Politica
Anniversario sbarco della Vlora a Bari, Emiliano: «Col Decreto sicurezza 20mila persone sarebbero rimaste in mare»
Il commento del presidente della Regione Puglia: «Non esiste un barese che non provi emozione ricordando la macchina della solidarietà di quel giorno»
Bari - giovedì 8 agosto 2019
12.34 Comunicato Stampa
Ventotto anni fa, l'8 luglio del 1991, sbarcava nel porto di Bari la nave Vlora, che portava nella nostra città 20mila profughi albanesi in fuga dal loro Paese al tramonto del regime comunista. Nel giorno dell'anniversario è intervenuto il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, che in una nota scrive: «Se la nave Vlora fosse arrivata oggi, l'8 agosto 2019, invece che nel 1991, a due giorni dall'approvazione del Decreto Sicurezza bis, cosa sarebbe successo? Per motivi di sicurezza nazionale lo Stato italiano avrebbe lasciato 20mila migranti in mare. I baresi non avrebbero potuto alleviare nemmeno con un piccolo gesto la sofferenza di quei bambini, di quelle donne e di quegli uomini assiepati sulla nave. Li avremmo lasciati lì, alla deriva, al loro destino. Avremmo tolto loro quell'unica speranza nella illusione di tutelare i nostri confini e i nostri interessi, senza sapere che così facendo avremmo tolto a noi stessi un'occasione di crescita».
«Non credo esista un solo barese che non provi un senso di emozione e orgoglio per la catena di solidarietà messa in moto il giorno dello sbarco - continua Emiliano. Ventimila albanesi, arrivati tutti insieme, furono accolti nel nostro porto dal popolo barese e dalle istituzioni. La gente scendeva dalle case con vestiti, coperte, cibo, per aiutarli in ogni modo possibile. Una pagina di umanità, civiltà, solidarietà racchiusa nelle parole del sindaco Enrico Dalfino: "Sono persone, persone disperate. Non possono essere rispedite indietro, noi siamo la loro unica speranza". La catena dell'accoglienza di quei giorni ha segnato gli avvenimenti successivi: quando abbiamo debellato il mercimonio delle traversate, ripristinato la legalità dei flussi e gli albanesi hanno potuto andare e tornare, qualcuno è rimasto, qualcuno è ripartito. E adesso a Tirana l'economia cresce insieme alla democrazia. E l'Albania è diventato un partner importante per la Puglia, che contribuisce anche alla nostra ricchezza, un partner legato al nostro popolo da fraterna amicizia e riconoscenza».
«Di cosa potremmo essere fieri, oggi, come italiani, se arrivasse quella nave? Io vi posso dire solo una cosa: esiste una energia umana straordinaria, che la gente del Sud conosce bene, che spesso risiede nei luoghi del dolore, della rabbia, del disprezzo, e quella è un'energia che può cambiare il mondo. È per questo che ci sentiamo così vicini a chi vive situazioni certamente peggiori delle nostre e siamo pronti nonostante tutto, come popolo, ad aprire i nostri porti e le nostre porte oggi come allora. È la Storia che ce lo insegna».
Lo sbarco della Vlora verrà ricordato oggi, a partire dalle 19, nel Teatro Margherita di Bari con l'inaugurazione della mostra fotografica collettiva "On board" a cura di Phest, Festival internazionale di fotografia, che per parlare del mare punta gli obiettivi sui porti di tutto il mondo; la mostra è realizzata dal Comune di Bari con il sostegno di Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese e Pugliapromozione.
«Non credo esista un solo barese che non provi un senso di emozione e orgoglio per la catena di solidarietà messa in moto il giorno dello sbarco - continua Emiliano. Ventimila albanesi, arrivati tutti insieme, furono accolti nel nostro porto dal popolo barese e dalle istituzioni. La gente scendeva dalle case con vestiti, coperte, cibo, per aiutarli in ogni modo possibile. Una pagina di umanità, civiltà, solidarietà racchiusa nelle parole del sindaco Enrico Dalfino: "Sono persone, persone disperate. Non possono essere rispedite indietro, noi siamo la loro unica speranza". La catena dell'accoglienza di quei giorni ha segnato gli avvenimenti successivi: quando abbiamo debellato il mercimonio delle traversate, ripristinato la legalità dei flussi e gli albanesi hanno potuto andare e tornare, qualcuno è rimasto, qualcuno è ripartito. E adesso a Tirana l'economia cresce insieme alla democrazia. E l'Albania è diventato un partner importante per la Puglia, che contribuisce anche alla nostra ricchezza, un partner legato al nostro popolo da fraterna amicizia e riconoscenza».
«Di cosa potremmo essere fieri, oggi, come italiani, se arrivasse quella nave? Io vi posso dire solo una cosa: esiste una energia umana straordinaria, che la gente del Sud conosce bene, che spesso risiede nei luoghi del dolore, della rabbia, del disprezzo, e quella è un'energia che può cambiare il mondo. È per questo che ci sentiamo così vicini a chi vive situazioni certamente peggiori delle nostre e siamo pronti nonostante tutto, come popolo, ad aprire i nostri porti e le nostre porte oggi come allora. È la Storia che ce lo insegna».
Lo sbarco della Vlora verrà ricordato oggi, a partire dalle 19, nel Teatro Margherita di Bari con l'inaugurazione della mostra fotografica collettiva "On board" a cura di Phest, Festival internazionale di fotografia, che per parlare del mare punta gli obiettivi sui porti di tutto il mondo; la mostra è realizzata dal Comune di Bari con il sostegno di Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese e Pugliapromozione.