Attualità
Anche a Bari protestano i gilet arancioni, la manifestazione in piazza Prefettura
Dopo l'adunata di ieri a Milano, arriva anche nella nostra città l'iniziativa "contro" del gruppo capitanato dall'ex generale Pappalardo
Bari - domenica 31 maggio 2020
12.06
Scendono in piazza anche a Bari i "gilet arancioni": dopo il maxi assembramento di ieri a Milano per la manifestazione organizzata dal gruppo capeggiato dall'ex generale Antonio Pappalardo, questa mattina la protesta si è svolta anche a Bari, nel piazzale antistante la Prefettura.
I gilet arancioni di Pappalardo protestano contro il Governo Conte, contro le misure adottate per gestire la crisi Covid-19, contro la moneta unica e contro la gestione della pandemia, incluse la possibilità di somministrare i vaccini e la legittimità di considerare il Coronavirus come un reale vettore pandemico.
Poche mascherine fra i manifestanti, senza particolare attenzione al distanziamento sociale; durante la manifestazione sono stati esposti striscioni di protesta, dopo aver intonato le note dell'inno italiano.
Intanto i gilet arancioni che protestarono l'anno scorso contro la crisi agricola si dissociano dalle manifestazioni di queste ore nelle città italiane. Il portavoce dei gilet arancioni del 2019, Onofrio Spagnoletti Zeuli, scrive: «Le due manifestazioni degli agricoltori di Bari (7 gennaio 2019) e Roma (14 febbraio 2019) nulla c'entrano col movimento dei gilet arancioni che ha manifestato oggi nelle piazze italiane. Gli agricoltori, nel 2019, deposero un attimo le bandiere delle proprie organizzazioni (Cia, Confagricoltura, Legacoop, Copagri, Agci, Italia Olivicola, Unapol, Confcooperative, etc.) per unirsi sotto un unico vessillo, il gilet arancione, col quale manifestammo in maniera civile e unitaria per ottenere attenzione e risorse dalle istituzioni per l'olivicoltura piegata dalle gelate e dalla xylella. Grazie a quelle manifestazioni, il Governo Conte ed il ministro Centinaio intervennero con il decreto legge emergenze agricole per indennizzare olivicoltori, braccianti, aziende e cooperative colpiti dai numerosi problemi che ancora oggi affliggono il settore. Siamo lontani anni luce, quindi, dalle manifestazioni di oggi e dagli organizzatori».
Foto dal gruppo Facebook: Gilet arancioni Puglia
I gilet arancioni di Pappalardo protestano contro il Governo Conte, contro le misure adottate per gestire la crisi Covid-19, contro la moneta unica e contro la gestione della pandemia, incluse la possibilità di somministrare i vaccini e la legittimità di considerare il Coronavirus come un reale vettore pandemico.
Poche mascherine fra i manifestanti, senza particolare attenzione al distanziamento sociale; durante la manifestazione sono stati esposti striscioni di protesta, dopo aver intonato le note dell'inno italiano.
Intanto i gilet arancioni che protestarono l'anno scorso contro la crisi agricola si dissociano dalle manifestazioni di queste ore nelle città italiane. Il portavoce dei gilet arancioni del 2019, Onofrio Spagnoletti Zeuli, scrive: «Le due manifestazioni degli agricoltori di Bari (7 gennaio 2019) e Roma (14 febbraio 2019) nulla c'entrano col movimento dei gilet arancioni che ha manifestato oggi nelle piazze italiane. Gli agricoltori, nel 2019, deposero un attimo le bandiere delle proprie organizzazioni (Cia, Confagricoltura, Legacoop, Copagri, Agci, Italia Olivicola, Unapol, Confcooperative, etc.) per unirsi sotto un unico vessillo, il gilet arancione, col quale manifestammo in maniera civile e unitaria per ottenere attenzione e risorse dalle istituzioni per l'olivicoltura piegata dalle gelate e dalla xylella. Grazie a quelle manifestazioni, il Governo Conte ed il ministro Centinaio intervennero con il decreto legge emergenze agricole per indennizzare olivicoltori, braccianti, aziende e cooperative colpiti dai numerosi problemi che ancora oggi affliggono il settore. Siamo lontani anni luce, quindi, dalle manifestazioni di oggi e dagli organizzatori».
Foto dal gruppo Facebook: Gilet arancioni Puglia