Territorio
Banca Popolare di Bari, prima vittoria del Comitato degli Azionisti
Parere favorevole da parte dell'Arbitro per le Controversie Finanziarie in relazione alla vendita delle azioni di una cliente
Bari - domenica 10 dicembre 2017
Comunicato Stampa
Gli azionisti della Banca Popolare di Bari hanno ottenuto una decisione favorevole da parte dell'ACF (Arbitro per le Controversie Finanziarie). L'ACF, infatti, ha accertato e dichiarato che la Banca Popolare di Bari ha violato alcuni obblighi nella vendita delle azioni nei confronti di una cliente, difesa dall'Avv. Antonio Pinto. Questo nonostante l'azionista avesse firmato vari documenti contenenti dichiarazioni a se sfavorevoli. Ha, inoltre, condannato la Banca a risarcire parzialmente l'azionista per i danni subiti a causa dell'inadempimento. I danni sono stati quantificati in una misura pari alla differenza fra il prezzo di acquisto e l'ultimo valore delle azioni risultante dalla quotazione attuale di 6,30 euro, oltre ad interessi e rivalutazione monetaria. Non è stata invece accolta la domanda di invalidità del contratto di acquisto e quindi l'azionista rimane titolare delle azioni.
Il presidente del Comitato degli Azionisti, Canio Trione, ha sottolineato che è la prima decisione ottenuta dai legali del Comitato degli azionisti della BPB, composto da sette associazioni di consumatori (Codici, Codacons, Adusbef, Adiconsum, Unc, Assoconsum e Confconsumatori). «Auspichiamo che la banca – sottolinea Trione – assieme al Comitato pervenga al più presto alla individuazione di soluzioni di "sistema", che vadano incontro alle richieste dell'intera platea dei risparmiatori-azionisti della banca. Sforzo che, ove necessario, deve coinvolgere anche le Istituzioni pubbliche».
L'avvocato Vincenzo Laudadio di Adusbef ha precisato che: «Se la banca non dovesse ottemperare alle decisioni dell'ACF, come Comitato proporremo di fare quello che la legge ci consente, ossia chiedere a un Tribunale, con un procedimento di cognizione sommaria, di condannare la banca a risarcire quanto dovuto». L'avvocato Alessandro Amato del Codacons chiede, poi, che la banca descriva al Comitato ed agli azionisti l'operazione di cessione dei crediti deteriorati, di cui il 5 dicembre sono stati divulgati sul sito BPB alcuni termini, chiarendo meglio i contenuti dell'operazione e le conseguenze sul prossimo bilancio.
Il Comitato rende noto, inoltre, che la Consulta ha fissato per il prossimo 20 marzo l'udienza per la discussione sulla costituzionalità della legge di conversione sull'obbligo di trasformazione in S.p.a. delle Banche Popolari con attivo patrimoniale netto superiore ad 8 miliardi di euro, e sulla relativa compressione del diritto di recesso prevista dalle suddette norme, ricorso che ha visto tra i promotori la stessa Adusbef.
Il presidente del Comitato degli Azionisti, Canio Trione, ha sottolineato che è la prima decisione ottenuta dai legali del Comitato degli azionisti della BPB, composto da sette associazioni di consumatori (Codici, Codacons, Adusbef, Adiconsum, Unc, Assoconsum e Confconsumatori). «Auspichiamo che la banca – sottolinea Trione – assieme al Comitato pervenga al più presto alla individuazione di soluzioni di "sistema", che vadano incontro alle richieste dell'intera platea dei risparmiatori-azionisti della banca. Sforzo che, ove necessario, deve coinvolgere anche le Istituzioni pubbliche».
L'avvocato Vincenzo Laudadio di Adusbef ha precisato che: «Se la banca non dovesse ottemperare alle decisioni dell'ACF, come Comitato proporremo di fare quello che la legge ci consente, ossia chiedere a un Tribunale, con un procedimento di cognizione sommaria, di condannare la banca a risarcire quanto dovuto». L'avvocato Alessandro Amato del Codacons chiede, poi, che la banca descriva al Comitato ed agli azionisti l'operazione di cessione dei crediti deteriorati, di cui il 5 dicembre sono stati divulgati sul sito BPB alcuni termini, chiarendo meglio i contenuti dell'operazione e le conseguenze sul prossimo bilancio.
Il Comitato rende noto, inoltre, che la Consulta ha fissato per il prossimo 20 marzo l'udienza per la discussione sulla costituzionalità della legge di conversione sull'obbligo di trasformazione in S.p.a. delle Banche Popolari con attivo patrimoniale netto superiore ad 8 miliardi di euro, e sulla relativa compressione del diritto di recesso prevista dalle suddette norme, ricorso che ha visto tra i promotori la stessa Adusbef.