Cronaca
Abusi su bimbi autistici a Noicattaro, le educatrici: «Solo tecniche di contenimento»
In tre hanno risposto alle domande del Pm, la quarta è rimasta in silenzio
Provincia - mercoledì 16 gennaio 2019
10.26
Non maltrattamenti e abusi ma «Tecniche di contenimento», una strategia per calmare i bambini. Si sono difese così le educatrici arrestate negli scorsi giorni dalla magistratura, per abusi sui bambini autistici in un centro specializzato di Noicattaro, in provincia di Bari. Ieri l'interrogatorio di garanzia dinanzi al gip del Tribunale di Bari Giovanni Abbattista sostenuti da tre delle indagate, mentre la quarta si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
Le educatrici avrebbero sostenuto davanti al giudice di non aver messo in atto condotte violente nei confronti dei bambini autistici del centro, giustificando le immagini riprese dai video e gli audio a disposizione dei Carabinieri come tecniche terapeutiche di distrazione e contenimento. In parte hanno anche respinto le accuse mosse della Procura di Bari.
Le indagini dei Carabinieri, coordinate dal Pm Michele Ruggiero, farebbero pensare ad alcuni comportamenti violenti condotti dalle quattro educatrici a danno dei bambini, come strattoni, capelli tirati e schiaffi. Gli inquirenti sostengono che le educatrici li legassero alla sedia chiudendogli la bocca e il caso con dei fazzoletti e bloccandoli contro il muro.
Le educatrici avrebbero sostenuto davanti al giudice di non aver messo in atto condotte violente nei confronti dei bambini autistici del centro, giustificando le immagini riprese dai video e gli audio a disposizione dei Carabinieri come tecniche terapeutiche di distrazione e contenimento. In parte hanno anche respinto le accuse mosse della Procura di Bari.
Le indagini dei Carabinieri, coordinate dal Pm Michele Ruggiero, farebbero pensare ad alcuni comportamenti violenti condotti dalle quattro educatrici a danno dei bambini, come strattoni, capelli tirati e schiaffi. Gli inquirenti sostengono che le educatrici li legassero alla sedia chiudendogli la bocca e il caso con dei fazzoletti e bloccandoli contro il muro.