Vita di città
Bari, a Santa Caterina il nuovo iper apre domani tra le proteste
In occasione dell'apertura, sit- in e volantinaggio per contrastare consumo di suolo e piste ciclabili fantasma
Bari - giovedì 27 febbraio 2020
9.15
Dopo l'annuncio dell'apertura della nuova zona commerciale di Santa Caterina già si prepara la protesta. "Domani dalle ore 10 alle ore 14 in Strada Santa Caterina 24 - si legge in una nota degli organizzatori Comitato per la Tutela del Territorio Area Metropolitana di Bari, Comitato STOP Centri Commerciali a Bari, Assemblea "Terra e Giustiza Sociale" - si svolgerà un sit-in di protesta per raccontare quanto è accaduto in tutti questi anni in quell'area divenuta la più iperconcentrata d'Europa (fonte Universita' degli Studi di Lecce). I manifestanti distribuiranno materiale informativo sull'eccessivo consumo di suolo e cementificazione della città che hanno fatto sprofondare Bari tra le peggiori d'Italia in cui si è costruito tanto, troppo, negli ultimi decenni".
Gli organizzatori della manifestazione denunceranno pubblicamente, inoltre, la totale mancanza di adeguati piani della mobilità sostenibile di interesse per l'area (PUM, PUMS, Logistica sostenibile, Mobility Management) e di piste ciclabili. "Nella fase della cantierizzazione, durata oltre 5 anni - si legge ancora nella nota - decine di migliaia di metri quadrati di piante e alberi sono stati rasi al suolo e alcuni terreni di contadini sono stati resi inaccessibili. Addirittura sono stati costruiti degli attraversamenti e dei ponti con i piloni infissi nell'alveo della lama. Sperperati alcuni milioni di euro di fondi pubblici (ministeriali e comunali) per mitigare il rischio idrogeologico e consentire l'agibilità e la viabilità alle varie grandi strutture commerciali realizzate dai privati in un contesto, come appunto quello di Santa Caterina, assai complesso da un punto di vista urbanistico. Com' è stato possibile rilasciare i permessi di costruire e le autorizzazioni amministrative? Queste ultime, sono state forse trasferite dall'ex Carrefour del San Paolo (una struttura di mq. 24.000 di cemento da decenni in stato di abbandono) a Santa Caterina?"
Gli organizzatori della manifestazione denunceranno pubblicamente, inoltre, la totale mancanza di adeguati piani della mobilità sostenibile di interesse per l'area (PUM, PUMS, Logistica sostenibile, Mobility Management) e di piste ciclabili. "Nella fase della cantierizzazione, durata oltre 5 anni - si legge ancora nella nota - decine di migliaia di metri quadrati di piante e alberi sono stati rasi al suolo e alcuni terreni di contadini sono stati resi inaccessibili. Addirittura sono stati costruiti degli attraversamenti e dei ponti con i piloni infissi nell'alveo della lama. Sperperati alcuni milioni di euro di fondi pubblici (ministeriali e comunali) per mitigare il rischio idrogeologico e consentire l'agibilità e la viabilità alle varie grandi strutture commerciali realizzate dai privati in un contesto, come appunto quello di Santa Caterina, assai complesso da un punto di vista urbanistico. Com' è stato possibile rilasciare i permessi di costruire e le autorizzazioni amministrative? Queste ultime, sono state forse trasferite dall'ex Carrefour del San Paolo (una struttura di mq. 24.000 di cemento da decenni in stato di abbandono) a Santa Caterina?"