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Adiposità localizzata e trattamento fitoterapico

Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca

È ormai noto che sovrappeso ed obesità costituiscono la più importante epidemia del terzo millennio e che siano implicate nella patogenesi di numerose malattie. In Italia ci sono Venticinque milioni di persone in sovrappeso ed obesità e il problema è maggiormente diffuso al Sud. Sono i risultati del rapporto presentato a Roma in occasione del primo Summit italiano sull'obesità e redatto dall'Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation in collaborazione con Istat.

Si definisce un soggetto in sovrappeso colui che presenta all'esame obiettivo un BMI (indice di massa corporea) compreso tra 25 – 29.99 e con una FM (Indice di Massa Grassa) superiore al 30%. Considerando la condizione di sovrappeso/obesità non più come un alterazione del bilancio energetico in positivo, ma come una vera e propria malattia infiammatoria, ne consegue che il soggetto obeso è un soggetto potenzialmente infiammato ad alto rischio di sviluppare malattie metaboliche (insulino – resistenza, sindrome metabolica, patologie cardiovascolari, diabete di tipo 2). Queste premesse determinano la necessità di attuare tutte le strategie dietetico-integrative necessarie per trattare obesità ed infiammazione.

Caratteristiche del soggetto in sovrappeso sono la disfunzione vascolo-linfatica e le adiposità localizzate. Classicamente localizzate a livello trocanterico e peritrocanterico le adiposità localizzate nel sesso femminile, oltre che considerabili come carattere sessuale secondario, sono spesso viste come un fastidioso inestetismo verso il quale molte volte si ricorre anche all'uso di procedure chirurgiche.

Lo studio pubblicato dalla rivista InfoMu "Medicina Unica" ha messo in evidenza il trattamento dietetico-integrativo sulla disfunzione vascolo-linfatica e l'infiammazione di basso grado. In particolare il Dr. Racaniello, ha trattato 15 donne sane caratterizzate dalla presenza di adiposità localizzata trocanterica e peritrocanterica, con evidenti segni di sofferenza vascolare.

I soggetti appena descritti sono stati trattati per due settimane consecutive con un protocollo dietetico e con supplementazione nutrizionale e monitorati attraverso bioimpedenziometria e bioimpedenziometria vettoriale. La gestione ha previsto;

1.La dieta: Very Low Calories Diet, normoproteica (1,1 g/ kg di peso corporeo) ad alto tenore di acidi grassi polinsaturi e monoinsaturi e PRAL negativo.

2. Flogo.mu: assunto per 2 capsule al giorno lontano dai pasti.

3. Redux.mu: 1 capsula tre volte/die lontano dai pasti.

L'integratore Flogo.mu fornisce come principi attivi la Bromelina, nota per l'attività antiedematosa, antitrombotica ed antinfiammatoria, l'Harpagophytum procumbens (cortisone vegetale), noto per le spiccate attività antinfiammatorie ed analgesiche, la Boswelia Serrata (albero dell'incenso) dotata di attività antinfiammatoria grazie agli acidi boswelici in essa contenuti, il Ribes Nigrum, con attività fortemente antinfiammatoria (cortison-like), e l'escina con azione vasotonica e capillarotropa.

L'integratore Redux.mu fornisce come principi attivi: la Rhodiola rosea, in grado di accelerare la lipolisi, e in associazione ad un costante e moderato esercizio fisico, favorisce lo sviluppo della massa muscolare, a discapito di quella adiposa. Questa radice, grazie alla sua azione sull'umore, può contribuire a calmare gli attacchi di fame nervosa che, molto spesso, minano la buona riuscita di un regime dietetico controllato. Il Tribulus terrestris, che si comporta come un riequilibrante dell'equilibrio ormonale, il Ruscus aculeatus, che presenta proprietà antiedemigene, la Hamamelis virginiana, che esercita un'azione vasocostrittrice, decongestionante ed angiotonica sulla circolazione periferica e sui capillari, l' Hydrocotile asiatica, con attività vasoprotettiva e trofica-cicatrizzante, il Melilotus officinalis, che consente accelera il drenaggio linfatico ed aumenta il tono della muscolatura dei vasi linfatici e venosi.

I risultati del lavoro sono ben evidenti, ovvero un netto miglioramento sia dei parametri bioimpedenziometrici che antropometrici, più precisamente è stato osservato un calo medio di:
• - 3 cm sulla circonferenza trocanterica;
• - 2 cm sulla circonferenza prossima della coscia;
• - 2 cm sulla circonferenza mediale della coscia;
• - 2 cm sulla circonferenza distale della coscia;
• - 13,5 mm dello spessore del cuscinetto adiposo trocanterico (indice di adiposità localizzata).

In conclusione ciò dimostra di come gli inestetismi cutanei, spesso visti come semplice difetto estetico, abbiano una forte base fisiopatologica. La gestione integrata con Redux.mu e Flogo.mu si è dimostrata eccellente per controllare l'evento flogistico acuto e consentire un miglioramento delle adiposità localizzate, soprattutto a livello trocanterico e peritrocanterico.

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