Attualità
Banca Popolare di Bari, nasce il Comitato Nazionale di Difesa degli Azionisti
«Importante essere uniti, perché soltanto se la nostra voce formerà un coro di protesta, riusciremo a farci ascoltare nelle sedi competenti»
Bari - giovedì 24 gennaio 2019
Comunicato Stampa
È nato a Bari, il Comitato Nazionale di Difesa degli Azionisti delle Banche Popolari e delle Banche di Credito Cooperativo. Il Comitato riunisce i piccoli risparmiatori delle banche popolari e banche di credito che non solo hanno subito il decremento delle azioni, ma che si trovano oggi a non poter trasformare in denaro quelle stesse azioni, diventate illiquide. Un popolo di risparmiatori traditi composto da centinaia di migliaia di persone: sono oltre 69 mila i soci della Banca Popolare di Bari che ne hanno acquistato azioni pagandole fino a 9,53 euro e che oggi non riescono a venderle a 2,38, con una perdita di valore superiore al 75%. Ci sono gli oltre 32 mila soci della Banca Popolare Pugliese, con una perdita pari attualmente al 68% e gli oltre 39 mila soci della Banca Popolare di Puglia e Basilicata che vantano una perdita del 39%. E anche in questo caso le difficoltà per venderli sono enormi. E si aggiungano i tanti clienti di Banca Apulia, cui sono stati venduti titoli di Veneto Banca.
«Le azioni valevano troppo quando sono state vendute a migliaia di risparmiatori o valgono troppo ancora oggi, tanto che nessuno vuole più comprarle? Gli organi di vigilanza hanno controllato i criteri di formazione del prezzo, troppo spesso costruito "in casa" senza alcuna verifica esterna indipendente?».
Sono questi gli interrogativi che ha sollevato nel corso della riunione l'avvocato Massimo Melpignano, Responsabile Nazionale Banca e Finanza di Konsumer Italia, promotore dell'iniziativa.
«È importante essere uniti, perché soltanto se la nostra voce formerà un coro di protesta, quello delle vittime delle azioni illiquide, riusciremo a farci ascoltare nelle sedi competenti.»
Intenzione del Comitato è di richiamare l'attenzione in particolare sul meridione: le istituzioni dovrebbero punire i responsabili e risarcire le vittime allo stesso modo, senza disparità di trattamento fra banche del nord e del sud Italia. Numerose le proposte all'attenzione del direttivo, che si riunirà nei prossimi giorni per discutere l'agenda e provvedere alle iniziative giudiziarie.
«Le azioni valevano troppo quando sono state vendute a migliaia di risparmiatori o valgono troppo ancora oggi, tanto che nessuno vuole più comprarle? Gli organi di vigilanza hanno controllato i criteri di formazione del prezzo, troppo spesso costruito "in casa" senza alcuna verifica esterna indipendente?».
Sono questi gli interrogativi che ha sollevato nel corso della riunione l'avvocato Massimo Melpignano, Responsabile Nazionale Banca e Finanza di Konsumer Italia, promotore dell'iniziativa.
«È importante essere uniti, perché soltanto se la nostra voce formerà un coro di protesta, quello delle vittime delle azioni illiquide, riusciremo a farci ascoltare nelle sedi competenti.»
Intenzione del Comitato è di richiamare l'attenzione in particolare sul meridione: le istituzioni dovrebbero punire i responsabili e risarcire le vittime allo stesso modo, senza disparità di trattamento fra banche del nord e del sud Italia. Numerose le proposte all'attenzione del direttivo, che si riunirà nei prossimi giorni per discutere l'agenda e provvedere alle iniziative giudiziarie.