una donna che impasta
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Attualità

Addio lievito di birra. A Bari in tempi di Coronavirus si fa quello artigianale

Con la quarantena forzata, giunta alla terza settimana, iniziano a scarseggiare alcuni beni, in primis quelli per focacce e panzerotti

In primis a sparire dagli scaffali fu il lievito di birra seguito a poca distanza dalla farina e piano piano anche da altri beni 'primari' in diversi supermercati e negozi di generi alimentari di Bari e dintorni. Da giorni i commercianti sorridono quando alla cassa chiedi dove sia il lievito, qualsiasi tipo di lievito (esiste anche uno per piadine): "Tutto finito, forse lunedì". Questo perché con la quarantena forzata in molti hanno deciso darsi alla cucina e quindi largo a pizze, focacce, panzarotti e anche pane. Non solo, le cuoche o i cuochi più previdenti si sono anche fatti 'le scorte' 15/20 panetti stipati nel freezer e le mostrano orgogliose nelle varie chat (vero boom di questo periodo di arresti domiciliari) della scuola, delle amiche, di quelli del Liceo, del bar, del parrucchiere, della danza e del judo. Agli altri non resta che trovare soluzioni alternative come il lievito madre. Come si fa? Non lo abbiamo mai fatto, ma questa è una delle ricette che circolano, neanche a dirlo, nelle chat di cui sopra. Per preparare la 'pasta madre' servono: 200 gr di farina di 'tipo 0' e 100 ml di acqua tiepida. Mettete la farina in un recipiente aggiungendo l'acqua un po' per volta fino ad ottenere un impasto molto morbido che va messo in un barattolo di vetro leggermente infarinato e coperto con un panno umido e della pellicola trasparente. L'impasto va lasciato riposare per 48 ore a circa 20°. A quel punto inizierà a gonfiarsi, occorre allora prenderne circa 200 gr e aggiungerne altrettanti lasciando riposare per altri 2 giorni. Questa procedura va rifatta per almeno altre 2 settimane. Alla fine quello che si ottiene è il famoso lievito madre.
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