Eventi e cultura
Premio Federico Fellini Award a Paola Cortellesi per la sua eccellenza cinematografica
Al Petruzzelli con l'attrice: “Mi sono conquistata delle grandi soddisfazioni”
Bari - domenica 28 aprile 2019
13.18
Una Master Class con Paola Cortellesi, sulla commedia e la comicità. Una delle prime donne molto amate che trova la sua unicità nella commedia italiana con un registro comico e con il desiderio che ci siano tante donne ostinate come lei, Paola Cortallesi, attrice, autrice e sceneggiatrice. Dopo il film di Riccardo Milani "Come un gatto in Tangenziale" proiettato questa mattina al Teatro Petruzzelli è iniziata la seconda giornata del Bifest con qualche variazione sul programma a causa del Gran premio d'epoca. E a condurre questa prima lezione di cinema, il regista David Grieco, che definisce la pellicola un lavoro Zavattiano. Dal tragico all'umorismo è su queste basi che si sviluppa la commedia raccontata da Paoa Cortellesi e tutto il suo team.
In teatro di prosa prima con le grandi compagnie, poi in tv con programmi satirici e poi arriva il cinema. "Ho fatto questo mestiere - spiega Cortellesi - per giocare seriamente e per fare tante cose. E con un produttore ho deciso un repertorio ed un genere. La soluzione è l'educazione, la parità delle parole ed il rispetto di genere. Si possono vivere tante vite. Ma senza portarsi a casa il personaggio. Chi si porta a casa un personaggio è un cretino come ricordava Mariangela Melato. Bisogna usare il cinema per una analisi sociale e la soluzione è l'educazione, la parità delle parole ed il rispetto di genere che si potrebbe realizzare nelle scuole per insegnare a praticarlo. Quando ho cominciato con il cinema ho insistito ed ho giocato con il registro della comicità storicamente usato dagli uomini. Ma sono tante le donne che hanno usato questo registro. Mi sono conquistata della grandi soddisfazioni".
In teatro di prosa prima con le grandi compagnie, poi in tv con programmi satirici e poi arriva il cinema. "Ho fatto questo mestiere - spiega Cortellesi - per giocare seriamente e per fare tante cose. E con un produttore ho deciso un repertorio ed un genere. La soluzione è l'educazione, la parità delle parole ed il rispetto di genere. Si possono vivere tante vite. Ma senza portarsi a casa il personaggio. Chi si porta a casa un personaggio è un cretino come ricordava Mariangela Melato. Bisogna usare il cinema per una analisi sociale e la soluzione è l'educazione, la parità delle parole ed il rispetto di genere che si potrebbe realizzare nelle scuole per insegnare a praticarlo. Quando ho cominciato con il cinema ho insistito ed ho giocato con il registro della comicità storicamente usato dagli uomini. Ma sono tante le donne che hanno usato questo registro. Mi sono conquistata della grandi soddisfazioni".