Cronaca
Bancarotta fraudolenta, ai domiciliari due amministratori di una ditta di Bari
Raggiunto un debito con l'erario per una sola annualità pari a 1,7 milioni di euro
Bari - lunedì 25 settembre 2023
18.24 Comunicato Stampa
I finanzieri del nucleo operativo metropolitano di Bari hanno dato esecuzione ad un'ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 4 soggetti (2 arresti domiciliari e 4 misure interdittive del divieto temporaneo dell'esercizio imprenditoriale) emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Nello specifico sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria gli amministratori di diritto e di fatto di una società operante nel settore del commercio all'ingrosso di gomma greggia e di materie plastiche con sede a Bari, nei cui confronti sono emersi gravi indizi di colpevolezza, indagati – in concorso tra loro – per le ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta aggravata documentale e patrimoniale, nonché impropria per effetto di operazioni dolose in relazione al mancato pagamento delle imposte (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa).
L'esecuzione del provvedimento cautelare costituisce l'epilogo di un'articolata attività di indagine svolta dalle Fiamme Gialle sotto l'egida dell'Ufficio del Pubblico Ministero che ha permesso di accertare le citate condotte illecite. Il dissesto della società, cagionato dagli indagati, ha delineato un'omissione sistematica del pagamento delle imposte, sino a raggiungere un debito con l'Erario in una sola annualità di oltre 1,7 milioni di euro. I soggetti hanno altresì distrutto/occultato buona parte dell'impianto amministrativo-contabile, rendendo particolarmente complessa la ricostruzione dell'attivo patrimoniale ed hanno sottratto dai conti correnti della società 120.000 euro senza alcuna giustificazione.
Gli esiti della presente attività d'indagine costituiscono un'ulteriore testimonianza del costante presidio economico-finanziario esercitato dalla Guardia di Finanza di Bari nel contrasto ai reati fallimentari, in grado di alterare le dinamiche di mercato e la concorrenza tra le imprese, procedendo ad una puntuale rilevazione degli stati di insolvenza delle attività economiche presenti sul territorio, il cui accertamento comporta la tempestiva presentazione delle istanze di fallimento, a tutela del tessuto economico del Paese.
Nello specifico sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria gli amministratori di diritto e di fatto di una società operante nel settore del commercio all'ingrosso di gomma greggia e di materie plastiche con sede a Bari, nei cui confronti sono emersi gravi indizi di colpevolezza, indagati – in concorso tra loro – per le ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta aggravata documentale e patrimoniale, nonché impropria per effetto di operazioni dolose in relazione al mancato pagamento delle imposte (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa).
L'esecuzione del provvedimento cautelare costituisce l'epilogo di un'articolata attività di indagine svolta dalle Fiamme Gialle sotto l'egida dell'Ufficio del Pubblico Ministero che ha permesso di accertare le citate condotte illecite. Il dissesto della società, cagionato dagli indagati, ha delineato un'omissione sistematica del pagamento delle imposte, sino a raggiungere un debito con l'Erario in una sola annualità di oltre 1,7 milioni di euro. I soggetti hanno altresì distrutto/occultato buona parte dell'impianto amministrativo-contabile, rendendo particolarmente complessa la ricostruzione dell'attivo patrimoniale ed hanno sottratto dai conti correnti della società 120.000 euro senza alcuna giustificazione.
Gli esiti della presente attività d'indagine costituiscono un'ulteriore testimonianza del costante presidio economico-finanziario esercitato dalla Guardia di Finanza di Bari nel contrasto ai reati fallimentari, in grado di alterare le dinamiche di mercato e la concorrenza tra le imprese, procedendo ad una puntuale rilevazione degli stati di insolvenza delle attività economiche presenti sul territorio, il cui accertamento comporta la tempestiva presentazione delle istanze di fallimento, a tutela del tessuto economico del Paese.