Cronaca
Banca Popolare, dimissioni per il responsabile finanziario
I comitati: "Siamo sempre più preoccupati"
Bari - mercoledì 5 aprile 2023
12.31 Comunicato Stampa
"Siamo sempre più preoccupati per la nostra Banca Popolare di Bari". Inizia così la nota del Direttivo AssoAzionistiBPB e Direttivo Comitato Indipendente Azionisti BPB in seguito all notizia del recentissimo già intervenuto "dimissionamento immediato" del CFO (Responsabile Finanziario) della banca, Gianluca Caniato, in seguito alle gravi perdite subite dal patrimonio sociale a causa, sembrerebbe, di un errato investimento finanziario.
"Da informative ricevute - proseguono - sembrerebbe, infatti, che una rilevantissima somma sia stata investita in titoli di stato (alcuni mesi fa) e prima del balzo dei tassi di interesse. E che, in conseguenza dell'andamento del mercato dei titoli di stato, il valore nominale dell'investimento a suo tempo realizzato, abbia subito quest'oggi un notevole decremento, con riflessi negativi sul conto patrimoniale societario. L'operazione -stante il rilevantissimo valore- dovrebbe esser stata avallata dagli attuali amministratori, e però pare che a pagarne il prezzo -oltre a noi azionisti- è stato unicamente il CFO, quale caprio espiatorio".
"Se a ciò si aggiunge - cocludono - l'imminente sciopero dei dipendenti della Banca indetto da tutte le sigle sindacali per protesta contro gli attuali vertici di BPB (primo nella storia della Banca), è da ritenersi ancor più fondata la richiesta da noi tempo fa avanzata di azzeramento e rinnovo totale dell'attuale governance della banca. E ciò prima che la situazione diventi irreversibile e che i conti aziendali precipitino ulteriormente aggravando le forti perdite di bilancio registrate anche nel 2022. Non accetteremo mai che le nostre azioni continuino a essere carta straccia, anche per colpa di inadeguati amministratori incapaci di rilanciare un glorioso istituto di credito".
"Da informative ricevute - proseguono - sembrerebbe, infatti, che una rilevantissima somma sia stata investita in titoli di stato (alcuni mesi fa) e prima del balzo dei tassi di interesse. E che, in conseguenza dell'andamento del mercato dei titoli di stato, il valore nominale dell'investimento a suo tempo realizzato, abbia subito quest'oggi un notevole decremento, con riflessi negativi sul conto patrimoniale societario. L'operazione -stante il rilevantissimo valore- dovrebbe esser stata avallata dagli attuali amministratori, e però pare che a pagarne il prezzo -oltre a noi azionisti- è stato unicamente il CFO, quale caprio espiatorio".
"Se a ciò si aggiunge - cocludono - l'imminente sciopero dei dipendenti della Banca indetto da tutte le sigle sindacali per protesta contro gli attuali vertici di BPB (primo nella storia della Banca), è da ritenersi ancor più fondata la richiesta da noi tempo fa avanzata di azzeramento e rinnovo totale dell'attuale governance della banca. E ciò prima che la situazione diventi irreversibile e che i conti aziendali precipitino ulteriormente aggravando le forti perdite di bilancio registrate anche nel 2022. Non accetteremo mai che le nostre azioni continuino a essere carta straccia, anche per colpa di inadeguati amministratori incapaci di rilanciare un glorioso istituto di credito".