Cronaca
Banca Popolare di Bari, azionisti in protesta: “Siamo stati doppiamente truffati”
Corteo stamattina davanti alla sede centrale. I commissari rassicurano che saranno aiutati dallo Stato
Bari - mercoledì 18 dicembre 2019
19.59
Correntisti, obbligazionisti e azionisti hanno protestato questa mattina davanti la sede di Banca Popolare di Bari. La banca da anni in difficoltà ora al collasso. Dal 2015 gli azionisiti - grandi e piccoli- non riescono più a vendere le proprie azioni perché hanno perso valore passando in poche ore da 9,50 euro a 7,50 euro ad azione e ad oggi risulta essere pari a zero anche se il valore virtuale della singola azione risulta essere pari a poco più di 2 euro. Proprio questa mattina si è svolto un incontro tra tre commissari della Banca ed alcuni responsabili dell'associazione Vittime del Salva-Banche.
"I commissari – spiega il capogruppo dell'associazione Vito Didonna - ci hanno detto che lo Stato aiuterà tutti i risparmiatori tra correntisti obbligazionisti e azionisti".
E proprio gli azionisti sono più a rischio perché non possono prendere più soldi.
"Siamo in mano a Dio – continua Didonna - e non in mano loro perché io sinceramente non ci sto credendo più anche se questi signori oggi mi hanno dato uno spiraglio ed io ci voglio credere perché è l'unica cosa che c'è rimasta, ci dobbiamo credere. Attualmente le difficoltà finanziarie sono stimate per 900 milioni euro e noi ci chiediamo se questi soldi sono per i risparmiatori o servono a risanare la situazione difficile della banca? E poi io mi chiedo ma il valore è reale o superiore alla somma indicata? Questo non lo sappiamo, ci sono diverse incognite".
Piccoli risparmiatori azionisti come Antonio Barletta, Pellegrini Francesco e Vincenzo Saracino si sentono truffati dalla banca e dagli impiegati in cui oltre ai propri soldi hanno perso anche la fiducia perché attualmente a causa della svalutazione del valore delle azioni hanno perso rispettivamente 30 mila, 75 mila e 10 mila euro.
"I commissari – spiega il capogruppo dell'associazione Vito Didonna - ci hanno detto che lo Stato aiuterà tutti i risparmiatori tra correntisti obbligazionisti e azionisti".
E proprio gli azionisti sono più a rischio perché non possono prendere più soldi.
"Siamo in mano a Dio – continua Didonna - e non in mano loro perché io sinceramente non ci sto credendo più anche se questi signori oggi mi hanno dato uno spiraglio ed io ci voglio credere perché è l'unica cosa che c'è rimasta, ci dobbiamo credere. Attualmente le difficoltà finanziarie sono stimate per 900 milioni euro e noi ci chiediamo se questi soldi sono per i risparmiatori o servono a risanare la situazione difficile della banca? E poi io mi chiedo ma il valore è reale o superiore alla somma indicata? Questo non lo sappiamo, ci sono diverse incognite".
Piccoli risparmiatori azionisti come Antonio Barletta, Pellegrini Francesco e Vincenzo Saracino si sentono truffati dalla banca e dagli impiegati in cui oltre ai propri soldi hanno perso anche la fiducia perché attualmente a causa della svalutazione del valore delle azioni hanno perso rispettivamente 30 mila, 75 mila e 10 mila euro.