Arcidiocesi Bari-Bitonto, ecco le date d'ingresso dei nuovi parroci
Reso noto il calendario delle immissioni canoniche annunciate nei mesi scorsi
Bari - lunedì 4 settembre 2023
14.09 Comunicato Stampa
L'arcidiocesi di Bari-Bitonto reso note ha le date delle immissioni canoniche annunciate nei mesi di giugno e luglio scorsi e le norme riguardanti la Celebrazione Eucaristica per l'ingresso del nuovo Parroco.
Tale calendario è stato approntato e condiviso con l'Arcivescovo e i singoli interessati.
Le immissioni dei parroci saranno presiedute dall'Arcivescovo, mentre il Vicario Generale presiederà la celebrazione di ingresso degli amministratori parrocchiali.
Date di ingresso (in aggiornamento)
Giovedì 7 settembre, ore 19.00, ingresso di don Alessandro Decimo D'Angelo nella parrocchia Santa Maria Annunziata in Cellamare
Sabato 9 settembre, ore 19.00, ingresso di don Andrea Magistrale nella parrocchia Sant'Andrea apostolo in Bitonto
Sabato 16 settembre, ore 19.00, ingresso di don Mario Castellano nella parrocchia Sant'Andrea in Bari
Alla concelebrazione sia presente il parroco uscente come concelebrante, mentre, al termine dell'Eucarestia, il Parroco entrante rivolgerà un saluto sobrio e semplice alla comunità. Altri interventi siano riservati a momenti diversi rispetto alla liturgia di immissione, oppure siano concordati direttamente con l'Arcivescovo.
Norme riguardanti la Celebrazione Eucaristica per l'ingresso del nuovo Parroco
- La Domenica si celebra la Messa propria del Giorno del Signore.
- Nei giorni di solennità, di festa o di memoria obbligatoria, il formulario è quello proprio della Messa del giorno con le Letture previste dal calendario e con il colore liturgico corrispondente.
- Nelle ferie si può scegliere il formulario della Messa per i sacerdoti (MR, p. 786) o per i ministri della Chiesa (MR, p. 790) o per la Chiesa particolare (MR, 855) con il colore liturgico bianco e le letture del giorno della feria.
. Qualora ci fossero esigenze particolari, e le norme liturgiche lo consentano, è opportuno sentire preventivamente il parere dell'Ufficio liturgico.
- Si predisponga il servizio liturgico (turiferaio, ministri che portano i ceri, ministro con la croce, ministri che portano mitria e pastorale).
- I segni che accompagnano la celebrazione, previsti dal Cerimoniale dei vescovi e che si trovano nel Benedizionale (nn. 1964-2003) per l'ingresso di un nuovo Parroco, seguono questo ordine:
Durante la processione introitale il nuovo Parroco si pone a fianco del Vescovo. Subito dopo il saluto iniziale, l'Arcivescovo presenta alla comunità il nuovo Parroco.
A seguire, si dà lettura della nomina arcivescovile del nuovo Parroco da parte del Cancelliere arcivescovile o altri (Vicario generale o Vicario zonale). Subito dopo il saluto iniziale, l'Arcivescovo presenta alla comunità il nuovo Parroco. Si canta il Gloria
È opportuno cantare il Salmo o almeno il ritornello. Il salmista non sia lo stesso lettore della prima o della seconda lettura In assenza del Diacono, il Vangelo può essere proclamato dal nuovo Parroco.
Terminata l'omelia del Vescovo, il nuovo Parroco si pone davanti al Vescovo alla sede, rinnova le promesse fatte nel giorno della sua ordinazione, come previsto nel Benedizionale al n. 1973. Si prosegue con la Preghiera dei fedeli, nella quale si formulano intenzioni adatte per la Comunità e per il nuovo Parroco; non siano più di cinque; la stessa Preghiera dei fedeli è conclusa non dal Vescovo ma dal nuovo Parroco che recita la Preghiera di benedizione prevista dal Benedizionale al n. 1988, adattata in prima persona ("Guarda con paterna benevolenza me nuovo parroco…") e con il nome della Comunità parrocchiale.
Al termine dell'orazione dopo la Comunione, il nuovo Parroco può prendere la parola per i saluti e i ringraziamenti. Non è opportuno che ci siano altri interventi per evitare che si allunghi troppo la celebrazione.
Al termine, si dà lettura del verbale della celebrazione che viene firmato dal Vescovo, dal nuovo Parroco e da due testimoni da lui scelti e previamente avvisati. La firma dei verbali viene apposta sull'altare.
Per la benedizione finale il Parroco si pone davanti alla sede e al Vescovo che pronuncia la formula dal Benedizionale al n. 1999. Tutti gli altri segni e adattamenti consigliati dal Cerimoniale dei vescovi si tralasciano.
Tale calendario è stato approntato e condiviso con l'Arcivescovo e i singoli interessati.
Le immissioni dei parroci saranno presiedute dall'Arcivescovo, mentre il Vicario Generale presiederà la celebrazione di ingresso degli amministratori parrocchiali.
Date di ingresso (in aggiornamento)
Giovedì 7 settembre, ore 19.00, ingresso di don Alessandro Decimo D'Angelo nella parrocchia Santa Maria Annunziata in Cellamare
Sabato 9 settembre, ore 19.00, ingresso di don Andrea Magistrale nella parrocchia Sant'Andrea apostolo in Bitonto
Sabato 16 settembre, ore 19.00, ingresso di don Mario Castellano nella parrocchia Sant'Andrea in Bari
Alla concelebrazione sia presente il parroco uscente come concelebrante, mentre, al termine dell'Eucarestia, il Parroco entrante rivolgerà un saluto sobrio e semplice alla comunità. Altri interventi siano riservati a momenti diversi rispetto alla liturgia di immissione, oppure siano concordati direttamente con l'Arcivescovo.
Norme riguardanti la Celebrazione Eucaristica per l'ingresso del nuovo Parroco
- La Domenica si celebra la Messa propria del Giorno del Signore.
- Nei giorni di solennità, di festa o di memoria obbligatoria, il formulario è quello proprio della Messa del giorno con le Letture previste dal calendario e con il colore liturgico corrispondente.
- Nelle ferie si può scegliere il formulario della Messa per i sacerdoti (MR, p. 786) o per i ministri della Chiesa (MR, p. 790) o per la Chiesa particolare (MR, 855) con il colore liturgico bianco e le letture del giorno della feria.
. Qualora ci fossero esigenze particolari, e le norme liturgiche lo consentano, è opportuno sentire preventivamente il parere dell'Ufficio liturgico.
- Si predisponga il servizio liturgico (turiferaio, ministri che portano i ceri, ministro con la croce, ministri che portano mitria e pastorale).
- I segni che accompagnano la celebrazione, previsti dal Cerimoniale dei vescovi e che si trovano nel Benedizionale (nn. 1964-2003) per l'ingresso di un nuovo Parroco, seguono questo ordine:
Durante la processione introitale il nuovo Parroco si pone a fianco del Vescovo. Subito dopo il saluto iniziale, l'Arcivescovo presenta alla comunità il nuovo Parroco.
A seguire, si dà lettura della nomina arcivescovile del nuovo Parroco da parte del Cancelliere arcivescovile o altri (Vicario generale o Vicario zonale). Subito dopo il saluto iniziale, l'Arcivescovo presenta alla comunità il nuovo Parroco. Si canta il Gloria
È opportuno cantare il Salmo o almeno il ritornello. Il salmista non sia lo stesso lettore della prima o della seconda lettura In assenza del Diacono, il Vangelo può essere proclamato dal nuovo Parroco.
Terminata l'omelia del Vescovo, il nuovo Parroco si pone davanti al Vescovo alla sede, rinnova le promesse fatte nel giorno della sua ordinazione, come previsto nel Benedizionale al n. 1973. Si prosegue con la Preghiera dei fedeli, nella quale si formulano intenzioni adatte per la Comunità e per il nuovo Parroco; non siano più di cinque; la stessa Preghiera dei fedeli è conclusa non dal Vescovo ma dal nuovo Parroco che recita la Preghiera di benedizione prevista dal Benedizionale al n. 1988, adattata in prima persona ("Guarda con paterna benevolenza me nuovo parroco…") e con il nome della Comunità parrocchiale.
Al termine dell'orazione dopo la Comunione, il nuovo Parroco può prendere la parola per i saluti e i ringraziamenti. Non è opportuno che ci siano altri interventi per evitare che si allunghi troppo la celebrazione.
Al termine, si dà lettura del verbale della celebrazione che viene firmato dal Vescovo, dal nuovo Parroco e da due testimoni da lui scelti e previamente avvisati. La firma dei verbali viene apposta sull'altare.
Per la benedizione finale il Parroco si pone davanti alla sede e al Vescovo che pronuncia la formula dal Benedizionale al n. 1999. Tutti gli altri segni e adattamenti consigliati dal Cerimoniale dei vescovi si tralasciano.