Politica
Accuse sessiste a Irma Melini, il sostegno della politica cittadina
Dopo quanto accaduto nel pomeriggio durante il consiglio comunale, arriva da più parti la condanna al vile gesto
Bari - mercoledì 15 novembre 2017
23.22
Nel pomeriggio, durante il consiglio comunale, da uno dei biglietti del voto spunta un insulto sessista nei confronti della consigliera di opposizione Irma Melini. E immediata è stata la reazione da parte della politica cittadina, reazione che non ha potuto non essere una denuncia nei confronti di un'azione inadeguata, effettuata, inoltre, in un contesto in cui non può che definirsi fuori luogo.
Il primo ad esprimere la sua vicinanza alla consigliera Melini, e a deprecare il gesto è stato ilnsindaco di Bari, Antonio Decaro. «Sono qui ad esprimere la mia solidarietà alla consigliera Irma Melini – ha dichiarato Decaro – non in quanto uomo, ma in quanto rappresentante delle istituzioni. Perché chi ha scritto quella parola offensiva, sessista e stupida su quella scheda, ha sporcato l'Aula consiliare stessa, ha svilito l'istituzione che rappresentiamo, a questo punto mi viene da dire, indegnamente. Mi auguro che la consigliera Melini vorrà accettare la solidarietà mia e della giunta e le scuse dell'intero Consiglio comunale».
«A tutti vorrei ricordare che, nell'aula Dalfino, si è esercitata la politica e l'amministrazione nelle sue forme più nobili – sottolinea il sindaco – ed è a quell'esempio che dobbiamo tutti guardare. Possiamo scontrarci, lottare per le nostre idee, portare avanti con passione le nostre convinzioni ma dobbiamo farlo nel rispetto del ruolo che ricopriamo e delle persone che abbiamo l'onore di rappresentare. Se non saremo capaci di fare questo potremo ritenere fallito il nostro compito di uomini e donne prima che di politici».
E al sindaco si sono poi aggiunte le consigliere Francesca Contursi, Anita Maurodinoia e Alessandra Anaclerio e le assessore Francesca Bottalico, Carla Palone, Carla Tedesco e Paola Romano, che in una dichiarazione congiunta hanno voluto esprimere la loro contrarietà a quanto avvenuto.
«Condanniamo fermamente l'atto vergognoso compiuto oggi in un'aula istituzionale – dicono – un luogo che rappresenta l'intera città di Bari. Il dibattito in aula consiliare dovrebbe essere esempio di confronto civile nella libera espressione di posizioni, anche contrapposte, e il ricorso all'offesa sessista e volgare non è in alcun modo ammissibile».
«Ciò che è accaduto questo pomeriggio è un gesto vile – proseguono – deplorevole e inaccettabile, perché le parole hanno un peso e possono ferire. Si parla tanto della violenza di genere e dell'importanza di linguaggi nuovi, inclusivi e rispettosi di ogni differenza e poi accade che, nella massima assise cittadina, ci si esprima in maniera oltremodo offensiva per ogni donna. Quello di oggi è un insulto alla persona, al genere e all'istituzione».
«Per questo esprimiamo la nostra piena solidarietà alla consigliera Melini – concludono – auspicando di non assistere mai più a episodi ignobili come quello offertoci questo pomeriggio. Non smettere mai di indignarsi».
In serata è arrivato alla consigliera Melini anche il sostegno della presidente del Municipio I, Micaela Paparella, che in un post sul suo profilo Facebook ha scritto: «Sono esterefatta per quello che è accaduto oggi in Aula Consiliare, la più alta assise cittadina, espressione di una comunità che in questo momento non si riconosce in chi ha commesso un atto deplorevole nei confronti della consigliera Irma Melini. Da donna e da amministratrice esprimo la mia piena e sincera solidarietà a Irma. Questa non è la politica che ci rappresenta e nella quale crediamo fermamente».
Il primo ad esprimere la sua vicinanza alla consigliera Melini, e a deprecare il gesto è stato ilnsindaco di Bari, Antonio Decaro. «Sono qui ad esprimere la mia solidarietà alla consigliera Irma Melini – ha dichiarato Decaro – non in quanto uomo, ma in quanto rappresentante delle istituzioni. Perché chi ha scritto quella parola offensiva, sessista e stupida su quella scheda, ha sporcato l'Aula consiliare stessa, ha svilito l'istituzione che rappresentiamo, a questo punto mi viene da dire, indegnamente. Mi auguro che la consigliera Melini vorrà accettare la solidarietà mia e della giunta e le scuse dell'intero Consiglio comunale».
«A tutti vorrei ricordare che, nell'aula Dalfino, si è esercitata la politica e l'amministrazione nelle sue forme più nobili – sottolinea il sindaco – ed è a quell'esempio che dobbiamo tutti guardare. Possiamo scontrarci, lottare per le nostre idee, portare avanti con passione le nostre convinzioni ma dobbiamo farlo nel rispetto del ruolo che ricopriamo e delle persone che abbiamo l'onore di rappresentare. Se non saremo capaci di fare questo potremo ritenere fallito il nostro compito di uomini e donne prima che di politici».
E al sindaco si sono poi aggiunte le consigliere Francesca Contursi, Anita Maurodinoia e Alessandra Anaclerio e le assessore Francesca Bottalico, Carla Palone, Carla Tedesco e Paola Romano, che in una dichiarazione congiunta hanno voluto esprimere la loro contrarietà a quanto avvenuto.
«Condanniamo fermamente l'atto vergognoso compiuto oggi in un'aula istituzionale – dicono – un luogo che rappresenta l'intera città di Bari. Il dibattito in aula consiliare dovrebbe essere esempio di confronto civile nella libera espressione di posizioni, anche contrapposte, e il ricorso all'offesa sessista e volgare non è in alcun modo ammissibile».
«Ciò che è accaduto questo pomeriggio è un gesto vile – proseguono – deplorevole e inaccettabile, perché le parole hanno un peso e possono ferire. Si parla tanto della violenza di genere e dell'importanza di linguaggi nuovi, inclusivi e rispettosi di ogni differenza e poi accade che, nella massima assise cittadina, ci si esprima in maniera oltremodo offensiva per ogni donna. Quello di oggi è un insulto alla persona, al genere e all'istituzione».
«Per questo esprimiamo la nostra piena solidarietà alla consigliera Melini – concludono – auspicando di non assistere mai più a episodi ignobili come quello offertoci questo pomeriggio. Non smettere mai di indignarsi».
In serata è arrivato alla consigliera Melini anche il sostegno della presidente del Municipio I, Micaela Paparella, che in un post sul suo profilo Facebook ha scritto: «Sono esterefatta per quello che è accaduto oggi in Aula Consiliare, la più alta assise cittadina, espressione di una comunità che in questo momento non si riconosce in chi ha commesso un atto deplorevole nei confronti della consigliera Irma Melini. Da donna e da amministratrice esprimo la mia piena e sincera solidarietà a Irma. Questa non è la politica che ci rappresenta e nella quale crediamo fermamente».