Enti locali
Asl Bari, addio agli assembramenti nell'ambulatorio di via Fani: a regime i nuovi percorsi
L'azienda sanitaria locale ha acquisito anche un nuovo immobile in via Giulio Petroni per distribuire meglio i pazienti
Bari - venerdì 19 giugno 2020
14.55
La Asl Bari assicura: niente più code, assembramenti e disagi nel poliambulatorio di via Fani, nei pressi della stazione centrale di Bari. Grazie alle nuove disposizioni della direzione generale della Asl Bari, che ha organizzato percorsi differenziati per esami e/o visite specialistiche e accessi facilitati per gli utenti, compreso un nuovo sportello dedicato alle richieste di informazioni, è stato possibile decongestionare code e assembramenti e assicurare prestazioni rapide e adeguate ai cittadini.
Gli utenti possono infatti accedere senza difficoltà e in sicurezza alla struttura, nel rispetto delle misure anti Covid, usando, per entrare, l'ingresso di via Melo, dopo il triage con rilevazione di temperatura, e per uscire, l'accesso di via Fani. All'interno del poliambulatorio, un percorso è dedicato ai prelievi, un altro alle visite specialistiche e un terzo percorso, attivo dalle 11 alle 13, alle richieste di informazioni. In questo modo è garantita un'assistenza attenta e puntuale a tutti e nello stesso tempo è possibile gestire i flussi delle persone riducendo l'esposizione a rischi anche potenziali di contagio.
La riorganizzazione dei servizi in via Fani ha dunque frenato i disagi nella sede del distretto socio sanitario di Bari che potrà presto contare su ulteriori spazi nel quartiere Picone-Carrassi. La Asl ha infatti acquisito in locazione il piano terra dell'edificio in via Giulio Petroni, ad angolo con via Federico Vecchio, che attualmente ospita gli uffici della direzione distrettuale distribuiti su sei piani. I nuovi spazi saranno destinati ad accogliere il centro prelievi, lo sportello PUA (porta unica di accesso), e il servizio di front office e potranno soddisfare la domanda di salute degli utenti residenti nel quartiere.
«La situazione epidemiologica attuale impone la ricerca di spazi più ampi per i servizi sanitari alla luce delle disposizioni di prevenzione post Covid – spiega il direttore generale della Asl, Antonio Sanguedolce – l'ampliamento di via Fani nella sede del quartiere Picone Carrassi è solo il primo passo di un percorso più lungo e più articolato che consiste nel decentramento delle strutture territoriali e nella realizzazione futura, all'interno della ex Centrale del latte a Bari, di una struttura destinata ad ospitare la direzione del distretto socio sanitario e altri ambulatori per le prestazioni specialistiche».
L'area tecnica della Asl è già al lavoro per portare a termine le procedure necessarie per la progettazione definitiva della sede dell'ex Centrale del latte. Data la attuale situazione epidemiologica la ASL sta mettendo in atto tutti gli interventi indispensabili per assicurare il distanziamento sociale nei servizi sanitari con l'obiettivo di evitare rischi di contagio fra utenti e fra operatori.
Per questo l'azienda sanitaria è impegnata in una più ampia ricognizione delle sedi per individuare - in caso di necessità- altri spazi utili per offrire servizi sanitari in sicurezza, anche alla luce delle raccomandazioni del ministero della Salute per la ripresa delle attività ambulatoriali e degli indirizzi vincolanti dettati dalla Regione Puglia nell'ambito della riorganizzazione dei processi assistenziali e delle diverse attività sanitarie, di prevenzione e amministrative.
Gli utenti possono infatti accedere senza difficoltà e in sicurezza alla struttura, nel rispetto delle misure anti Covid, usando, per entrare, l'ingresso di via Melo, dopo il triage con rilevazione di temperatura, e per uscire, l'accesso di via Fani. All'interno del poliambulatorio, un percorso è dedicato ai prelievi, un altro alle visite specialistiche e un terzo percorso, attivo dalle 11 alle 13, alle richieste di informazioni. In questo modo è garantita un'assistenza attenta e puntuale a tutti e nello stesso tempo è possibile gestire i flussi delle persone riducendo l'esposizione a rischi anche potenziali di contagio.
La riorganizzazione dei servizi in via Fani ha dunque frenato i disagi nella sede del distretto socio sanitario di Bari che potrà presto contare su ulteriori spazi nel quartiere Picone-Carrassi. La Asl ha infatti acquisito in locazione il piano terra dell'edificio in via Giulio Petroni, ad angolo con via Federico Vecchio, che attualmente ospita gli uffici della direzione distrettuale distribuiti su sei piani. I nuovi spazi saranno destinati ad accogliere il centro prelievi, lo sportello PUA (porta unica di accesso), e il servizio di front office e potranno soddisfare la domanda di salute degli utenti residenti nel quartiere.
«La situazione epidemiologica attuale impone la ricerca di spazi più ampi per i servizi sanitari alla luce delle disposizioni di prevenzione post Covid – spiega il direttore generale della Asl, Antonio Sanguedolce – l'ampliamento di via Fani nella sede del quartiere Picone Carrassi è solo il primo passo di un percorso più lungo e più articolato che consiste nel decentramento delle strutture territoriali e nella realizzazione futura, all'interno della ex Centrale del latte a Bari, di una struttura destinata ad ospitare la direzione del distretto socio sanitario e altri ambulatori per le prestazioni specialistiche».
L'area tecnica della Asl è già al lavoro per portare a termine le procedure necessarie per la progettazione definitiva della sede dell'ex Centrale del latte. Data la attuale situazione epidemiologica la ASL sta mettendo in atto tutti gli interventi indispensabili per assicurare il distanziamento sociale nei servizi sanitari con l'obiettivo di evitare rischi di contagio fra utenti e fra operatori.
Per questo l'azienda sanitaria è impegnata in una più ampia ricognizione delle sedi per individuare - in caso di necessità- altri spazi utili per offrire servizi sanitari in sicurezza, anche alla luce delle raccomandazioni del ministero della Salute per la ripresa delle attività ambulatoriali e degli indirizzi vincolanti dettati dalla Regione Puglia nell'ambito della riorganizzazione dei processi assistenziali e delle diverse attività sanitarie, di prevenzione e amministrative.