Altro colpo ai Capriati: preso il nipote del boss. Il padre ucciso a Pasqua

Un altro duro colpo, stavolta nei confronti di Sabino Capriati, il figlio maggiore di Raffaele, è stato inferto dalle forze dell'ordine contro la malavita organizzata del capoluogo pugliese. Ancora guai per la famiglia di Antonio Capriati, ritenuta leader incontrastata delle attività criminali di stampo mafioso della città vecchia.

Questa volta, a finire nei guai con la giustizia è stato «Bino» che, nella nottata tra sabato e domenica scorsa, è stato arrestato dagli uomini della Questura di Bari con l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio: aveva 10 grammi di cocaina e 50 fra hashish e marijuana. «Bino», secondo gli investigatori la vera testa calda della storica famiglia malavitosa del borgo antico, è stato fermato e controllato dagli agenti impegnati in un servizio di controllo del territorio.

L'uomo, con il fratello Christian è considerato dagli investigatori uno dei due nuovi leader emergenti del clan del borgo antico che, negli ultimi tempi, sta cercando di allargare il suo predominio in città, a scapito dell'altro clan, quello dei Parisi-Palermiti che, negli ultimi mesi, è stato falcidiato da diverse ordinanze di custodia cautelare e da numerosi misure cautelari interdittive che hanno colpito gli esponenti e gli affiliati al clan che fa capo ai boss Savino Parisi ed Eugenio Palermiti.

Un sodalizio, quello della città vecchia di Bari che ha dimostrato anche di non temere le possibili ripercussioni che potrebbero arrivare in seguito alla faida in atto con gli Strisciuglio. Pare sia stato casuale il controllo nel quale è incappato sabato sera Capriati, nonostante fosse tenuto sotto controllo dalle forze dell'ordine.