Attualità
Bari, da oggi c'è silenzio nella zona industriale, ferme tutte le grandi aziende
Falcetta (Uilm): «Resta il nodo legato a tante e piccole medie imprese del territorio provinciale»
Bari - lunedì 23 marzo 2020
14.46 Comunicato Stampa
Da oggi regna il silenzio nella zona industriale di Bari. In seguito all'ultimo decreto del presidente del Consiglio Conte hanno sospeso l'attività, almeno fino al prossimo 3 aprile, tutte le grandi aziende come Bosch, Oerlikon Graziano, Magneti Marelli, Skf e Magna International. Grazie al decreto possono far ricorso alla cassa integrazione ordinaria.
Ora la preoccupazione si sposta sulle piccole e medie imprese, come sottolinea Riccado Falcetta, segretario generale di Uilm Bari: «Bisogna fare un'attenta ricognizione per capire quali tra queste realtà sono davvero essenziali, così come disposto dal decreto, per il bene e l'interesse collettivo e quali, invece, potranno seguire l'esempio dei grandi siti produttivi locali. Nel primo caso, comunque, sarà necessario verificare e vigilare sull'esistenza di tutte le misure di prevenzione e tutela della sicurezza sanitaria delle lavoratrici e lavoratori che dovranno proseguire l'attività produttiva».
In merito al blocco delle grandi aziende aggiunge: «Alla fine ha prevalso il senso di responsabilità da parte di tutti ed è stata imboccata la strada del buonsenso così come auspicato dal sindacato: la priorità deve essere la tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori, giusto assumere la decisione di sospendere temporaneamente i processi produttivi».
Ora la preoccupazione si sposta sulle piccole e medie imprese, come sottolinea Riccado Falcetta, segretario generale di Uilm Bari: «Bisogna fare un'attenta ricognizione per capire quali tra queste realtà sono davvero essenziali, così come disposto dal decreto, per il bene e l'interesse collettivo e quali, invece, potranno seguire l'esempio dei grandi siti produttivi locali. Nel primo caso, comunque, sarà necessario verificare e vigilare sull'esistenza di tutte le misure di prevenzione e tutela della sicurezza sanitaria delle lavoratrici e lavoratori che dovranno proseguire l'attività produttiva».
In merito al blocco delle grandi aziende aggiunge: «Alla fine ha prevalso il senso di responsabilità da parte di tutti ed è stata imboccata la strada del buonsenso così come auspicato dal sindacato: la priorità deve essere la tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori, giusto assumere la decisione di sospendere temporaneamente i processi produttivi».