Servizi sociali
Ant presenta al comune il progetto per la lotta al tumore
Fino ad agosto 2027 saranno offerti servizi gratuiti per pazienti e famiglie
Bari - martedì 5 novembre 2024
14.40 Comunicato Stampa
È stato presentato stamattina a palazzo di Città il "Progetto interregionale per la lotta al tumore, dalla prevenzione al fine vita," promosso da Fondazione ANT, in collaborazione con 12 enti del terzo settore, co-finanziato al 50% da Fondazione con il Sud e patrocinato dalla Città di Bari.
Il progetto, attivo fino ad agosto 2027, offrirà servizi gratuiti e completi ai pazienti oncologici e alle loro famiglie: supporto psicologico, visite di prevenzione oncologica, corsi e laboratori per caregiver e incontri per 700 studenti su salute e ambiente. L'assistenza psicologica verrà garantita non solo ai pazienti già assistiti da ANT ma anche a tutti coloro che ne facciano richiesta, a domicilio o nelle sedi ANT.
Parallelamente, il progetto rafforzerà la prevenzione oncologica gratuita, promuovendo 175 giornate di visite per varie patologie, accessibili anche a chi affronta difficoltà economiche e prenotabili online. Partner locali, nel caso di Bari l'associazione InConTra, saranno impegnati nella sensibilizzazione, l'assistenza alla prenotazione e l'orientamento dei cittadini fragili verso i servizi sanitari regionali e nazionali.
All'incontro con la stampa, alla presenza della vicesindaca Giovanna Iacovone, sono intervenute Silvia Leoni, coordinatrice della direzione sanitaria nazionale Fondazione ANT, Alessandra Provenzano, coordinatrice dell'équipe sanitaria ANT a Bari, Manuela Benedetto, psicologa dell'équipe ANT a Bari, Michele Tataranni, presidente dell'associazione InConTra di Bari, e Giovanna Natile, direttrice di Apleti onlus.
"Siamo orgogliosi di sostenere questo progetto di Fondazione ANT, un'iniziativa che rappresenta un'opportunità importante per il nostro territorio e tutte le comunità coinvolte - ha detto Giovanna Iacovone -. La lotta contro il tumore richiede non solo cure mediche di eccellenza, ma anche un supporto psicologico, sociale e umano che possa accompagnare i pazienti e le loro famiglie. Attraverso interventi concreti come la prevenzione oncologica gratuita e il supporto ai caregiver, questo progetto contribuisce alla costruzione di un modello di sanità inclusiva e solidale. Questo è un segnale di vicinanza concreta che va oltre l'emergenza e offre un percorso di assistenza e prevenzione a lungo termine. Bari è al fianco di Fondazione ANT in questo percorso, e siamo particolarmente lieti che, grazie al prezioso supporto del terzo settore, si riusciranno a offrire servizi accessibili anche alle fasce più vulnerabili della popolazione. Siamo convinti che questa iniziativa rappresenti un passo fondamentale per il nostro territorio e ci impegniamo a sostenere Fondazione ANT affinché questo progetto possa portare benefici duraturi alla nostra comunità, offrendo conforto e costruendo una rete di supporto a chi affronta il difficile percorso della malattia oncologica".
"La Fondazione Ant dal 2004 impiega parte di fondi raccolti per offrire visite di prevenzione gratuite, integrando così i servizi già forniti dalla Asl - ha detto Silvia Leoni -. In particolare realizziamo progetti che l'Asl non fornisce, tra cui quello per il melanoma, la tiroide e il testicolo, che rappresenta purtroppo il primo tumore nei giovani sotto i vent'anni, e il progetto mammella, che si rivolge alle donne sotto i 45 anni. Questo nuovo progetto si svilupperà in tre anni con visite effettuate in ambulatori sul territorio o tramite il nostro ambulatorio mobile. In Puglia le attività si concentreranno a Bari e nei comuni di Adelfia, Valenzano, Santeramo, Acquaviva, Mola, Casamassima e Rutigliano, per un totale di 480 visite che inizieranno dal mese di marzo. L'aspetto nuovo di questo progetto è il coinvolgimento di associazioni che si occupano di persone in difficoltà socio-economiche, abbiamo infatti previsto che circa il 20 per cento delle visite sia destinato a questa fascia di popolazione più vulnerabile".
"Ringrazio di cuore per questa opportunità offerta a tutti i nostri assistiti - ha continuato Michele Tataranni -. Incontra opera nell'ambito della povertà in diversi settori, supportando persone senza dimora e famiglie in difficoltà. Assistiamo circa 1.080 nuclei familiari oltre a 250 nuclei che provengono dalla provincia, per un totale di oltre 5.000 persone. La prevenzione è fondamentale, poiché chi vive in condizioni di povertà estrema rinuncia a due cose fondamentali: la salute e l'istruzione, pensando solo alla sopravvivenza. È quindi importante intercettare queste persone e dare loro la possibilità di curarsi e di sottoporsi a visite che, altrimenti, non farebbero mai".
"Un valore che in Ant continuo a osservare e vivere è quello della prossimità: l'essere prossimo a chi ha bisogno, a chi soffre, al malato e al nucleo familiare - ha spiegato Alessandra Provenzano -. La fondazione interviene offrendo supporto al caregiver, insegnandogli come stare accanto al malato e come gestire al meglio le sue esigenze. Considerando il progressivo invecchiamento della popolazione, avremo sempre più bisogno di caregiver: si rende necessario, quindi, riconoscere e sviluppare questo ruolo come una vera e propria professione".
"L'obiettivo che perseguiamo con questo progetto è di intercettare i bisogni di tutti i pazienti oncologici in ogni fase della malattia - ha concluso Manuela Benedetto - rispondendo così al senso di solitudine, di isolamento sociale e della perdita anche del loro ruolo all'interno della propria famiglia. È quindi fondamentale essere presenti, vicini alle persone che si ammalano di tumore e ai loro cari per alleviare il disagio emotivo. La letteratura scientifica evidenzia come la diagnosi di tumore abbia un forte impatto sull'equilibrio psico-fisico del paziente, spesso associato a sintomi di ansia e depressione che contagiano tutto il sistema familiare. Questo progetto pone l'attenzione all'intero nucleo familiare, garantendo un supporto che potremmo definire una presa in carico globale".
Il progetto, attivo fino ad agosto 2027, offrirà servizi gratuiti e completi ai pazienti oncologici e alle loro famiglie: supporto psicologico, visite di prevenzione oncologica, corsi e laboratori per caregiver e incontri per 700 studenti su salute e ambiente. L'assistenza psicologica verrà garantita non solo ai pazienti già assistiti da ANT ma anche a tutti coloro che ne facciano richiesta, a domicilio o nelle sedi ANT.
Parallelamente, il progetto rafforzerà la prevenzione oncologica gratuita, promuovendo 175 giornate di visite per varie patologie, accessibili anche a chi affronta difficoltà economiche e prenotabili online. Partner locali, nel caso di Bari l'associazione InConTra, saranno impegnati nella sensibilizzazione, l'assistenza alla prenotazione e l'orientamento dei cittadini fragili verso i servizi sanitari regionali e nazionali.
All'incontro con la stampa, alla presenza della vicesindaca Giovanna Iacovone, sono intervenute Silvia Leoni, coordinatrice della direzione sanitaria nazionale Fondazione ANT, Alessandra Provenzano, coordinatrice dell'équipe sanitaria ANT a Bari, Manuela Benedetto, psicologa dell'équipe ANT a Bari, Michele Tataranni, presidente dell'associazione InConTra di Bari, e Giovanna Natile, direttrice di Apleti onlus.
"Siamo orgogliosi di sostenere questo progetto di Fondazione ANT, un'iniziativa che rappresenta un'opportunità importante per il nostro territorio e tutte le comunità coinvolte - ha detto Giovanna Iacovone -. La lotta contro il tumore richiede non solo cure mediche di eccellenza, ma anche un supporto psicologico, sociale e umano che possa accompagnare i pazienti e le loro famiglie. Attraverso interventi concreti come la prevenzione oncologica gratuita e il supporto ai caregiver, questo progetto contribuisce alla costruzione di un modello di sanità inclusiva e solidale. Questo è un segnale di vicinanza concreta che va oltre l'emergenza e offre un percorso di assistenza e prevenzione a lungo termine. Bari è al fianco di Fondazione ANT in questo percorso, e siamo particolarmente lieti che, grazie al prezioso supporto del terzo settore, si riusciranno a offrire servizi accessibili anche alle fasce più vulnerabili della popolazione. Siamo convinti che questa iniziativa rappresenti un passo fondamentale per il nostro territorio e ci impegniamo a sostenere Fondazione ANT affinché questo progetto possa portare benefici duraturi alla nostra comunità, offrendo conforto e costruendo una rete di supporto a chi affronta il difficile percorso della malattia oncologica".
"La Fondazione Ant dal 2004 impiega parte di fondi raccolti per offrire visite di prevenzione gratuite, integrando così i servizi già forniti dalla Asl - ha detto Silvia Leoni -. In particolare realizziamo progetti che l'Asl non fornisce, tra cui quello per il melanoma, la tiroide e il testicolo, che rappresenta purtroppo il primo tumore nei giovani sotto i vent'anni, e il progetto mammella, che si rivolge alle donne sotto i 45 anni. Questo nuovo progetto si svilupperà in tre anni con visite effettuate in ambulatori sul territorio o tramite il nostro ambulatorio mobile. In Puglia le attività si concentreranno a Bari e nei comuni di Adelfia, Valenzano, Santeramo, Acquaviva, Mola, Casamassima e Rutigliano, per un totale di 480 visite che inizieranno dal mese di marzo. L'aspetto nuovo di questo progetto è il coinvolgimento di associazioni che si occupano di persone in difficoltà socio-economiche, abbiamo infatti previsto che circa il 20 per cento delle visite sia destinato a questa fascia di popolazione più vulnerabile".
"Ringrazio di cuore per questa opportunità offerta a tutti i nostri assistiti - ha continuato Michele Tataranni -. Incontra opera nell'ambito della povertà in diversi settori, supportando persone senza dimora e famiglie in difficoltà. Assistiamo circa 1.080 nuclei familiari oltre a 250 nuclei che provengono dalla provincia, per un totale di oltre 5.000 persone. La prevenzione è fondamentale, poiché chi vive in condizioni di povertà estrema rinuncia a due cose fondamentali: la salute e l'istruzione, pensando solo alla sopravvivenza. È quindi importante intercettare queste persone e dare loro la possibilità di curarsi e di sottoporsi a visite che, altrimenti, non farebbero mai".
"Un valore che in Ant continuo a osservare e vivere è quello della prossimità: l'essere prossimo a chi ha bisogno, a chi soffre, al malato e al nucleo familiare - ha spiegato Alessandra Provenzano -. La fondazione interviene offrendo supporto al caregiver, insegnandogli come stare accanto al malato e come gestire al meglio le sue esigenze. Considerando il progressivo invecchiamento della popolazione, avremo sempre più bisogno di caregiver: si rende necessario, quindi, riconoscere e sviluppare questo ruolo come una vera e propria professione".
"L'obiettivo che perseguiamo con questo progetto è di intercettare i bisogni di tutti i pazienti oncologici in ogni fase della malattia - ha concluso Manuela Benedetto - rispondendo così al senso di solitudine, di isolamento sociale e della perdita anche del loro ruolo all'interno della propria famiglia. È quindi fondamentale essere presenti, vicini alle persone che si ammalano di tumore e ai loro cari per alleviare il disagio emotivo. La letteratura scientifica evidenzia come la diagnosi di tumore abbia un forte impatto sull'equilibrio psico-fisico del paziente, spesso associato a sintomi di ansia e depressione che contagiano tutto il sistema familiare. Questo progetto pone l'attenzione all'intero nucleo familiare, garantendo un supporto che potremmo definire una presa in carico globale".