Vita di città
Bari, a San Girolamo un vecchio muro diventa opera d'arte
Scoperto ieri il murales di D'Asta che ricorda la Ciclatera il vecchio treno per Barletta
Bari - domenica 27 ottobre 2019
08.00
Un muro che torna a vivere e a regalare l'emozione di un'opera d'arte all'aperto, fruibile da tutti. È stato inaugurato ieri mattina il murales "La ciclatera", realizzato dall'artista Giuseppe D'Asta nell'ambito della campagna "Illuminiamo il futuro 2019" promossa da Save the Children. Insieme all'artista anche RetakeBari, La Puglia racconta - tra testo e immagine, Rete Civica Urbana San Girolamo, Marconi, Fesca, i mercatali di San Girolamo, SottoSopra Bari, gruppi di quartiere, Vivere a San Girolamo e Fesca Bari, docenti e alunni dell'Istituto comprensivo Eleonora Duse, l'associazione le Zzanzare e lo sponsor Cioppower Srl. Mancano solo un paio di dettagli, come il fumo del treno, ma nel complesso l'opera è completa.
«Questo murale è stato ideato e progettato da me con il supporto delle diverse associazioni nella realizzazione, oltre al grande lavoro dei volontari di Retake nella pulizia delle pareti - spiega Giuseppe D'Asta -Ho voluto fare una rappresentazione onirica di questa donna in costume da bagno anni trenta, con il treno che le accarezza la schiena assumendo la forma del suo corpo. Obiettivo era riportare alla memoria un particolare periodo storico, dato che facendo ricerche sono rimasto affascinato dalla storia di questo treno a vapore che portava madri e bambini alle colonie. Questo quartiere nasce così, ho anche ricordi di quando ero bambino, di ciò che ne era rimasto. E poi, in fondo, il treno in sé è un qualcosa di magico per i bambini, oltre ad esserci diverse leggende sulla ciclatera, alcuni mi hanno raccontato quella secondo cui le mamme portavano i bambini malati a respirare il vapore del treno credendo fosse curativo. L'intento, quindi, era riportare alla memoria questo elemento storico, in particolar modo questo treno che era molto sentito dai baresi e non solo come un semplice mezzo di trasporto, al punto che quando è stato dismesso, con l'arrivo di nuovi mezzi, è stato come aver perso un bene della collettività. La posizione di questo mercato è anche strategica, è proprio all'ingresso del quartiere, e spero che il murale possa diventare una vetrina rientrando proprio nell'ottica della riqualificazione dei luoghi attraverso questa forma d'arte».
«Quando penso ai mercati - spiega l'assessore comunale alle Attività produttive Carla Palone - non mi viene in mente solo il commercio, che pure è tra i motori economici di una città, ma mi viene in mente anche il significato che un mercato ha per una comunità, per un quartiere. È un luogo di incontro, di socializzazione, un punto di riferimento. E quando le associazioni collaborano con le Istituzioni per il benessere di una comunità, i risultati sono sempre positivi. L'impegno civile è indispensabile per il futuro di una città. Nelle grandi così come nelle piccole cose, che rendono più bello il nostro vivere quotidiano». Con lei all'inaugurazione anche l'assessore alle Politiche Giovanili Paola Romano: «Quest'opera d'arte ha sostituito un muro brutto e ricorda cosa eravamo, un quartiere dove arrivava il treno Bari-Barletta (detto la ciclatera) e c'erano le colonie estive. Ma è anche un'ulteriore spinta per innovare gli strumenti con cui rendere partecipi i cittadini nella gestione dei beni comuni e della bellezza».
«Questo murale è stato ideato e progettato da me con il supporto delle diverse associazioni nella realizzazione, oltre al grande lavoro dei volontari di Retake nella pulizia delle pareti - spiega Giuseppe D'Asta -Ho voluto fare una rappresentazione onirica di questa donna in costume da bagno anni trenta, con il treno che le accarezza la schiena assumendo la forma del suo corpo. Obiettivo era riportare alla memoria un particolare periodo storico, dato che facendo ricerche sono rimasto affascinato dalla storia di questo treno a vapore che portava madri e bambini alle colonie. Questo quartiere nasce così, ho anche ricordi di quando ero bambino, di ciò che ne era rimasto. E poi, in fondo, il treno in sé è un qualcosa di magico per i bambini, oltre ad esserci diverse leggende sulla ciclatera, alcuni mi hanno raccontato quella secondo cui le mamme portavano i bambini malati a respirare il vapore del treno credendo fosse curativo. L'intento, quindi, era riportare alla memoria questo elemento storico, in particolar modo questo treno che era molto sentito dai baresi e non solo come un semplice mezzo di trasporto, al punto che quando è stato dismesso, con l'arrivo di nuovi mezzi, è stato come aver perso un bene della collettività. La posizione di questo mercato è anche strategica, è proprio all'ingresso del quartiere, e spero che il murale possa diventare una vetrina rientrando proprio nell'ottica della riqualificazione dei luoghi attraverso questa forma d'arte».
«Quando penso ai mercati - spiega l'assessore comunale alle Attività produttive Carla Palone - non mi viene in mente solo il commercio, che pure è tra i motori economici di una città, ma mi viene in mente anche il significato che un mercato ha per una comunità, per un quartiere. È un luogo di incontro, di socializzazione, un punto di riferimento. E quando le associazioni collaborano con le Istituzioni per il benessere di una comunità, i risultati sono sempre positivi. L'impegno civile è indispensabile per il futuro di una città. Nelle grandi così come nelle piccole cose, che rendono più bello il nostro vivere quotidiano». Con lei all'inaugurazione anche l'assessore alle Politiche Giovanili Paola Romano: «Quest'opera d'arte ha sostituito un muro brutto e ricorda cosa eravamo, un quartiere dove arrivava il treno Bari-Barletta (detto la ciclatera) e c'erano le colonie estive. Ma è anche un'ulteriore spinta per innovare gli strumenti con cui rendere partecipi i cittadini nella gestione dei beni comuni e della bellezza».