Cronaca
Area di 10mila metri quadri adibita a discarica, scatta il sequestro in provincia di Bari
Accertato anche che i rifiuti venivano spesso smaltiti bruciandoli in lodo distruggendo la vegetazione e l'habitat naturale presente
Bari - mercoledì 22 settembre 2021
12.15 Comunicato Stampa
Nella giornata di ieri, il personale della guardia costiera del nucleo operativo di polizia ambientale della direzione marittima di Bari, a seguito di attività di indagine finalizzata al controllo del territorio, ha posto sotto sequestro preventivo, in agro del comune di Alberobello, un'area di circa 10MILA metri quadri.
La misura cautelare, operata con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, si è resa necessaria al fine di bloccare un rischioso stoccaggio illecito di rifiuti speciali anche pericolosi. In particolare, il personale del N.O.P.A. ha accertato l'abbandono di diverse lastre di eternit, le carcasse di n.02 autovetture, materiali e fusti in plastica (pieni di liquido indefinito), sanitari in porcellana, bottiglie in vetro, piatti e contenitori in ceramica, contenitori metallici (taniche, contenitori di caffè, lattine, fusti vari), reti metalliche, scaffali, biciclette, televisori, strumentazioni elettroniche, pneumatici fuori uso, sedie, arredi vari e giocattoli per bambini.
Infine, particolare ancora più grave, si è accertato che, i rifiuti venivano spesso smaltiti mediante combustione illecita in loco distruggendo la vegetazione e l'habitat naturale presente.
Gli autori del reato, identificati nei n.03 (tre) proprietari del terreno, sono stati deferiti alla locale Autorità Giudiziaria per la violazione dei pertinenti reati ambientali.
La misura cautelare, operata con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, si è resa necessaria al fine di bloccare un rischioso stoccaggio illecito di rifiuti speciali anche pericolosi. In particolare, il personale del N.O.P.A. ha accertato l'abbandono di diverse lastre di eternit, le carcasse di n.02 autovetture, materiali e fusti in plastica (pieni di liquido indefinito), sanitari in porcellana, bottiglie in vetro, piatti e contenitori in ceramica, contenitori metallici (taniche, contenitori di caffè, lattine, fusti vari), reti metalliche, scaffali, biciclette, televisori, strumentazioni elettroniche, pneumatici fuori uso, sedie, arredi vari e giocattoli per bambini.
Infine, particolare ancora più grave, si è accertato che, i rifiuti venivano spesso smaltiti mediante combustione illecita in loco distruggendo la vegetazione e l'habitat naturale presente.
Gli autori del reato, identificati nei n.03 (tre) proprietari del terreno, sono stati deferiti alla locale Autorità Giudiziaria per la violazione dei pertinenti reati ambientali.