Attualità
All'Istituto tumori Giovanni Paolo II di Bari: screening, prelievi domiciliari e assistenza a casa
Con l'accordo sindacale 158 mila euro serviranno per finanziare maggiori servizi destinati ai pazienti
Bari - martedì 30 luglio 2024
23.59 Comunicato Stampa
Dai fondi contrattuali, più servizi per l'assistenza ai malati oncologici. È questo l'accordo sottoscritto fra la direzione generale dell'Istituto Tumori 'Giovanni Paolo II' di Bari e le sigle sindacali, durante l'incontro di delegazione trattante in sede di contrattazione integrativa aziendale.
Su proposta del direttore generale Alessandro Delle Donne, una quota dei residui dei fondi del 2023 sarà utilizzata per finanziare alcuni servizi di assistenza per i pazienti dell'Istituto: fra le proposte, i prelievi a domicilio, il transfert da e per l'Istituto, l'assistenza a casa, l'attività di screening.
Tutti i lavoratori, su base volontaria, potranno aderire a questi progetti. La partecipazione sarà valutata nell'ambito delle performance individuali e, di conseguenza, andrà ad incidere sul premio di produzione connesso.
«Rendiamo operativo – spiega il direttore generale Alessandro Delle Donne – il protocollo applicativo per la gestione del sistema di valorizzazione delle performance individuali e del connesso sistema premiante che abbiamo di recente approvato. Questo protocollo nasce dalla necessità di spendere bene, in maniera proficua, tutte le risorse a disposizione. Le sigle sindacali, in sede trattante, hanno compreso e accettato la sfida, e grazie alla loro collaborazione, una parte dei fondi contrattuali si trasformerà in servizi ai cittadini. Questo Istituto così sarà capace di offrire un'assistenza sempre più globale e qualificata, integrando anche i servizi che i presidi territoriali non sempre riescono a garantire. Per questo Istituto è un risultato significativo anche perché rappresenta l'inizio di un rapporto sempre più proficuo, sempre più collaborativo e costruttivo con le organizzazioni sindacali, che ringrazio anche a nome dei pazienti che, presto, potranno usufruire di questi servizi».
Nello specifico, saranno destinati 158 mila euro, pari a circa il 10% delle risorse disponibili dei fondi del 2023, dal comparto che dalla dirigenza sanitaria e dalla dirigenza professionale, tecnica e amministrativa per la realizzazione di progetti assistenziali, di natura trasversale.
Tutti i dipendenti, di tutti i ruoli e di tutti i profili, potranno aderirvi, su base volontaria. Saranno gli stessi sindacati a proporre e presentare i progetti che dovranno essere approvati dalla direzione strategica dell'Istituto e in delegazione trattante.
Tutti i progetti dovranno essere poi realizzati entro la prossima primavera, così da poter essere valutati nel sistema del performance dell'anno prossimo.
«Il paziente è al centro anche in sede di contrattazione integrativa sindacale», commenta a riguardo il presidente del consiglio di indirizzo e verifica, Gero Grassi. «Grazie al lavoro svolto da questa direzione generale e alla disponibilità delle sigle sindacali, anche il confronto sindacale diventa occasione e strumento per migliorare le cure rese».
Su proposta del direttore generale Alessandro Delle Donne, una quota dei residui dei fondi del 2023 sarà utilizzata per finanziare alcuni servizi di assistenza per i pazienti dell'Istituto: fra le proposte, i prelievi a domicilio, il transfert da e per l'Istituto, l'assistenza a casa, l'attività di screening.
Tutti i lavoratori, su base volontaria, potranno aderire a questi progetti. La partecipazione sarà valutata nell'ambito delle performance individuali e, di conseguenza, andrà ad incidere sul premio di produzione connesso.
«Rendiamo operativo – spiega il direttore generale Alessandro Delle Donne – il protocollo applicativo per la gestione del sistema di valorizzazione delle performance individuali e del connesso sistema premiante che abbiamo di recente approvato. Questo protocollo nasce dalla necessità di spendere bene, in maniera proficua, tutte le risorse a disposizione. Le sigle sindacali, in sede trattante, hanno compreso e accettato la sfida, e grazie alla loro collaborazione, una parte dei fondi contrattuali si trasformerà in servizi ai cittadini. Questo Istituto così sarà capace di offrire un'assistenza sempre più globale e qualificata, integrando anche i servizi che i presidi territoriali non sempre riescono a garantire. Per questo Istituto è un risultato significativo anche perché rappresenta l'inizio di un rapporto sempre più proficuo, sempre più collaborativo e costruttivo con le organizzazioni sindacali, che ringrazio anche a nome dei pazienti che, presto, potranno usufruire di questi servizi».
Nello specifico, saranno destinati 158 mila euro, pari a circa il 10% delle risorse disponibili dei fondi del 2023, dal comparto che dalla dirigenza sanitaria e dalla dirigenza professionale, tecnica e amministrativa per la realizzazione di progetti assistenziali, di natura trasversale.
Tutti i dipendenti, di tutti i ruoli e di tutti i profili, potranno aderirvi, su base volontaria. Saranno gli stessi sindacati a proporre e presentare i progetti che dovranno essere approvati dalla direzione strategica dell'Istituto e in delegazione trattante.
Tutti i progetti dovranno essere poi realizzati entro la prossima primavera, così da poter essere valutati nel sistema del performance dell'anno prossimo.
«Il paziente è al centro anche in sede di contrattazione integrativa sindacale», commenta a riguardo il presidente del consiglio di indirizzo e verifica, Gero Grassi. «Grazie al lavoro svolto da questa direzione generale e alla disponibilità delle sigle sindacali, anche il confronto sindacale diventa occasione e strumento per migliorare le cure rese».