a completamento della nuova area verde attigua al Palaflorio nell'ambito del progetto "Design my city space - La città che Ci piace", che vede il Comune di Bari collaborare con Formedil Bari, Formedil Nazionale e Senaf, con il coinvolgimento di alcune scolaresche degli istituti Panetti-Pitagora, Euclide-Caracciolo e del Liceo Artistico De Nittis-Pacali.
Nel dettaglio, l'intervento realizzato lungo via Caldarola è stato possibile grazie alla collaborazione del Comune di Bari con Arbolia, società benefit di Snam e Snam Rete Gas, che da tempo progetta e realizza iniziative di imboschimento su terreni messi a disposizione dalla pubblica amministrazione e che ha dotato quest'area di 510 alberi e 1.193 arbusti, mentre le piantumazioni sugli spazi attigui al Palazzetto dello sport, con la messa a dimora di 395 alberi, sono state finanziate dal Comune con risorse rivenienti dal PON Metro nell'ambito del più ampio programma relativo agli interventi di forestazione e greening urbano in tutta la città.
Nelle due fasce lungo il primo tratto di via Caldarola sono stati messi a dimora esemplari di Cercis siliquastrum, Fraxinus angustifolia, Prunus kanzan, Quercus ilex e Pinus halepensis, disposti in filari plurispecifici, oltre ad arbusti da fiore - Gaura lindheimerii e Teucrium frutticans - disposti in gruppi e piante di Pistacea lentiscus, Ligustrum ovalifolium, Vitex agnus castus e Viburnum tinus, questi ultimi disposti in filari misti.
Nell'area adiacente al Palaflorio, invece, sono stati messi a dimora 395 alberi tra cui Cipressi, Celtis australis, Fraxinus ornus, Pinus halepensis, Prunus kanzan, alberi da frutti minori della macchia mediterranea tra cui Punica granatum, Ziziphus jujuba, Cormus domestica, Populus italicum "pyramidalis", Prunus avium, Prunus avium, Cercis siliquastrum, Juglans regia, Acer saccharinum, Acer monspessolanum, Laurus nobilis, Crategus Azarolus, Cormus Domestica, Ziziphus Jujuba, Punica Granatum, Prunus Avium, Ostrya Carpinifolia, Ostrya Carpinifolia, Prunus Pissardi Nigra.
Le aree interessate dalla forestazione, inoltre, sono state dotate di impianto di irrigazione automatico con gocciolatoi in corrispondenza degli alberi e ala gocciolante per gli arbusti.
Da una stima, l'intervento di imboschimento effettuato nel quartiere Japigia consentirà, nell'arco dei prossimi vent'anni, di sottrarre circa 1000 tonnellate di Co2 dall'atmosfera, con evidenti benefici in termini della qualità dell'aria e di contrasto all'effetto isola di calore in città.
"Oggi manteniamo un impegno preso dal mio predecessore dopo l'esperienza drammatica della pandemia: quello di dedicare simbolicamente alle vittime baresi del covid un bosco urbano, dove posizioneremo l'albero della memoria, come richiesto da un appello di cittadini nel 2020 per ricordare gli eroi e le vittime della pandemia - ha ricordato il sindaco Vito Leccese -. Questi nuovi spazi alberati nel quartiere Japigia sono una buona notizia non solo per la qualità della vita dei residenti ma anche per il contributo che la nostra città può offrire in termini di contrasto ai cambiamenti climatici. Avere più alberi e più verde sul territorio cittadino significa far vivere meglio le persone, offrendo loro luoghi di aggregazione e socialità e, al contempo, produrre più ossigeno e assorbire grandi quantità di anidride carbonica, cosa di cui c'è estremo bisogno per contrastare l'effetto isola di calore in città. Ringrazio i responsabili di Arbolia per aver voluto investire nella nostra città con un intervento di forestazione che negli anni a venire dispiegherà appieno i suoi effetti benefici e Formedil per aver scommesso sulla creatività degli studenti che contribuiranno a rendere l'area nei pressi del Palaflorio uno spazio attrezzato, bello e accogliente.
Interventi di questo genere sono l'esempio di ciò che l'amministrazione comunale si propone di fare, rigenerare il territorio urbano attraverso interventi diffusi di greening e forestazione".
"Siamo orgogliosi di aver contribuito a questo importante progetto di forestazione, realizzato in sinergia con il Comune - ha dichiarato Sabatino Pedata, rappresentante di Snam Rete Gas -. Questa nuova area verde non solo riqualifica la zona, ma rappresenta un valore aggiunto per l'intera comunità, migliorando la qualità dell'aria e offrendo spazi di aggregazione e benessere per i cittadini. È un esempio concreto di come la collaborazione possa generare un impatto positivo e duraturo sul territorio".
"Gli alberi e le piante rappresentano un elemento chiave di quella transizione ecologica che vogliamo traguardare e che sarà possibile solo a patto di un cambio di paradigma che metta il patrimonio arboreo e le aree verdi al centro delle strategie di sviluppo delle città - ha ricordato Elda Perlno -. A Japigia questi 910 nuovi alberi, insieme alle centinaia di piante e arbusti messi a dimora, rappresentano un'infrastruttura strategica che testimonia la nostra concezione del verde inteso non già come elemento estetico e ornamentale, ma come asset fondamentale per migliorare la qualità dell'ambiente urbano e tutelare la salute pubblica. Inoltre dedicare alle vittime del covid questi spazi alberati ci consente di declinare il nostro impegno a coniugare ambiente e salute in ottica sociale ed etica".
"Sono molto felice di aver condiviso questa inaugurazione con i ragazzi e le ragazze delle scuole coinvolte nel progetto condiviso con Formedil - ha commentato Domenico Scaramuzzi -. Vederli impegnati nei rilievi sul terreno adiacente al Palaflorio per prendere le misure e immaginare la localizzazione esatta degli arredi leggeri che saranno chiamati a realizzare è la testimonianza plastica di quella cura del territorio che è il senso stesso della mia delega. Rendere le nuove generazioni protagoniste di un nuovo approccio alla fruizione dello spazio pubblico è un passaggio fondamentale per rafforzare la partecipazione dal basso e, con essa, lo spirito di comunità".
"Questo bosco che nasce a Japigia lancia un messaggio molte forte perché assume un valore di testimonianza, auspicio e di ricordo - ha detto Annamaria Ferretti -. È un luogo in cui tutta la città, aldilà delle differenze sociali, culturali, economiche e politiche potrà ritrovarsi unita per ricordare il drammatico tributo imposto dalla pandemia, ma vivere allo stesso tempo lo straordinario privilegio dello stare insieme".
Al termine del sopralluogo, a Palazzo di Città è stato siglato il protocollo del progetto "Design my city space - La città che Ci piace": a firmare l'accordo l'assessore alla Cura del territorio Domenico Scaramuzzi, i rappresentanti del Formedil Bari e Formedil Nazionale e i dirigenti scolastiici degli istituti Panetti-Pitagora, Euclide-Caracciolo e del Liceo Artistico De Nittis Pascali.
"Siamo orgogliosi di avviare questa collaborazione con il Comune di Bari, e tutte le altre parti coinvolte, che ringraziamo, mettendo a disposizione il know-how della nostra scuola di formazione per un progetto che valorizza il talento e la creatività dei giovani - ha sottolineato Salvatore Matarrese, presidente del Formedil-Bari -. Questa iniziativa rappresenta un'importante opportunità per gli studenti, che con il Formedil Bari hanno avviato da tempo un percorso di formazione, e che potranno acquisire esperienza pratica nella progettazione e realizzazione di arredi urbani, contribuendo concretamente al miglioramento della loro città".
"L'integrazione tra formazione e realtà lavorativa è uno degli obiettivi fondamentali del Formedil - è invece il commento di Stefano Macale, direttore del Formedil nazionale -. Questo protocollo rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra enti pubblici, scuole e mondo della formazione professionale, con il fine ultimo di preparare i giovani alle sfide del futuro e sensibilizzarli alla cura del territorio. Gli studenti coinvolti potranno applicare sul campo le loro competenze tecniche, entrando in contatto con il mondo della progettazione e della realizzazione di infrastrutture urbane. Il Formedil nazionale è da sempre molto attento alla crescita nel settore edilizio dei ragazzi che vogliono proseguire in tal senso il proprio percorso lavorativo".
Il protocollo ha lo scopo di definire il ruolo di ciascun soggetto partecipante al progetto "Design my city space - La città che ci piace" che prevede la progettazione, la realizzazione in autocostruzione, la fornitura e la posa in opera di elementi di arredo e decoro urbano, coordinati dalla Formedil Bari, da collocare in spazi pubblici individuati dal Comune di Bari.
Per quanto riguarda la progettazione degli arredi, di seguito le aree interessate:
- area bosco dedicato alle vittime del Covid, nei pressi del Palaflorio, in ordine alla quale vi è l'esigenza di realizzare arredi di facile gestione e manutenzione quali sedute, con e senza spalliera, tavoli da pic-nic, cestini porta rifiuti, rastrelliere;
area nei pressi della facoltà di Economia e Commercio in Bari, in via Camillo Rosalba, per la quale vi è l'esigenza di ridisegnare l'area inserendo un percorso ciclopedonale che si riconnetta a quello esistente e di realizzare degli arredi di facile gestione e manutenzione quali sedute, con e senza spalliera, tavoli da pic-nic, cestini porta rifiuti, rastrelliere;
- area di via Buozzi, per la quale vi è l'esigenza di ridisegnare l'area inserendo un percorso ciclopedonale che si riconnetta a quello esistente e realizzare degli arredi di facile gestione e manutenzione quali sedute, con e senza spalliera, tavoli da pic-nic, cestini porta rifiuti, rastrelliere.
- muro di via Oberdan, sul quale è prevista la realizzazione di murales che abbiano un tema a scelta dei ragazzi coerente con il contesto urbano nel quale verrà a realizzarsi;
- muro di vico Capurso sul quale è prevista la realizzazione di murales che abbiano un tema a scelta dei ragazzi coerente con il contesto urbano nel quale verrà a realizzarsi.
La progettazione esecutiva sarà realizzata nel rispetto dei CAM e i prototipi saranno altresì realizzati in conformità alle linee guida Ediltrophy.
I prototipi saranno valutati e selezionati da una giuria appositamente costituita dai rappresentanti delle parti del protocollo, conseguentemente, i progetti ritenuti più idonei dal Comune di Bari, Formedil Bari e Formedil nazionale saranno candidati al premio Finale Nazionale EdilTrophy25.
Gli studenti, d'intesa con i rispettivi dirigenti scolastici, saranno coordinati e seguiti dal Formedil Bari nella realizzazione dei prototipi premiati, mentre l'attività di progettazione e realizzazione dei manufatti sarà eseguita dai ragazzi nell'ambito dell'attività scolastica e sotto la responsabilità dell'istituto scolastico anche ai fini delle relative coperture assicurative.
Formedil assicurerà a sua volta un'attività di coordinamento e "tutoraggio" in raccordo con l'istituto scolastico e Senaf si occuperà della fornitura del materiale e della posa in opera. I ragazzi saranno assistiti, nella realizzazione e posa in opera, anche dalle imprese di ANCE che, per l'occasione, si renderanno disponibili anche per ogni adempimento burocratico, con la supervisione di Formedil Bari. Infine, il Comune di Bari si impegna a prendere in carico dal Formedil i manufatti ritenuti idonei e a consentire la loro installazione, previo parere tecnico della ripartizione IVOP e del referente a tale scopo incaricato.