Cronaca
Associazione mafiosa, estorsione e traffico di droga. In corso operazione dell'antimafia di Bari
Cinquanta i provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di esponenti di primo piano delle famiglie mafiose "La Piccirella" e "Nardino", egemoni nel territorio di San Severo
Bari - giovedì 6 giugno 2019
18.51 Comunicato Stampa
La Polizia di Stato, dalle prime ore di stamane, sta eseguendo un provvedimento cautelare, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Bari, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 50 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, tentata estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio di droga, danneggiamento, reati in materia di armi, lesioni personali e tentato omicidio, aggravati dalle finalità mafiose. Tutti ritenuti esponenti di primo piano delle famiglie mafiose La Piccirella e Nardino, egemoni nel territorio di San Severo.
L´operazione, condotta dalle Squadre Mobili di Foggia e Bari e dal Servizio Centrale Operativo, supportata da 30 equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine, vede l'impiego di oltre 200 poliziotti in provincia di Foggia e altri nelle province di Napoli, Milano, Salerno, Rimini, Campobasso, Pescara, Chieti, Teramo, Ascoli Piceno e Fermo.
Le attività svolte da una task force composta da investigatori delle Squadre Mobili di Foggia e Bari e del Servizio Centrale Operativo sono state avviate nel 2015 a seguito di alcuni gravi episodi delittuosi verificatisi a San Severo. I successivi approfondimenti hanno consentito di ampliare il fronte investigativo, documentando il fiorente traffico di stupefacenti gestito dai sodalizi locali (nonché i relativi canali di approvvigionamento estero, tra cui lOlanda) e valorizzando la mafiosità di quelle organizzazioni.
Tra i destinatari del provvedimento restrittivo figurano elementi di primo piano delle predette famiglie mafiose, tra cui Giuseppe Vincenzo La Piccirella e Severino Testa, ritenuti ai vertici del clan La Piccirella, nonché Franco e Roberto Nardino, a capo dellomonimo clan.
Contestualmente, la Polizia di Stato ha eseguito una seconda ordinanza cautelare emessa sempre dal GIP di Bari, su richiesta della DDA, con cui è stata applicata la custodia carceraria nei confronti di due soggetti indagati del tentato omicidio di Adriano Marchitto e Anna Cira Gualano, commesso a San Severo il 4 marzo 2019, reato aggravato dal metodo mafioso. Si tratta di un episodio mai denunciato. La vicenda trae origine dalle indagini seguite all'omicidio di Michele Russi detto coccione, avvenuto il 24 novembre 2018, ucciso da due ignoti sicari nella sala da barba denominata Li Quadri, in cui furono anche ferite altre due persone.
Il tentato duplice omicidio di cui tratta lordinanza si colloca nell'ambito delle dinamiche violente dei gruppi contrapposti per il controllo dello spaccio di stupefacenti (oltre che dellusura, delle estorsioni e della ricettazione) in quell'area.
L´operazione, condotta dalle Squadre Mobili di Foggia e Bari e dal Servizio Centrale Operativo, supportata da 30 equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine, vede l'impiego di oltre 200 poliziotti in provincia di Foggia e altri nelle province di Napoli, Milano, Salerno, Rimini, Campobasso, Pescara, Chieti, Teramo, Ascoli Piceno e Fermo.
Le attività svolte da una task force composta da investigatori delle Squadre Mobili di Foggia e Bari e del Servizio Centrale Operativo sono state avviate nel 2015 a seguito di alcuni gravi episodi delittuosi verificatisi a San Severo. I successivi approfondimenti hanno consentito di ampliare il fronte investigativo, documentando il fiorente traffico di stupefacenti gestito dai sodalizi locali (nonché i relativi canali di approvvigionamento estero, tra cui lOlanda) e valorizzando la mafiosità di quelle organizzazioni.
Tra i destinatari del provvedimento restrittivo figurano elementi di primo piano delle predette famiglie mafiose, tra cui Giuseppe Vincenzo La Piccirella e Severino Testa, ritenuti ai vertici del clan La Piccirella, nonché Franco e Roberto Nardino, a capo dellomonimo clan.
Contestualmente, la Polizia di Stato ha eseguito una seconda ordinanza cautelare emessa sempre dal GIP di Bari, su richiesta della DDA, con cui è stata applicata la custodia carceraria nei confronti di due soggetti indagati del tentato omicidio di Adriano Marchitto e Anna Cira Gualano, commesso a San Severo il 4 marzo 2019, reato aggravato dal metodo mafioso. Si tratta di un episodio mai denunciato. La vicenda trae origine dalle indagini seguite all'omicidio di Michele Russi detto coccione, avvenuto il 24 novembre 2018, ucciso da due ignoti sicari nella sala da barba denominata Li Quadri, in cui furono anche ferite altre due persone.
Il tentato duplice omicidio di cui tratta lordinanza si colloca nell'ambito delle dinamiche violente dei gruppi contrapposti per il controllo dello spaccio di stupefacenti (oltre che dellusura, delle estorsioni e della ricettazione) in quell'area.