Enti locali
Aggressioni ai medici, il Policlinico di Bari potenzia la videosorveglianza
Saranno in tutto 200 le telecamere presenti, i lavori interesseranno le aree più critiche come pronto soccorso, ingresso principale e farmacia
Bari - venerdì 31 gennaio 2020
15.52 Comunicato Stampa
Linea dura contro i responsabili di minacce e aggressioni: l'azienda si costituirà sempre in giudizio a fianco dei dipendenti. L'azienda ospedaliero universitaria Policlinico di Bari investe sulla sicurezza dei lavoratori e dei pazienti con l'installazione di nuove telecamere di videosorveglianza. I nuovi dispositivi si andranno a integrare a quelli esistenti superando i 200 occhi elettronici che vigilano sui viali e sui reparti. Con tali lavori si è partiti dalle aree più critiche: il pronto soccorso, l'ingresso principale, la farmacia. Ma il piano è destinato a incrementare di 4 volte gli impianti esistenti.
«Il problema delle aggressioni al personale sanitario è un problema che sentiamo particolarmente - spiega il direttore generale Giovanni Migliore - Chi minaccia il lavoro dei nostri professionisti mette a rischio il diritto alla tutela della salute che è un bene costituzionalmente garantito e che l'azienda si impegna ad assicurare ogni giorno ai cittadini».
L'obiettivo è quello di passare a un sistema di sicurezza attiva con un operatore che monitora h24, attraverso una control room, gli impianti di videosorveglianza. Il sistema opera nel rispetto della normativa sulla privacy e del regolamento interno aziendale che disciplina per i singoli casi le modalità di registrazione, conservazione delle immagini e messa a disposizione delle forze di polizia. Anche alla luce delle ultime aggressioni di medici e operatori che si sono verificate al Policlinico e all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII, l'azienda intende adottare la linea dura.
«Abbiamo denunciato e denunceremo tutti coloro che si renderanno responsabili di episodi di minaccia e di violenza. Saremo al fianco dei dipendenti, costituendoci sempre in giudizio», conclude il direttore.
«Il problema delle aggressioni al personale sanitario è un problema che sentiamo particolarmente - spiega il direttore generale Giovanni Migliore - Chi minaccia il lavoro dei nostri professionisti mette a rischio il diritto alla tutela della salute che è un bene costituzionalmente garantito e che l'azienda si impegna ad assicurare ogni giorno ai cittadini».
L'obiettivo è quello di passare a un sistema di sicurezza attiva con un operatore che monitora h24, attraverso una control room, gli impianti di videosorveglianza. Il sistema opera nel rispetto della normativa sulla privacy e del regolamento interno aziendale che disciplina per i singoli casi le modalità di registrazione, conservazione delle immagini e messa a disposizione delle forze di polizia. Anche alla luce delle ultime aggressioni di medici e operatori che si sono verificate al Policlinico e all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII, l'azienda intende adottare la linea dura.
«Abbiamo denunciato e denunceremo tutti coloro che si renderanno responsabili di episodi di minaccia e di violenza. Saremo al fianco dei dipendenti, costituendoci sempre in giudizio», conclude il direttore.