Attualità
Bari, città invasa dai rifiuti durante l'estate. Retake: "Colpa dell'inciviltà ma servono azioni concrete"
L'associazione barese: "Servono di sicuro controlli, servono multe, sistemi rivoluzionari di gestione dei rifiuti urbani e sistemi di controllo dei rifiuti prodotti dagli esercizi commerciali”
Bari - giovedì 26 agosto 2021
11.49
La città di Bari continua ad essere sporca nonostante i puntuali interventi degli operatori Amiu. La denuncia arriva dall'associazione RetakeBari: "In questi mesi – spiegano i volontari in un post - abbiamo visto l'eccellente opera delle coperative per la pulizia delle spiagge cittadine, abbiamo anche verificato i benefici dei doppi turni degli e addirittura dei lavaggi stradali anche se a fine estate, un'estate torrida come mai prima con 3 mesi di siccità e punte di 42 gradi. Nonostante gli interventi citati la città è risultata sporchissima.
Saranno stati i periodi di ferie di operatori e forze dell'ordine, la valanga di turisti o una strana serie di eventi che non riusciamo ancora a comprendere ma il fatto innegabile è che abbiamo ricevuto segnalazioni da quasi tutti i quartieri della città. Odori nauseabondi, cumuli di rifiuti, bidoni strapieni nella maggioranza dei casi. Di sicuro il culmine si è raggiunto nei quartieri con il porta a porta e in prossimità degli esercizi commerciali in particolare quelli che fanno dell'asporto il loro punto di forza".
Secondo RetakeBari, le cause sono da attribuire principalmente all'inciviltà dei cittadini ma non solo: "In molte zone della città sono stati segnalati ritardi nella raccolta dei rifiuti, mancate raccolte e mancanti interventi (in alcuni quartieri del tutto assenti) delle forze preposte al controllo. Tant'è che, come testimoniano le immagini, diversi cittadini e turisti sono stati sorpresi in pieno giorno e anche in zone centrali ad abbandonare sacchi di immondizia indifferenziata. La soluzione a questo problema potrebbe essere una campagna educativa massiccia, una comunicazione spinta nei luoghi pubblici, un incremento dei progetti scolastici su educazione civica e ambiente ma in questo modo ,se tutto andasse bene, vedremmo qualche risultato tra 20 anni. Servono di sicuro controlli, servono multe, sistemi rivoluzionari di gestione dei rifiuti urbani e sistemi di controllo dei rifiuti prodotti dagli esercizi commerciali".
"Servono azioni – conclude la nota dell'associazione - che siano proporzionate e adeguate al nostro livello di inciviltà serve potenziare i servizi di raccolta e controllo. Non possiamo avere la stessa gestione dei rifiuti del nord Europa a meno che non si spostino 300.000 baresi scambiandoli con 300.000 scandinavi".
Saranno stati i periodi di ferie di operatori e forze dell'ordine, la valanga di turisti o una strana serie di eventi che non riusciamo ancora a comprendere ma il fatto innegabile è che abbiamo ricevuto segnalazioni da quasi tutti i quartieri della città. Odori nauseabondi, cumuli di rifiuti, bidoni strapieni nella maggioranza dei casi. Di sicuro il culmine si è raggiunto nei quartieri con il porta a porta e in prossimità degli esercizi commerciali in particolare quelli che fanno dell'asporto il loro punto di forza".
Secondo RetakeBari, le cause sono da attribuire principalmente all'inciviltà dei cittadini ma non solo: "In molte zone della città sono stati segnalati ritardi nella raccolta dei rifiuti, mancate raccolte e mancanti interventi (in alcuni quartieri del tutto assenti) delle forze preposte al controllo. Tant'è che, come testimoniano le immagini, diversi cittadini e turisti sono stati sorpresi in pieno giorno e anche in zone centrali ad abbandonare sacchi di immondizia indifferenziata. La soluzione a questo problema potrebbe essere una campagna educativa massiccia, una comunicazione spinta nei luoghi pubblici, un incremento dei progetti scolastici su educazione civica e ambiente ma in questo modo ,se tutto andasse bene, vedremmo qualche risultato tra 20 anni. Servono di sicuro controlli, servono multe, sistemi rivoluzionari di gestione dei rifiuti urbani e sistemi di controllo dei rifiuti prodotti dagli esercizi commerciali".
"Servono azioni – conclude la nota dell'associazione - che siano proporzionate e adeguate al nostro livello di inciviltà serve potenziare i servizi di raccolta e controllo. Non possiamo avere la stessa gestione dei rifiuti del nord Europa a meno che non si spostino 300.000 baresi scambiandoli con 300.000 scandinavi".