Enti locali
Ampliamento occupazione di suolo pubblico per bar e ristoranti, c'è la delibera del Comune di Bari
Il documento sarà approvato in giunta. Decaro: «Crediamo nelle attività economiche di questa città»
Bari - sabato 9 maggio 2020
15.49 Comunicato Stampa
È stata siglata dal sindaco Antonio Decaro la delibera, che sarà approvata in giunta, che prevede gli indirizzi per l'occupazione di suolo pubblico, in ampliamento di quanto già autorizzato, utile a tutte le attività commerciali – bar e ristoranti in vista della riapertura al pubblico. La delibera prevede la possibilità per gli esercenti di fare richiesta al Comune di un ampliamento dello spazio di occupazione di suolo pubblico, già concesso, per una superficie maggiore fino al 50% per la zona davanti al locale esistente, anche nello spazio pubblico oltre la strada, se dall'altro lato lo spazio è insufficiente.
L'occupazione potrà vedere la presenza esclusivamente di sedie e tavolini e ombrelloni, per chi volesse, posizionati in maniera tale da garantire le norme sul distanziamento sociale previste nell'ambito delle misure di contrasto ala diffusione del contagio da Coronavirus.
L'amministrazione comunale ha inoltre previsto procedure estremamente semplificate per l'accesso a questa agevolazione, che potrà avvenire attraverso una semplice comunicazione con e-mail all'ufficio del Municipio. In caso di impossibilità di occupazione del tratto davanti all'esercizio commerciale sarà possibile chiedere anche di occupare una zona vicina al proprio locale, con la necessità di avviare una richiesta per ottenere uno specifico nulla osta per verificare che non si generino conflitti con altri privati.
L'occupazione dello spazio pubblico deve avvenire rispettando le norme di sicurezza e senza creare ostacolo al passaggio delle persone e dei mezzi di sicurezza, per garantire che gli esercenti rispettino le misure di distanziamento sociale ma possano anche effettuare l'attività economica. L'autorizzazione sarà valida per il periodo strettamente legato all'emergenza economica e sociale che il Paese intero sta vivendo.
«Questa è una delle misure previste dal piano comunale di sostegno alle attività commerciali Open - spiega Decaro. Non è un caso che abbiamo scelto questa parola, che significa aperto, perché vogliamo che quando le attività avranno le autorizzazioni e le linee guida per tornare a lavorare, abbiano la forza e la possibilità di riaprire e di farlo guardando con più fiducia al futuro. In questo momento di grande incertezza e di crisi noi vogliamo aiutare le persone a credere nel proprio lavoro e nella propria attività e per farlo dobbiamo innanzi tutto dimostrare di crederci noi e di voler mettere tutti nelle condizioni di poter lavorare e di farlo in sicurezza. Anche per questo abbiamo azzerato le procedure burocratiche legate alle autorizzazioni provando ad organizzare gli uffici in maniera tale che alla data del 1 giugno, indicata dalla cabina di regia nazionale per la riapertura di bar e ristoranti con spazi all'aperto, chi vorrà potrà avere già l'autorizzazione per l'ampliamento. Questa è solo la prima delle misure a cui l'amministrazione sta lavorando: in questa settimana abbiamo siglati un accordo con le associazioni dei proprietari immobiliari e abbiamo destinato un fondo di 6 milioni di euro esclusivamente dedicato ad un contributo a fondo perduto per tutte le attività che in questi mesi sono state chiuse. Si tratterà di una somma di 1500 euro e ci auguriamo sia utile a tutte le attività di vicinato che in questi mesi sono state chiuse per riaprire la porta dei loro negozi e tornare a illuminare la città con una vetrina accesa».
L'occupazione potrà vedere la presenza esclusivamente di sedie e tavolini e ombrelloni, per chi volesse, posizionati in maniera tale da garantire le norme sul distanziamento sociale previste nell'ambito delle misure di contrasto ala diffusione del contagio da Coronavirus.
L'amministrazione comunale ha inoltre previsto procedure estremamente semplificate per l'accesso a questa agevolazione, che potrà avvenire attraverso una semplice comunicazione con e-mail all'ufficio del Municipio. In caso di impossibilità di occupazione del tratto davanti all'esercizio commerciale sarà possibile chiedere anche di occupare una zona vicina al proprio locale, con la necessità di avviare una richiesta per ottenere uno specifico nulla osta per verificare che non si generino conflitti con altri privati.
L'occupazione dello spazio pubblico deve avvenire rispettando le norme di sicurezza e senza creare ostacolo al passaggio delle persone e dei mezzi di sicurezza, per garantire che gli esercenti rispettino le misure di distanziamento sociale ma possano anche effettuare l'attività economica. L'autorizzazione sarà valida per il periodo strettamente legato all'emergenza economica e sociale che il Paese intero sta vivendo.
«Questa è una delle misure previste dal piano comunale di sostegno alle attività commerciali Open - spiega Decaro. Non è un caso che abbiamo scelto questa parola, che significa aperto, perché vogliamo che quando le attività avranno le autorizzazioni e le linee guida per tornare a lavorare, abbiano la forza e la possibilità di riaprire e di farlo guardando con più fiducia al futuro. In questo momento di grande incertezza e di crisi noi vogliamo aiutare le persone a credere nel proprio lavoro e nella propria attività e per farlo dobbiamo innanzi tutto dimostrare di crederci noi e di voler mettere tutti nelle condizioni di poter lavorare e di farlo in sicurezza. Anche per questo abbiamo azzerato le procedure burocratiche legate alle autorizzazioni provando ad organizzare gli uffici in maniera tale che alla data del 1 giugno, indicata dalla cabina di regia nazionale per la riapertura di bar e ristoranti con spazi all'aperto, chi vorrà potrà avere già l'autorizzazione per l'ampliamento. Questa è solo la prima delle misure a cui l'amministrazione sta lavorando: in questa settimana abbiamo siglati un accordo con le associazioni dei proprietari immobiliari e abbiamo destinato un fondo di 6 milioni di euro esclusivamente dedicato ad un contributo a fondo perduto per tutte le attività che in questi mesi sono state chiuse. Si tratterà di una somma di 1500 euro e ci auguriamo sia utile a tutte le attività di vicinato che in questi mesi sono state chiuse per riaprire la porta dei loro negozi e tornare a illuminare la città con una vetrina accesa».