Politica
Bari, Decaro interviene sugli attacchi a Bellanova
Michele Emiliano: «Un conto è fare critica politica, un conto è giocare al piccolo bullo»
Bari - venerdì 6 settembre 2019
14.38
Gli attacchi contro la neo ministra dell'agricoltura Teresa Bellanova stanno creando un dibattito non indifferente. Sul piatto accuse sessiste rivolte alla ex sindacalista per il suo aspetto fisico e critiche per averla nominata in quanto titolare solo della licenza media. Sull'argomento è intervenuto anche il sindaco di Bari Antonio Decaro.
«Teresa Bellanova è una donna tosta - sottolinea il primo cittadino - Ha difeso gli interessi dei braccianti per tutta la vita. Un mestiere quello di lavorare la terra che lei conosce perché lo ha fatto da ragazza. Come mia nonna. Il lavoro nei campi dà serenità e determinazione. Mia nonna era così. Anche Teresa è così. Serena, determinata e tosta. Se pensate che si abbatta per gli insulti che sta ricevendo dai soliti odiatori da tastiera, non la conoscete. Io qualche volta ci ho litigato, faccia a faccia. Be', non lo consiglio a nessuno».
Sulla stessa lunghezza d'onda di Decaro il commento in merito del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. «Un conto è fare critica politica, un conto è giocare al piccolo bullo irridendo le persone per il loro aspetto, per la loro estrazione sociale, per il sesso o il gusto nel vestire o peggio per quanto la vita ha concesso loro di studiare o di guadagnare. Teresa Bellanova non è un politico che condivido nel merito di importantissime scelte che sono state fatte sulla pelle della Puglia dai governi dei quali ha fatto parte, ma entrambi abbiamo la stessa formazione politica che ci obbliga a reagire con forza se qualcuno pensa di attaccare chiunque per ragioni di razza, di provenienza geografica, di convincimento politico, figuriamoci per come si veste o peggio per il suo aspetto fisico. Mancare di rispetto alla libertà e alla dignità altrui fa scattare dentro di noi la voglia di reagire, di abbracciare chi viene preso di mira, di superare ancora meglio le divergenze che sempre sono l'anima della democrazia. Insomma le piccole caricature di fascisti che hanno preso in giro Teresa hanno certamente ottenuto il risultato di far sorgere in me il desiderio di proteggerla nonostante non ne abbia mai avuto bisogno. E chiunque dovesse pensare di comportarsi così sappia in Puglia che dovrà chiedere scusa prima di rientrare "in società" come qualcuno saggiamente ha già fatto. Perchè se qualcuno pensava di indebolire Teresa mancandole di rispetto, sappia che tutto il popolo pugliese e le sue istituzioni pretenderanno verso di lei tutta la tutela e la considerazione cui tutti abbiamo diritto».
«Teresa Bellanova è una donna tosta - sottolinea il primo cittadino - Ha difeso gli interessi dei braccianti per tutta la vita. Un mestiere quello di lavorare la terra che lei conosce perché lo ha fatto da ragazza. Come mia nonna. Il lavoro nei campi dà serenità e determinazione. Mia nonna era così. Anche Teresa è così. Serena, determinata e tosta. Se pensate che si abbatta per gli insulti che sta ricevendo dai soliti odiatori da tastiera, non la conoscete. Io qualche volta ci ho litigato, faccia a faccia. Be', non lo consiglio a nessuno».
Sulla stessa lunghezza d'onda di Decaro il commento in merito del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. «Un conto è fare critica politica, un conto è giocare al piccolo bullo irridendo le persone per il loro aspetto, per la loro estrazione sociale, per il sesso o il gusto nel vestire o peggio per quanto la vita ha concesso loro di studiare o di guadagnare. Teresa Bellanova non è un politico che condivido nel merito di importantissime scelte che sono state fatte sulla pelle della Puglia dai governi dei quali ha fatto parte, ma entrambi abbiamo la stessa formazione politica che ci obbliga a reagire con forza se qualcuno pensa di attaccare chiunque per ragioni di razza, di provenienza geografica, di convincimento politico, figuriamoci per come si veste o peggio per il suo aspetto fisico. Mancare di rispetto alla libertà e alla dignità altrui fa scattare dentro di noi la voglia di reagire, di abbracciare chi viene preso di mira, di superare ancora meglio le divergenze che sempre sono l'anima della democrazia. Insomma le piccole caricature di fascisti che hanno preso in giro Teresa hanno certamente ottenuto il risultato di far sorgere in me il desiderio di proteggerla nonostante non ne abbia mai avuto bisogno. E chiunque dovesse pensare di comportarsi così sappia in Puglia che dovrà chiedere scusa prima di rientrare "in società" come qualcuno saggiamente ha già fatto. Perchè se qualcuno pensava di indebolire Teresa mancandole di rispetto, sappia che tutto il popolo pugliese e le sue istituzioni pretenderanno verso di lei tutta la tutela e la considerazione cui tutti abbiamo diritto».