Attualità
Asl Bari, torna il centro di salute mentale al Libertà dopo la morte di Paola Labriola
La struttura sorgerà in via Davide Lopez. Disponibili 800 metri quadri, al lavoro sul progetto
Bari - martedì 29 agosto 2023
11.46 Comunicato Stampa
Il quartiere Libertà di Bari potrà riavere il suo centro di salute mentale. La Asl Bari ha individuato gli spazi necessari in via Davide Lopez 24, nello stesso immobile che il Comune di Bari ha messo a disposizione per la realizzazione di una delle cinque case della comunità destinate al capoluogo e della centrale operativa territoriale (Cot).
I progetti finanziati con fondi Pnrr, 1,3 milioni di euro per la casa di comunità e 172mila euro per la Cot, corrono su un binario parallelo, ma gli ampi spazi disponibili consentono di mettere nero su bianco anche un'idea che la Direzione strategica della ASL Bari stava maturando da tempo: restituire a quest'area della città, rimasta sguarnita dopo la tragedia costata la vita alla psichiatra Paola Labriola, un importante presidio per la salute mentale.
L'area tecnica della Asl Bari ha infatti valutato positivamente l'adeguatezza dell'infrastruttura nel suo complesso, sia dal punto di vista degli ambienti sia per quanto riguarda gli standard di sicurezza ottenibili, individuando ben 800 metri quadri utilizzabili oltre ai 1.200 (sui 2mila totali) già destinati ad ospitare le casa della comunità e Cot, che sono in una fase avanzata di progettazione.
Il direttore dell'area tecnica, ing. Nicola Sansolini, nelle scorse ore ha incaricato i suoi tecnici di stilare il piano di fattibilità tecnico economica (Pfte), propedeutico all'ottenimento dei fondi necessari alla realizzazione del nuovo Csm, una struttura che assieme alla casa della comunità e alla Cot costituirebbe un fondamentale polo di salute pubblica dislocato sul territorio.
I progetti finanziati con fondi Pnrr, 1,3 milioni di euro per la casa di comunità e 172mila euro per la Cot, corrono su un binario parallelo, ma gli ampi spazi disponibili consentono di mettere nero su bianco anche un'idea che la Direzione strategica della ASL Bari stava maturando da tempo: restituire a quest'area della città, rimasta sguarnita dopo la tragedia costata la vita alla psichiatra Paola Labriola, un importante presidio per la salute mentale.
L'area tecnica della Asl Bari ha infatti valutato positivamente l'adeguatezza dell'infrastruttura nel suo complesso, sia dal punto di vista degli ambienti sia per quanto riguarda gli standard di sicurezza ottenibili, individuando ben 800 metri quadri utilizzabili oltre ai 1.200 (sui 2mila totali) già destinati ad ospitare le casa della comunità e Cot, che sono in una fase avanzata di progettazione.
Il direttore dell'area tecnica, ing. Nicola Sansolini, nelle scorse ore ha incaricato i suoi tecnici di stilare il piano di fattibilità tecnico economica (Pfte), propedeutico all'ottenimento dei fondi necessari alla realizzazione del nuovo Csm, una struttura che assieme alla casa della comunità e alla Cot costituirebbe un fondamentale polo di salute pubblica dislocato sul territorio.