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Servizi sociali
ASL Bari ancora bloccate le forniture di ausili nei 12 distretti
Secondo ANA (associazione nazionale audioprotesisti) da oltre sei mesi ai pazienti bisognosi di protesi acustiche sarebbe negata l'assistenza
Bari - giovedì 6 agosto 2020
Sono ancora bloccate le forniture di ausili protesici nei 12 distretti della ASL Ba. Da oltre sei mesi pazienti che necessitano di protesi o ausili non ricevono assistenza a causa del blocco delle autorizzazioni delle pratiche.
Dopo una prima protesta avvenuta il 9 giugno scorso davanti alla sede della Regione Puglia e la minaccia di una seconda contestazione, poi scongiurata dopo le rassicurazioni circa una possibile apertura da parte del presidente della Puglia Emiliano alle richieste, ad oggi la situazione è ancora in stallo.
Il 16 giugno era stata convocata una riunione con il direttore amministrativo della Asl di Bari, Gianluca Capocchiani seguita, l'8 luglio, da una seconda riunione con il direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro.
«Per tutta risposta l'Asl di Bari, più volte interpellata – spiega il presidente dell'ANA (associazione nazionale audioprotesisti) Mauro Menzietti – ha istituito, in numerosi distretti, gare d'appalto per l'assegnazione di dispositivi per i quali invece la libertà di scelta dell'assistito è fondamentale, inscindibile tra l'altro con l'appropriatezza prescrittiva e il ruolo del tecnico sanitario abilitato. Un metodo inaccettabile. Le gare d'appalto sono incompatibili con il percorso sanitario personalizzato che è alla base dell'assitenza protesica, completato dalla professionalità dell'Audioprotesista che opera in Centri Acustici iscritti all'Elenco Regionale dei fornitori, per accedere al quale la regione Puglia in particolare richiede specifici requisiti che impongono alle aziende pesanti investimenti economici."
Secondo l'associazione, in tutte le Asl presenti sul territorio nazionale – comprese 7 pugliesi – l'assistenza protesica viene regolarmente erogata secondo le regole esistenti e ritenute idonee dallo stesso Ministero della Salute, ovvero utilizzando in via transitoria il D.M. 333/99, il Nomenclatore tariffario delle Protesi e degli Ausili.
«Questa è l'unica strada percorribile – conferma Mauro Menzietti – per vedere riconosciuti e garantiti i diritti dei pazienti e in tale direzione siamo disponibili a collaborare con la Regione per ridefinire le modalità di assistenza. Le gare d'appalto non potranno mai rappresentare una soluzione e non potranno mai garantire ai nostri pazienti il loro legittimo diritto alla salute».
Dopo una prima protesta avvenuta il 9 giugno scorso davanti alla sede della Regione Puglia e la minaccia di una seconda contestazione, poi scongiurata dopo le rassicurazioni circa una possibile apertura da parte del presidente della Puglia Emiliano alle richieste, ad oggi la situazione è ancora in stallo.
Il 16 giugno era stata convocata una riunione con il direttore amministrativo della Asl di Bari, Gianluca Capocchiani seguita, l'8 luglio, da una seconda riunione con il direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro.
«Per tutta risposta l'Asl di Bari, più volte interpellata – spiega il presidente dell'ANA (associazione nazionale audioprotesisti) Mauro Menzietti – ha istituito, in numerosi distretti, gare d'appalto per l'assegnazione di dispositivi per i quali invece la libertà di scelta dell'assistito è fondamentale, inscindibile tra l'altro con l'appropriatezza prescrittiva e il ruolo del tecnico sanitario abilitato. Un metodo inaccettabile. Le gare d'appalto sono incompatibili con il percorso sanitario personalizzato che è alla base dell'assitenza protesica, completato dalla professionalità dell'Audioprotesista che opera in Centri Acustici iscritti all'Elenco Regionale dei fornitori, per accedere al quale la regione Puglia in particolare richiede specifici requisiti che impongono alle aziende pesanti investimenti economici."
Secondo l'associazione, in tutte le Asl presenti sul territorio nazionale – comprese 7 pugliesi – l'assistenza protesica viene regolarmente erogata secondo le regole esistenti e ritenute idonee dallo stesso Ministero della Salute, ovvero utilizzando in via transitoria il D.M. 333/99, il Nomenclatore tariffario delle Protesi e degli Ausili.
«Questa è l'unica strada percorribile – conferma Mauro Menzietti – per vedere riconosciuti e garantiti i diritti dei pazienti e in tale direzione siamo disponibili a collaborare con la Regione per ridefinire le modalità di assistenza. Le gare d'appalto non potranno mai rappresentare una soluzione e non potranno mai garantire ai nostri pazienti il loro legittimo diritto alla salute».