Attualità
Addio al professor Carlo Rocco Ferrari. Scrisse il piano urbanistico di Bari
Emiliano: «A lui dobbiamo alcune delle architetture più significative della città e della regione»
Bari - sabato 5 agosto 2023
18.53
«Oggi ci ha lasciato il professore Carlo Rocco Ferrari, architetto ed urbanista, tra i più stretti collaboratori di Ludovico Quaroni. Con lui ha scritto il piano urbanistico di Bari». Così Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia.
«A Ferrari dobbiamo alcune delle architetture più significative della nostra città e della nostra Regione. Dalla Sala Murat a Bari, al Rettorato del Politecnico di Bari, passando dal Municipio di Santeramo al recente restauro dal lungomare storico di Giovinazzo. Non si contano i piani urbanistici che ha redatto in tutta Italia. Ha continuato a lavorare e a disegnare fino all'ultimo giorno. Per lui l'arte, l'architettura e l'urbanistica erano vita pura. E come tutti i più grandi architetti, continuerà a vivere tra noi, con le sue opere», il ricordo di Emiliano.
«Con la scomparsa di Carlo Ferrari - aggiunge il sindaco Decaro - Bari non solo perde un professionista competente e un insigne accademico, ma soprattutto la memoria storica di un periodo di grandi trasformazioni urbane animate dal desiderio di rendere la nostra, una grande città. Rocco Ferrari è stato giovanissimo collaboratore di Ludovico Quaroni, conosciuto a Firenze durante i suoi studi universitari, nel periodo in cui fu commissionato l'elaborazione del Piano regolatore di Bari. Erano gli anni del boom economico in cui il lavoro dei pianificatori e degli urbanisti spesso si scontrava con una visione eccessivamente sviluppista del territorio e con gli interessi della proprietà fondiaria. Carlo è l'ultimo testimone di quel dibattito che animò la città e dei confronti serrati e accesi nel consiglio comunale durante l'iter di approvazione del PRG durato oltre 7 anni. Ci mancherà il suo essere un combattente appassionato sia nella vita sia nella professione. Ci mancherà la sua visione di città e il suo affetto per Bari».
«A Ferrari dobbiamo alcune delle architetture più significative della nostra città e della nostra Regione. Dalla Sala Murat a Bari, al Rettorato del Politecnico di Bari, passando dal Municipio di Santeramo al recente restauro dal lungomare storico di Giovinazzo. Non si contano i piani urbanistici che ha redatto in tutta Italia. Ha continuato a lavorare e a disegnare fino all'ultimo giorno. Per lui l'arte, l'architettura e l'urbanistica erano vita pura. E come tutti i più grandi architetti, continuerà a vivere tra noi, con le sue opere», il ricordo di Emiliano.
«Con la scomparsa di Carlo Ferrari - aggiunge il sindaco Decaro - Bari non solo perde un professionista competente e un insigne accademico, ma soprattutto la memoria storica di un periodo di grandi trasformazioni urbane animate dal desiderio di rendere la nostra, una grande città. Rocco Ferrari è stato giovanissimo collaboratore di Ludovico Quaroni, conosciuto a Firenze durante i suoi studi universitari, nel periodo in cui fu commissionato l'elaborazione del Piano regolatore di Bari. Erano gli anni del boom economico in cui il lavoro dei pianificatori e degli urbanisti spesso si scontrava con una visione eccessivamente sviluppista del territorio e con gli interessi della proprietà fondiaria. Carlo è l'ultimo testimone di quel dibattito che animò la città e dei confronti serrati e accesi nel consiglio comunale durante l'iter di approvazione del PRG durato oltre 7 anni. Ci mancherà il suo essere un combattente appassionato sia nella vita sia nella professione. Ci mancherà la sua visione di città e il suo affetto per Bari».