Cronaca
Bari, autolavaggio sfrutta operai. Arrestato il titolare
I quattro lavoravano a nero per 10 ore al giorno a 3 euro l'ora, e abitavano in un locale privo dei requisiti di abitabilità
Bari - martedì 29 giugno 2021
11.44
Continua incessante il lavoro dei militari della task force anticaporalato, istituita dal comando provinciale di Bari, composta da militari dei reparti dipendenti, personale del gruppo di Trani e da quelli specializzati del Nucleo Ispettorato del Lavoro, dedicata al contrasto dei fenomeni dell'intermediazione illecita e dello sfruttamento del lavoro.
I carabinieri hanno deferito, per sfruttamento del lavoro, il gestore di un autolavaggio di Triggiano, 44enne, originario del Senegal, il quale, approfittando dello stato di bisogno, impiegava due connazionali per la pulizia delle autovetture, facendoli lavorare, da circa due anni, per 8 ore al giorno con paga oraria di 5 euro a fronte delle 8 previste dai contratti collettivi nazionali.
Per celare lo sfruttamento, lo stesso aveva alterato il libro unico del lavoro, facendo risultare fittiziamente 50 ore mensili in luogo delle 160 effettivamente prestate. Al termine delle operazioni sono state elevate sanzioni amministrative e penali per oltre 100 mila euro.
Analoghi controlli sono stati svolti presso un autolavaggio di Torre a Mare dove il proprietario U.V., di anni 55, originario di Noicattaro, sfruttava 4 operai (nazionalità georgiana e nigeriana), assumendoli al nero con paga oraria di 3 euro, impiegandoli come lavavetri anche 10 ore al giorno, e facendoli alloggiare in un locale, ricavato proprio sull'autolavaggio, privo dei requisiti minimi di abitabilità.
Anche in questo caso comminate pesanti sanzioni amministrative e penali pari ad euro 90 mila. L'uomo al termine delle formalità, è stato dichiarato in arresto e sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell'A.G. di Bari.
I carabinieri hanno deferito, per sfruttamento del lavoro, il gestore di un autolavaggio di Triggiano, 44enne, originario del Senegal, il quale, approfittando dello stato di bisogno, impiegava due connazionali per la pulizia delle autovetture, facendoli lavorare, da circa due anni, per 8 ore al giorno con paga oraria di 5 euro a fronte delle 8 previste dai contratti collettivi nazionali.
Per celare lo sfruttamento, lo stesso aveva alterato il libro unico del lavoro, facendo risultare fittiziamente 50 ore mensili in luogo delle 160 effettivamente prestate. Al termine delle operazioni sono state elevate sanzioni amministrative e penali per oltre 100 mila euro.
Analoghi controlli sono stati svolti presso un autolavaggio di Torre a Mare dove il proprietario U.V., di anni 55, originario di Noicattaro, sfruttava 4 operai (nazionalità georgiana e nigeriana), assumendoli al nero con paga oraria di 3 euro, impiegandoli come lavavetri anche 10 ore al giorno, e facendoli alloggiare in un locale, ricavato proprio sull'autolavaggio, privo dei requisiti minimi di abitabilità.
Anche in questo caso comminate pesanti sanzioni amministrative e penali pari ad euro 90 mila. L'uomo al termine delle formalità, è stato dichiarato in arresto e sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell'A.G. di Bari.