Vita di città
Bari capitale della cultura 2022, inoltrata candidatura. Decaro: «Guardiamo al futuro con coraggio»
Il sindaco lo annuncia in una lettera ai cittadini: «Simbolo sarà la figura di San Nicola, che rappresenta l'unità religiosa»
Bari - domenica 2 agosto 2020
15.16
«Mentre il mondo si è chiuso impaurito davanti a un nemico invisibile e infido quale è ancora oggi il Covid 19, noi abbiamo continuato a studiare e a programmare quello che accadrà dopo, quando la vita e la scienza avranno avuto la meglio. Per questo ieri, con un click, abbiamo provato a immaginare la Bari del 2022, inoltrando la candidatura ufficiale per il prestigioso titolo di capitale italiana della cultura nel 2022». Lo ha scritto Antonio Decaro, sindaco di Bari, in una lettera rivolta ai cittadini e pubblicata dal quotidiano Gazzetta del Mezzogiorno.
A causa del lockdown di due mesi dovuto all'epidemia di Covid-19, alla città di Parma (vincitrice del concorso per il 2020) è stato confermato il titolo di capitale italiana della cultura anche per il 2021, così da far slittare di un anno le candidature che erano pronte già a marzo, prima dell'esplosione dell'emergenza sanitaria ed economica. «Ora la corsa è ripartita per il 2022 e la città di Bari ha scelto di schierarsi ai nastri di partenza, con la forza e il coraggio di una comunità che ha affrontato questo periodo difficile sempre a testa alta, rafforzando ancor di più quei legami di identità e solidarietà che sono una delle componenti fondamentali del dossier presentato, che si ispira, come già detto, alla figura di San Nicola», scrive ancora Decaro.
La candidatura di Bari interesserà tutti i comuni della Città metropolitana, in un percorso cultura e religioso condiviso. Sulla figura del patrono, Decaro conclude: «Abbiamo tra le mani non solo un simbolo religioso ed ecumenico che unisce come nessun altro le culture e le religioni - si pensi alla presenza di Papa Francesco, che per due anni consecutivi ha scelto Bari come città di pace e di dialogo - ma anche un'icona che si afferma con sempre maggior forza nella cultura laica, portando con sé messaggi positivi di accoglienza, contaminazione e dialogo. Con questa candidatura puntiamo a fare di Bari una città protagonista dell'Italia che riparte e torna a guardare con più fiducia al futuro».
A causa del lockdown di due mesi dovuto all'epidemia di Covid-19, alla città di Parma (vincitrice del concorso per il 2020) è stato confermato il titolo di capitale italiana della cultura anche per il 2021, così da far slittare di un anno le candidature che erano pronte già a marzo, prima dell'esplosione dell'emergenza sanitaria ed economica. «Ora la corsa è ripartita per il 2022 e la città di Bari ha scelto di schierarsi ai nastri di partenza, con la forza e il coraggio di una comunità che ha affrontato questo periodo difficile sempre a testa alta, rafforzando ancor di più quei legami di identità e solidarietà che sono una delle componenti fondamentali del dossier presentato, che si ispira, come già detto, alla figura di San Nicola», scrive ancora Decaro.
La candidatura di Bari interesserà tutti i comuni della Città metropolitana, in un percorso cultura e religioso condiviso. Sulla figura del patrono, Decaro conclude: «Abbiamo tra le mani non solo un simbolo religioso ed ecumenico che unisce come nessun altro le culture e le religioni - si pensi alla presenza di Papa Francesco, che per due anni consecutivi ha scelto Bari come città di pace e di dialogo - ma anche un'icona che si afferma con sempre maggior forza nella cultura laica, portando con sé messaggi positivi di accoglienza, contaminazione e dialogo. Con questa candidatura puntiamo a fare di Bari una città protagonista dell'Italia che riparte e torna a guardare con più fiducia al futuro».