Conferenza stampa esami guida truccati
Conferenza stampa esami guida truccati
Cronaca

Bari, auricolari e microcamere per truccare l'esame teorico di guida. Sequestrate 70 patenti

L'indagine iniziata nel 2014 si conclude con 92 denunce. Al vertice dell'organizzazione un affiliato al clan Parisi

Avevano messo in piedi un ingegnoso sistema per permettere ai candidati di superare l'esame teorico per il rilascio del titolo abilitativo alla guida in maniera fraudolenta, servendosi di microcamere e auricolari bluetooth. L'indagine "Mezzobusto" della Polizia Stradale di Bari, iniziata nel luglio 2014 e proseguita fino al giugno 2015 sotto il coordinamento del PM Luciana Silvestris della Procura di Bari, ha portato al sequestro preventivo di ben 70 patenti (altri 5 sono i casi di esami non andati a buon fine nonostante il tentativo di truccare la prova), e al deferimento di 9 persone, ritenute responsabili del reato di associazione a delinquere finalizzata ad agevolare il conseguimento delle patenti di guida con metodi fraudolenti. A questi si aggiungono altri 83 soggetti in concorso con i sodali nei numerosi reati contestati, per un totale di 92 indagati, tra cui nessun funzionario della Motorizzazione.

L'architettura dell'organizzazione criminale

L'organizzazione aveva al proprio vertice un pluripregiudicato, attualmente detenuto per gravi reati di associazione mafiosa, imparentato con il clan Parisi di Japigia, rione di Bari dove avevano sede i locali divenuti quartier generale della "regia" che andava in scena ogni volta che un candidato si trovava a sostenere l'esame di guida.

La lunga indagine della Polstrada ha messo in evidenza come l'ingegnoso sistema avesse di fatto superato la pratica, già in passato diffusa, della radiocomunicazione con un meccanismo di "assistenza alla risposta" telematico. Perno dell'architettura fraudolenta era l'esistenza di una centrale operativa collocata lontano dagli uffici della motorizzazione, presso l'abitazione di uno degli indagati. Servendosi dell'aiuto di due scuole guida compiacenti (una a Bari, l'altra ad Altamura), i criminali organizzavano delle vere e proprie "prove preliminari" d'esame, come dimostrato dalle varie intercettazioni di cui si sono serviti gli inquirenti nel corso dell'indagine.

L'attività investigativa ha, quindi, permesso di individuare anche i luoghi dove "vestire" i candidati, a cui veniva fornita non solo la dotazione tecnica (auricolari e trasmittenti), ma anche l'abbigliamento più adatto a occultare le strumentazioni, facendo particolare attenzione a sostituire l'ultimo bottone della camicia o della polo con una microcamera di precisione attraverso la quale chi si trovava in cabina di regia poteva visionare la domanda in questione e fornire al candidato senza scrupoli la risposta corretta. I poliziotti hanno, inoltre, documentato come, per una questione di pudicizia, alle esaminande venisse offerto il supporto di una donna, classe 1980, nella fase di vestizione.

I costi e lo spargimento della voce

L'attività investigativa della Polstrada ha portato a rilevare che, per sostenere l'esame teorico con questo metodo fraudolento, i candidati versassero nelle casse dell'organizzazione criminale fra i 2.500 e i 3.500 Euro, a seconda della difficoltà dell'esame (in alcuni casi i malfattori hanno assistito anche candidati che dovevano ottenere la Carta di Qualificazione del Conducente, indispensabile per uso professionale).

Durante il corso delle indagini è stato accertato che avevano fatto ricorso a questo sistema illecito persone provenienti non solo da Bari e provincia, ma anche dall'hinterland brindisino, tarantino e addirittura materano, a dimostrazione del fatto che il sodalizio avesse saputo spargere bene la voce in merito alle proprie attività. A loro si sono rivolti cittadini italiani e stranieri.

Assetto dell'organizzazione

Membro apicale del sodalizio era, come detto, un uomo classe 1958, di alta caratura criminale in quanto vicino al clan mafioso Parisi. Egli si è fatto aiutare nella gestione dell'organizzazione da tre congiunti, classe '64, '91 e '86, con il ruolo di staffette, vedette e supporto logistico a candidati. A gestire la "regia" c'era un uomo classe '80, esperto di sistemi di comunicazione telematica. A recuperare le attrezzature fondamentali per architettare le frodi era addetto un uomo classe 1989, quando di questo non si occupava il capo in prima persona. Fra i titolari di scuole guida conniventi è stato individuato un altamurano, classe 1940.

La partecipazione dei genitori e l'acquisto di patenti professionali

A lasciare perplessi è la disponibilità dei genitori di alcuni candidati a versare ingenti cifre per l'acquisto - a tutti gli effetti - di metà patente (l'organizzazione non prendeva parte agli esami pratici, rimarca la polizia), invece che indirizzare i figli neo maggiorenni al regolare studio del codice della strada. «La connivenza dei genitori - spiega il dottor Damiano Nappi, dirigente della sezione Polstrada della Questura di Bari - ha creato particolare allarme. La cosa che, però, preoccupa di più è l'acquisto di una patente professionale molto pericolosa come il CQC. Alla guida ci sarebbe potuta essere gente che non avrebbe avuto titolo per circolare sulle strade italiane».
  • Polizia di Stato
  • Truffa
  • Polizia Stradale
Altri contenuti a tema
Ripescato in mare in ipotermia con le mani legate: "Picchiato e molestato dal branco" Ripescato in mare in ipotermia con le mani legate: "Picchiato e molestato dal branco" Il giovane è stato trovato da un pescatore nelle acque del molo di Santo Spirito
Cittadini contattati da parte di finti operatori delle forze dell'ordine: è una truffa Cittadini contattati da parte di finti operatori delle forze dell'ordine: è una truffa I consigli della Polizia di Stato per prevenire l'inganno
Omicidio del fisioterapista Di Giacomo, arrestato un 59enne di Canosa Omicidio del fisioterapista Di Giacomo, arrestato un 59enne di Canosa L'uomo fu ammazzato a dicembre 2023, tentò di fuggire ma fu raggiunto dall'assassino: la figlia aveva intentato una causa nel 2020
Polizia di Stato, a Bari arresti per sfruttamento della prostituzione minorile Polizia di Stato, a Bari arresti per sfruttamento della prostituzione minorile I fatti si sono consumati in alcune strutture ricettive, anche di lusso, delle province di Bari e della Bat
Blitz a Bari Vecchia: quattro arrestati, anche il figlio di Domenico Capriati Blitz a Bari Vecchia: quattro arrestati, anche il figlio di Domenico Capriati Il 27enne Giuseppe Capriati è il nipote di Raffaele, ucciso a Pasquetta a Torre a Mare. Sequestrati droga e un revolver Magnum 357
Porto di Bari, quattro sanzioni per infrazione alle norme in materia di autotrasporto internazionale di merci Porto di Bari, quattro sanzioni per infrazione alle norme in materia di autotrasporto internazionale di merci Nella giornata di venerdì controlli della Polizia di Stato con il Centro Mobile di Revisione
La Polizia festeggia 172 anni, Signer: «Bari contesto problematico, ma buon livello di sicurezza» La Polizia festeggia 172 anni, Signer: «Bari contesto problematico, ma buon livello di sicurezza» I dati comunicati parlano di una riduzione delle chiamate al 113, oltre che di reati contro il patrimonio in calo
Sparatoria nella notte a Carbonara, due giovani feriti con colpi di pistola Sparatoria nella notte a Carbonara, due giovani feriti con colpi di pistola Si sono presentati da soli al Di Venere: hanno 19 e 20 anni. Entrambi incensurati, ma si segue la pista della criminalità
© 2001-2024 BariViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BariViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.