A Santo Spirito una processione "ritrovata" - LE FOTO
Venerdì Santo intenso nel popoloso quartiere a nord di Bari
Bari - sabato 30 marzo 2024
12.03
Il Venerdì Santo è di fatto il punto più intenso del Triduo Pasquale, prima della Veglia del Sabato Santo. Lo è anche per le ex frazioni baresi, dove si tengono annualmente le processioni dei Misteri.
Non fa eccezione Santo Spirito, marina a nord del capoluogo pugliese, dove ieri sera, venerdì 29 marzo, sono "usciti" dalla chiesa dello Spirito Santo i cinque simulacri che ripercorrono la Passione e Morte di Cristo, seguiti dalla Banda Città di Bitonto, dagli scout del reparto Agesci locale e dalle pie donne della Figlie di Maria.
Una processione raccolta e "ritrovata", dopo le tribolazioni degli anni pre-Covid, che una volta l'anno rimette insieme la comunità autoctona troppo spesso messa al margine. La preghiera comunitaria, le riflessioni del parroco, don Fabio Campione, e l'incedere lento dei portatori ha scandito una serata emotivamente intensa. Non è solo folclore o pietà popolare, come andiamo ripetendo dalle pagine del nostro network da diversi giorni. C'è fede e devozione, come quella dei portatori e delle famiglie che ancora oggi addobbano la statua del Gesù Nazareno che apre il corteo processionale. Suggestivi i passaggi su corso Garibaldi, nei pressi della Croce all'intersezione tra via Conte Mossa ed il prolungamento di via Lembo, quello sul lungomare Cristoforo Colombo ed il rientro nella centralissima parrocchia dello Spirito Santo su via Napoli.
Tradizione e fede, valori che a queste latitudini qualcuno custodisce ancora gelosamente. Sotto il nostro articolo qualche scatto per raccontarvi meglio la serata (si ringrazia anche Emanuele Cazzolla).
Non fa eccezione Santo Spirito, marina a nord del capoluogo pugliese, dove ieri sera, venerdì 29 marzo, sono "usciti" dalla chiesa dello Spirito Santo i cinque simulacri che ripercorrono la Passione e Morte di Cristo, seguiti dalla Banda Città di Bitonto, dagli scout del reparto Agesci locale e dalle pie donne della Figlie di Maria.
Una processione raccolta e "ritrovata", dopo le tribolazioni degli anni pre-Covid, che una volta l'anno rimette insieme la comunità autoctona troppo spesso messa al margine. La preghiera comunitaria, le riflessioni del parroco, don Fabio Campione, e l'incedere lento dei portatori ha scandito una serata emotivamente intensa. Non è solo folclore o pietà popolare, come andiamo ripetendo dalle pagine del nostro network da diversi giorni. C'è fede e devozione, come quella dei portatori e delle famiglie che ancora oggi addobbano la statua del Gesù Nazareno che apre il corteo processionale. Suggestivi i passaggi su corso Garibaldi, nei pressi della Croce all'intersezione tra via Conte Mossa ed il prolungamento di via Lembo, quello sul lungomare Cristoforo Colombo ed il rientro nella centralissima parrocchia dello Spirito Santo su via Napoli.
Tradizione e fede, valori che a queste latitudini qualcuno custodisce ancora gelosamente. Sotto il nostro articolo qualche scatto per raccontarvi meglio la serata (si ringrazia anche Emanuele Cazzolla).