Vita di città
Adelfia orfana di San Trifone, ma al "baccano pirotecnico" proprio non si può rinunciare
Il paese perde la sua tradizione più cara a causa del Covid, ma non si fa mancare i fuochi d'artificio a orari improbabili
Provincia - martedì 10 novembre 2020
17.41
Un 10 novembre di "anormale normalità" per Adelfia e la sua comunità. Il paese, infatti, forse per la prima volta nella centenaria storia comunale, oggi non può celebrare il patrono San Trifone, rimasto al palo causa Covid-19. La cittadina in provincia di Bari e in particolare il rione Montrone per questo 2020 rimarranno orfani della loro tradizione più antica e cara, che fra 9 e 11 novembre ogni anno richiama in paese pellegrini da ogni parte d'Italia, fedeli devoti al santo ragazzino e carovane di adelfiesi figli di immigrati in Belgio, Germania, Nord America e chi più ne ha più ne metta.
Un momento di sintesi fra liturgia religiosa e ritualità pagana, fra processioni, giostre e tavolate a base di vino, carni e convivialità. Per quest'anno salta tutto, meno che la parte - forse - deteriore della sagra popolar-religiosa: gli interminabili spettacoli pirotecnici. Nel calendario non compare la parata del 10 novembre sera, quando i migliori fuochisti si sfidano in uno show emozionante e coinvolgente, ma il paese proprio non ha saputo rinunciare neanche per un anno alla batteria pirotecnica del pomeriggio del dì di festa. Una tradizione, quella della "gara del rumore", che ogni 10 novembre si ripete nelle prime ore post prandiali e in cui è facile intuire chi vince: colui che fa più baccano. Quest'anno il rituale profano è stato "celebrato" in tono minore e in via non ufficiale, ma rinunciarvi proprio no. Ecco, quindi, che dalle 14 il paese ha vissuto la replica del suo consueto "bombardamento", che ha dato il via a esplosioni irrituali e non del tutto lecite da parte dei privati cittadini in strada; una sorta di fuoco incrociato che si somma a quello altrettanto improbabile che si ascolta nelle ore più profonde della notte. Insomma, come sempre a San Trifone vince chi fa più baccano. Esplosioni "random", inoltre, si aggiungono costantemente nel corso della giornata.
Nella giornata di ieri la Pro loco adelfiese aveva "omaggiato" il piccolo spettacolo pirotecnico della sera con tanto di diretta social per festeggiare il "flash mob" dedicato al patrono. Lì dove, giova ricordarlo, qualsiasi manifestazione esteriore era stata vietata per scongiurare il pericolo assembramenti.
Ieri il sindaco Giuseppe Cosola - giustamente - scriveva sui social: «Nella giornata di domani si evitino assembramenti per le strade e pranzi con parenti e amici. Responsabilità e attenzione devono essere le parole chiave di questi giorni. Come sempre ripeto: le forze dell'ordine non possono essere dappertutto. Confido nel buon senso di tutti i cittadini». Speranza vana? Vedremo.
Un momento di sintesi fra liturgia religiosa e ritualità pagana, fra processioni, giostre e tavolate a base di vino, carni e convivialità. Per quest'anno salta tutto, meno che la parte - forse - deteriore della sagra popolar-religiosa: gli interminabili spettacoli pirotecnici. Nel calendario non compare la parata del 10 novembre sera, quando i migliori fuochisti si sfidano in uno show emozionante e coinvolgente, ma il paese proprio non ha saputo rinunciare neanche per un anno alla batteria pirotecnica del pomeriggio del dì di festa. Una tradizione, quella della "gara del rumore", che ogni 10 novembre si ripete nelle prime ore post prandiali e in cui è facile intuire chi vince: colui che fa più baccano. Quest'anno il rituale profano è stato "celebrato" in tono minore e in via non ufficiale, ma rinunciarvi proprio no. Ecco, quindi, che dalle 14 il paese ha vissuto la replica del suo consueto "bombardamento", che ha dato il via a esplosioni irrituali e non del tutto lecite da parte dei privati cittadini in strada; una sorta di fuoco incrociato che si somma a quello altrettanto improbabile che si ascolta nelle ore più profonde della notte. Insomma, come sempre a San Trifone vince chi fa più baccano. Esplosioni "random", inoltre, si aggiungono costantemente nel corso della giornata.
Nella giornata di ieri la Pro loco adelfiese aveva "omaggiato" il piccolo spettacolo pirotecnico della sera con tanto di diretta social per festeggiare il "flash mob" dedicato al patrono. Lì dove, giova ricordarlo, qualsiasi manifestazione esteriore era stata vietata per scongiurare il pericolo assembramenti.
Ieri il sindaco Giuseppe Cosola - giustamente - scriveva sui social: «Nella giornata di domani si evitino assembramenti per le strade e pranzi con parenti e amici. Responsabilità e attenzione devono essere le parole chiave di questi giorni. Come sempre ripeto: le forze dell'ordine non possono essere dappertutto. Confido nel buon senso di tutti i cittadini». Speranza vana? Vedremo.