Politica
Carrieri, Conte e Romito contro il consiglio metropolitano: «Si discute spreco di soldi pubblici»
I tre consiglieri metropolitani d'opposizione: «La nave affonda e Decaro fa suonare l'orchestra»
Bari - giovedì 1 marzo 2018
13.34
«Si replicano ora anche in Città Metropolitana i brutti vizi del Comune di Bari. Il consiglio si riunisce infatti ormai solo in seconda convocazione perché non esiste un numero congruo di consiglieri metropolitani che sostiene Decaro», è l'accusa dei tre consiglieri di opposizione Domenico Conte, Fabio Romito e Giuseppe Carrieri.
Sotto la lente d'ingrandimento dei tre, però, non finiscono solo le anomalie procedurali del consiglio, ma anche alcuni argomenti di discussione giudicati particolarmente rilevanti. Secondo Carrieri, Conte e Romito, infatti, il consiglio metropolitano di Bari è «Chiamato a ratificare un grossolano spreco di soldi pubblici, utilizzati per fare campagna elettorale e passerelle politiche».
Sul banco degli imputati finisce «Il concerto dell'orchestra metropolitana del 31 Gennaio al Petruzzelli dedicato ad Aldo Moro e costato 29 mila Euro». Soldi che, dicono ancora i consiglieri d'opposizione, sono stati investiti per «Un concerto inutile e costoso realizzato per far fare passerella a esponenti del PD (su tutti il ministro Lotti)», e per la realizzazione del quale sono state sacrificate, tra le altre cose, «Le scuole metropolitane che cadono a pezzi (sono di questi giorni i disservizi al Perotti) e le strade metropolitane, insicure e poco manutenute», si legge nella nota congiunta a firma di Conte, Carrieri e Romito.
L'indice, quindi, è puntato ancora una volta sul sindaco metropolitano Antonio Decaro, reo di «Distribuire risorse finanziarie all'orchestra (quest'anno oltre gli stipendi, altri 500 mila euro per costi extra), facendola suonare a ripetizione. La nave affonda e Decaro fa suonare la musica, dissipando tanti soldi dei contribuenti».
I tre, però, non sembrano avere intenzione di restare a guardare e, anzi, rilanciano: «Noi non ci stiamo e dopo aver duramente protestato nel corso dell'ultimo consiglio metropolitano, invieremo nei prossimi giorni alla Corte dei Conti tutte le carte di questi inaccettabili sprechi dell'orchestra metropolitana e di Decaro, auspicando una veloce punizione dei responsabili del cattivo utilizzo delle tasse dei cittadini/contribuenti», dicono in conclusione.
Sotto la lente d'ingrandimento dei tre, però, non finiscono solo le anomalie procedurali del consiglio, ma anche alcuni argomenti di discussione giudicati particolarmente rilevanti. Secondo Carrieri, Conte e Romito, infatti, il consiglio metropolitano di Bari è «Chiamato a ratificare un grossolano spreco di soldi pubblici, utilizzati per fare campagna elettorale e passerelle politiche».
Sul banco degli imputati finisce «Il concerto dell'orchestra metropolitana del 31 Gennaio al Petruzzelli dedicato ad Aldo Moro e costato 29 mila Euro». Soldi che, dicono ancora i consiglieri d'opposizione, sono stati investiti per «Un concerto inutile e costoso realizzato per far fare passerella a esponenti del PD (su tutti il ministro Lotti)», e per la realizzazione del quale sono state sacrificate, tra le altre cose, «Le scuole metropolitane che cadono a pezzi (sono di questi giorni i disservizi al Perotti) e le strade metropolitane, insicure e poco manutenute», si legge nella nota congiunta a firma di Conte, Carrieri e Romito.
L'indice, quindi, è puntato ancora una volta sul sindaco metropolitano Antonio Decaro, reo di «Distribuire risorse finanziarie all'orchestra (quest'anno oltre gli stipendi, altri 500 mila euro per costi extra), facendola suonare a ripetizione. La nave affonda e Decaro fa suonare la musica, dissipando tanti soldi dei contribuenti».
I tre, però, non sembrano avere intenzione di restare a guardare e, anzi, rilanciano: «Noi non ci stiamo e dopo aver duramente protestato nel corso dell'ultimo consiglio metropolitano, invieremo nei prossimi giorni alla Corte dei Conti tutte le carte di questi inaccettabili sprechi dell'orchestra metropolitana e di Decaro, auspicando una veloce punizione dei responsabili del cattivo utilizzo delle tasse dei cittadini/contribuenti», dicono in conclusione.