Attualità
Addio a Eugenio Scalfari, Decaro: «Nel 2010 ebbe la cittadinanza onoraria di Bari»
Il sindaco ricorda il fondatore di Repubblica ed Espresso, scomparso oggi a 98 anni
Bari - giovedì 14 luglio 2022
18.30
Il mondo della cultura italiana piange la scomparsa di Eugenio Scalfari, maestro di giornalismo e fondatore di importanti testate come La Repubblica e L'Espresso. Scalfari è morto oggi all'età di 98 anni.
«Eugenio Scalfari ha ricevuto in dono le chiavi della città di Bari nel 2010 - dichiara il sindaco Antonio Decaro Da quel momento mi piace pensare che si sia instaurato un legame speciale tra la nostra città e il "direttore", fondato sull'immensa stima che abbiamo nutrito per la sua persona e per la sua esperienza intellettuale, politica e culturale altissima, riconosciuta da tutti. Fondando La Repubblica, nel 1976, Scalfari ha letteralmente cambiato la storia dell'informazione italiana, raccontando la politica, l'economia e la cultura con competenza, intelligenza e passione, scegliendo un passo nuovo, che lo ha reso negli anni uno dei quotidiani più importanti e letti del Paese. Ma Eugenio Scalfari è stato molto di più del direttore de La Repubblica: è stato un uomo di grandissima cultura, curiosità e capacità visionaria, animato da una straordinaria passione democratica e civile».
«Eugenio Scalfari ha ricevuto in dono le chiavi della città di Bari nel 2010 - dichiara il sindaco Antonio Decaro Da quel momento mi piace pensare che si sia instaurato un legame speciale tra la nostra città e il "direttore", fondato sull'immensa stima che abbiamo nutrito per la sua persona e per la sua esperienza intellettuale, politica e culturale altissima, riconosciuta da tutti. Fondando La Repubblica, nel 1976, Scalfari ha letteralmente cambiato la storia dell'informazione italiana, raccontando la politica, l'economia e la cultura con competenza, intelligenza e passione, scegliendo un passo nuovo, che lo ha reso negli anni uno dei quotidiani più importanti e letti del Paese. Ma Eugenio Scalfari è stato molto di più del direttore de La Repubblica: è stato un uomo di grandissima cultura, curiosità e capacità visionaria, animato da una straordinaria passione democratica e civile».