Territorio
Bari città ecologica. Segno più sulla differenziata porta a porta in altri tre quartieri
Petruzzelli: «A Macchie, San Pio e Catino raggiunto il 77,44%». Persichella: «Niente aumento sull'ecotassa»
Bari - martedì 7 novembre 2017
16.19
La raccolta differenziata porta a porta nei quartieri nord di Bari è meno una chimera di quanto si pensasse prima dell'avvio del servizio. In meno di un mese, infatti, i dati raccolti a Palese-Macchie, San Pio e Catino sono più che incoraggianti: la percentuale segna un +77,44 % che spazza via la gran parte dei dubbi sul positivo accoglimento da parte dei baresi delle nuove modalità di conferimento rifiuti già nella fase di start up.
I dati, per altro, sono pienamente in linea con quelli rilevati nel corso delle prime settimane a Palese e Santo Spirito, i quartieri pilota del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti, nettamente al di sopra del 77%.
Un ottimo viatico, dunque, verso l'estensione del servizio porta a porta in altri tre quartieri del litorale nord di Bari. In queste settimane, difatti, sono stati consegnati circa 4800 kit per la raccolta differenziata agli utenti dei prossimi quartieri interessati dal porta a porta, Fesca, San Girolamo e Marconi, dove saranno coinvolti complessivamente 5.000 utenze.
«Nonostante le prime diffidenze iniziali, anche i quartieri di San Pio, Macchie e Catino stanno partecipando ottimamente al servizio di raccolta porta a porta - spiega l'assessore all'Ambiente Pietro Petruzzelli. Avere percentuali di risposta così alte nelle fasi di avvio, non è affatto scontato e di questo siamo contenti perché siamo certi che i cittadini stiano godendo dei benefici del nuovo servizio. Anche in questo caso il merito è tutto loro e della loro preziosa collaborazione. Il dato sorprendente, relativamente ai rifiuti raccolti nel territorio coperto dal porta a porta, è quello dell'organico che è cresciuto esponenzialmente con l'attivazione progressiva delle diverse zone. Si è passati da 27 tonnellate settimanali raccolte a Santo Spirito alle circa 84 sull'intera area attualmente coperta dal nuovo servizio (Santo Spirito, Palese, San Pio e Catino e Macchie). Dato il trend di crescita si prevede che al completamento della zona di start-up, che avverrà entro la fine dell'anno con il servizio che raggiungerà i quartieri di San Girolamo, Fesca e Marconi, il conferimento settimanale si attesterà intorno alle 120/130 tonnellate di rifiuto organico, pari circa al 50% di quanto prodotto settimanalmente dall'intera città di Bari prima dell'avvio del porta a porta. Tutti questi rifiuti, prima del porta a porta, finivano in discarica mentre adesso seguiranno un processo di recupero. Questo significa che, già oggi, i cittadini che stanno usufruendo del nuovo servizio, stanno dando una mano a tutta la città, che anche quest'anno ha scongiurato il rischio di pagamento dell'ecotassa. Dobbiamo continuare su questa strada convincendo sempre più i cittadini, di tutti i quartieri, a differenziare i rifiuti, perché conviene a tutti e ci aiuta a mantenere la città più pulita. In queste ore anche l'app Junker, utilissima nella differenziazione dei singoli rifiuti, ha totalizzato circa 5000 iscritti e più di 1000 nuovi prodotti segnalati, segno che tante sono le persone che vogliono collaborare e che stanno modificando le proprie abitudini».
«Nei prossimi giorni invieremo i dati alla Regione Puglia per la rilevazione bimestrale utile al regolamento dell'ecotassa - dichiara il presidente dell'AMIU Sabino Persichella -. Possiamo però già dire che anche quest'anno la città di Bari grazie all'impegno dei cittadini e degli operatori dell'AMIU ha centrato l'obiettivo prefissato, raggiungendo la percentuale di 43,04% di raccolta differenziata al 30 ottobre 2017. Questo dato eviterà le maggiorazioni dell'ecotassa che, invece, rimarrà la stessa degli anni passati. In questo modo abbiamo risparmiato circa 1.300.000.00 euro, risorse che avrebbero pagato tutti i cittadini con la TARI. Contemporaneamente l'Amiu sta continuando a lavorare sul fronte dell'innovazione e della riprogrammazione dei servizi per migliorare sempre più la qualità e l'efficacia dell'offerta ai cittadini e per incrementare ulteriormente i livelli di raccolta differenziati in tutta la città».
I dati, per altro, sono pienamente in linea con quelli rilevati nel corso delle prime settimane a Palese e Santo Spirito, i quartieri pilota del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti, nettamente al di sopra del 77%.
Un ottimo viatico, dunque, verso l'estensione del servizio porta a porta in altri tre quartieri del litorale nord di Bari. In queste settimane, difatti, sono stati consegnati circa 4800 kit per la raccolta differenziata agli utenti dei prossimi quartieri interessati dal porta a porta, Fesca, San Girolamo e Marconi, dove saranno coinvolti complessivamente 5.000 utenze.
«Nonostante le prime diffidenze iniziali, anche i quartieri di San Pio, Macchie e Catino stanno partecipando ottimamente al servizio di raccolta porta a porta - spiega l'assessore all'Ambiente Pietro Petruzzelli. Avere percentuali di risposta così alte nelle fasi di avvio, non è affatto scontato e di questo siamo contenti perché siamo certi che i cittadini stiano godendo dei benefici del nuovo servizio. Anche in questo caso il merito è tutto loro e della loro preziosa collaborazione. Il dato sorprendente, relativamente ai rifiuti raccolti nel territorio coperto dal porta a porta, è quello dell'organico che è cresciuto esponenzialmente con l'attivazione progressiva delle diverse zone. Si è passati da 27 tonnellate settimanali raccolte a Santo Spirito alle circa 84 sull'intera area attualmente coperta dal nuovo servizio (Santo Spirito, Palese, San Pio e Catino e Macchie). Dato il trend di crescita si prevede che al completamento della zona di start-up, che avverrà entro la fine dell'anno con il servizio che raggiungerà i quartieri di San Girolamo, Fesca e Marconi, il conferimento settimanale si attesterà intorno alle 120/130 tonnellate di rifiuto organico, pari circa al 50% di quanto prodotto settimanalmente dall'intera città di Bari prima dell'avvio del porta a porta. Tutti questi rifiuti, prima del porta a porta, finivano in discarica mentre adesso seguiranno un processo di recupero. Questo significa che, già oggi, i cittadini che stanno usufruendo del nuovo servizio, stanno dando una mano a tutta la città, che anche quest'anno ha scongiurato il rischio di pagamento dell'ecotassa. Dobbiamo continuare su questa strada convincendo sempre più i cittadini, di tutti i quartieri, a differenziare i rifiuti, perché conviene a tutti e ci aiuta a mantenere la città più pulita. In queste ore anche l'app Junker, utilissima nella differenziazione dei singoli rifiuti, ha totalizzato circa 5000 iscritti e più di 1000 nuovi prodotti segnalati, segno che tante sono le persone che vogliono collaborare e che stanno modificando le proprie abitudini».
«Nei prossimi giorni invieremo i dati alla Regione Puglia per la rilevazione bimestrale utile al regolamento dell'ecotassa - dichiara il presidente dell'AMIU Sabino Persichella -. Possiamo però già dire che anche quest'anno la città di Bari grazie all'impegno dei cittadini e degli operatori dell'AMIU ha centrato l'obiettivo prefissato, raggiungendo la percentuale di 43,04% di raccolta differenziata al 30 ottobre 2017. Questo dato eviterà le maggiorazioni dell'ecotassa che, invece, rimarrà la stessa degli anni passati. In questo modo abbiamo risparmiato circa 1.300.000.00 euro, risorse che avrebbero pagato tutti i cittadini con la TARI. Contemporaneamente l'Amiu sta continuando a lavorare sul fronte dell'innovazione e della riprogrammazione dei servizi per migliorare sempre più la qualità e l'efficacia dell'offerta ai cittadini e per incrementare ulteriormente i livelli di raccolta differenziati in tutta la città».