Turismo
Aeroporto di Bari, riaperta la pista dopo i lavori
Da stamattina alle 6 lo scalo cittadino è di nuovo operativo dopo essere stato chiuso per circa 10 giorni
Bari - venerdì 9 marzo 2018
19.52 Comunicato Stampa
L'aeroporto di Bari è di nuovo aperto, dopo i lavori che hanno interessato la pista nelle ultime settimane. Questa mattina alle 6.00 è stata riaperta la pista RWY 07/25 chiusa dalle 23.00 del 28 febbraio scorso. È stata così completata la parte più invasiva dei lavori che consentiranno alla pista di presentarsi nella sua configurazione massima di 3 mila metri, sia in decollo sia in atterraggio, e con più elevati standard di sicurezza e di efficienza operativa, grazie anche al prolungamento (da 720 a 900 metri) del sentiero di avvicinamento luminoso "Cat. 1" per pista 07 (lato Bitonto - soglia strumentale di precisione).
Un risultato straordinario per la Puglia, reso possibile dall'impegno di quanti tra tecnici, operai specializzati e imprese esecutrici (l'ATI tra le pugliesi Matarrese srl e Engineering Planning Construction di Tricase Francesco) hanno contribuito all'esecuzione dei lavori. L'aeroporto di Bari, già annoverato tra i più moderni aeroporti italiani, rende ancor più efficienti le proprie infrastrutture di volo, in accordo con le norme aeronautiche internazionali e con quelle ambientali riferite al contenimento dei consumi energetici.
Per rispettare il cronoprogramma dell'intervento, concentrato in tempi strettissimi al fine di limitare quanto più possibile i disagi ai passeggeri, si è lavorato senza sosta, con turni di servizio distribuiti sull'intero arco della giornata. Un'idea della mole dei lavori realizzati e della loro complessità la può dare l'elenco, peraltro sintetico, di uomini, mezzi e materiali impiegati solo negli otto giorni di chiusura di Bari:
- 10 tecnici Aeroporti di Puglia (Supervisione Direzione Tecnica e Safety);
- 20 tecnici (ingegneri e geometri) staff tecnico Direzione Lavori e Impresa;
- 3 tecnici ENAC (ingegneri), Commissione collaudo, certificazione agibilità e alta vigilanza;
- 200 maestranze specializzate, in totale al giorno, alternate su più turni;
- 45.000 metri lineari di cavi di alimentazione AVL;
- 200 luci asse pista di volo a tecnologia LED;
- 84 macchine operatrici, di cui 15 di grande potenza (escavatori, fresatrici, vibrofinitrici);
- 94.000 metri quadri di superficie d'intervento per la sola pista di volo.
La chiusura dello scalo, e il conseguente riposizionamento di parte dei voli sul rinnovato Aeroporto del Salento di Brindisi, che grazie all'ampliamento delle aree d'imbarco e dei piazzali sosta aeromobili ha adeguatamente sopperito alla temporanea indisponibilità di Bari, si è resa necessaria per realizzare il nuovo asse luminoso che consentirà decolli anche con ridotta visibilità, la riqualifica profonda dell'intera infrastruttura di volo (sottofondo e pavimentazione), il rifacimento dello strato di usura in conglomerato bituminoso. I nuovi impianti AVL (Aiuti Visivi Luminosi) sono stati realizzati con tecnologia LED, come previsto dal programma di efficientamento energetico dell'aeroporto di Bari e garantiranno più alti livelli di efficienza e gestione operativa.
Un risultato straordinario per la Puglia, reso possibile dall'impegno di quanti tra tecnici, operai specializzati e imprese esecutrici (l'ATI tra le pugliesi Matarrese srl e Engineering Planning Construction di Tricase Francesco) hanno contribuito all'esecuzione dei lavori. L'aeroporto di Bari, già annoverato tra i più moderni aeroporti italiani, rende ancor più efficienti le proprie infrastrutture di volo, in accordo con le norme aeronautiche internazionali e con quelle ambientali riferite al contenimento dei consumi energetici.
Per rispettare il cronoprogramma dell'intervento, concentrato in tempi strettissimi al fine di limitare quanto più possibile i disagi ai passeggeri, si è lavorato senza sosta, con turni di servizio distribuiti sull'intero arco della giornata. Un'idea della mole dei lavori realizzati e della loro complessità la può dare l'elenco, peraltro sintetico, di uomini, mezzi e materiali impiegati solo negli otto giorni di chiusura di Bari:
- 10 tecnici Aeroporti di Puglia (Supervisione Direzione Tecnica e Safety);
- 20 tecnici (ingegneri e geometri) staff tecnico Direzione Lavori e Impresa;
- 3 tecnici ENAC (ingegneri), Commissione collaudo, certificazione agibilità e alta vigilanza;
- 200 maestranze specializzate, in totale al giorno, alternate su più turni;
- 45.000 metri lineari di cavi di alimentazione AVL;
- 200 luci asse pista di volo a tecnologia LED;
- 84 macchine operatrici, di cui 15 di grande potenza (escavatori, fresatrici, vibrofinitrici);
- 94.000 metri quadri di superficie d'intervento per la sola pista di volo.
La chiusura dello scalo, e il conseguente riposizionamento di parte dei voli sul rinnovato Aeroporto del Salento di Brindisi, che grazie all'ampliamento delle aree d'imbarco e dei piazzali sosta aeromobili ha adeguatamente sopperito alla temporanea indisponibilità di Bari, si è resa necessaria per realizzare il nuovo asse luminoso che consentirà decolli anche con ridotta visibilità, la riqualifica profonda dell'intera infrastruttura di volo (sottofondo e pavimentazione), il rifacimento dello strato di usura in conglomerato bituminoso. I nuovi impianti AVL (Aiuti Visivi Luminosi) sono stati realizzati con tecnologia LED, come previsto dal programma di efficientamento energetico dell'aeroporto di Bari e garantiranno più alti livelli di efficienza e gestione operativa.