Turismo
Bari e Assisi, un gemellaggio nel nome di San Nicola e San Francesco
Stamani la sigla dell'accordo. Decaro: «Percorso di fede e di scambio culturale ed economico». Proietti: «Comunità unite da valori guida»
Bari - mercoledì 9 maggio 2018
14.44
Bari e Assisi diventano sorelle nel nome dei due patroni, San Nicola e San Francesco. Su proposta del presidente della commissione consiliare Culture Giuseppe Cascella, stamattina i sindaci Antonio Decaro e Stefania Proietti hanno messo nero su bianco il protocollo di collaborazione, firmato a Palazzo di Città e che legherà i due comuni per lo sviluppo di proficui rapporti di amicizia e solidarietà. L'accordo prevede la reciproca promozione delle due città, la cooperazione e gli scambi in ambito religioso, sociale, culturale e turistico.
Il terreno comune su cui le città di Bari e Assisi si sono incontrate è, infatti, quello della fede, rappresentata da due santi conosciuti in tutto il mondo. Firmato l'accordo, i due sindaci si sono scambiati doni e cortesie: Decaro ha donato a Stefania Proietti la sacra manna di San Nicola, ricevendo in cambio un ramoscello d'ulivo d'Assisi ricoperto d'argento, simbolo e augurio di pace.
«Si tratta di due città che hanno costruito la loro identità grazie alla presenza di San Francesco, patrono di Assisi ma anche patrono d'Italia, e San Nicola, patrono di Bari ma in realtà santo del mondo, simbolo dell'ecumenismo religioso e del dialogo tra diverse confessioni - dice Antonio Decaro. Le nostre città, grazie alla presenza due dei santi, si sono poste al centro del mondo, e oggi abbiamo sottoscritto un protocollo d'intesa che ci accompagnerà in questo patto di amicizia. Sarà un percorso di fede ma anche legato a quelle che sono le nostre tradizioni comuni e allo scambio culturale e sociale. Spero che con il tempo ci possano essere anche scambi dal punto di vista economico, a partire dal turismo che è una delle più importanti leve dello sviluppo delle due città. Sono contento di aver intrapreso questa strada con Stefania Proietti, che è una mia mica e con cui abbiamo affrontato un percorso di accompagnamento di alcuni sindaci della dorsale appenninica che hanno subito il terremoto verso la ricostruzione sociale delle loro comunità, in presenza della distruzione fisica degli edifici».
«Abbiamo coinvolto importanti realtà culturali delle due città - fa eco il sindaco di Assisi Stefania Proietti - che hanno scoperto preziosi valori guida che accomunano i nostri territori e che possono essere la base per la nostra amicizia e le future collaborazioni. Non ultimo il valore dell'accoglienza, dell'essere portatori e strumenti di pace e dell'amore per l'ambiente, il rispetto per due territori diversi e bellissimi. Anche il cammino per andare in Terra Santa compiuto da San Francesco, che proprio da qui è passato, può essere foriero di relazioni tra di noi; il turismo dei cammini - infatti - è tra i più ambiti. Un turismo lento, amico dell'ambiente e che è in rapida crescita. In questa direzione ci sarà una collaborazione sempre più intensa tra le città e gli uffici che si occupano di cultura e turismo, per far sì che le nostre due comunità crescano sempre più e crescano insieme».
«Questa importante iniziativa ha visto un primo momento nella giornata di ieri - conclude Cascella - quando nel Teatro Abeliano, grazie alla direzione artistica e al talento di Vito Signorile, abbiamo assistito alla rappresentazione di un bellissimo passaggio del Cantico delle Creature e a ascoltato la storia di questi due santi universali che sono riusciti con forza, determinazione e dedizione, a lasciare un segno indelebile del loro passaggio terreno. Oggi si uniscono idealmente due città che hanno un comune terreno spirituale e religioso e due santi patroni straordinari, che hanno segnato profondamente l'identità delle rispettive comunità».
Il terreno comune su cui le città di Bari e Assisi si sono incontrate è, infatti, quello della fede, rappresentata da due santi conosciuti in tutto il mondo. Firmato l'accordo, i due sindaci si sono scambiati doni e cortesie: Decaro ha donato a Stefania Proietti la sacra manna di San Nicola, ricevendo in cambio un ramoscello d'ulivo d'Assisi ricoperto d'argento, simbolo e augurio di pace.
«Si tratta di due città che hanno costruito la loro identità grazie alla presenza di San Francesco, patrono di Assisi ma anche patrono d'Italia, e San Nicola, patrono di Bari ma in realtà santo del mondo, simbolo dell'ecumenismo religioso e del dialogo tra diverse confessioni - dice Antonio Decaro. Le nostre città, grazie alla presenza due dei santi, si sono poste al centro del mondo, e oggi abbiamo sottoscritto un protocollo d'intesa che ci accompagnerà in questo patto di amicizia. Sarà un percorso di fede ma anche legato a quelle che sono le nostre tradizioni comuni e allo scambio culturale e sociale. Spero che con il tempo ci possano essere anche scambi dal punto di vista economico, a partire dal turismo che è una delle più importanti leve dello sviluppo delle due città. Sono contento di aver intrapreso questa strada con Stefania Proietti, che è una mia mica e con cui abbiamo affrontato un percorso di accompagnamento di alcuni sindaci della dorsale appenninica che hanno subito il terremoto verso la ricostruzione sociale delle loro comunità, in presenza della distruzione fisica degli edifici».
«Abbiamo coinvolto importanti realtà culturali delle due città - fa eco il sindaco di Assisi Stefania Proietti - che hanno scoperto preziosi valori guida che accomunano i nostri territori e che possono essere la base per la nostra amicizia e le future collaborazioni. Non ultimo il valore dell'accoglienza, dell'essere portatori e strumenti di pace e dell'amore per l'ambiente, il rispetto per due territori diversi e bellissimi. Anche il cammino per andare in Terra Santa compiuto da San Francesco, che proprio da qui è passato, può essere foriero di relazioni tra di noi; il turismo dei cammini - infatti - è tra i più ambiti. Un turismo lento, amico dell'ambiente e che è in rapida crescita. In questa direzione ci sarà una collaborazione sempre più intensa tra le città e gli uffici che si occupano di cultura e turismo, per far sì che le nostre due comunità crescano sempre più e crescano insieme».
«Questa importante iniziativa ha visto un primo momento nella giornata di ieri - conclude Cascella - quando nel Teatro Abeliano, grazie alla direzione artistica e al talento di Vito Signorile, abbiamo assistito alla rappresentazione di un bellissimo passaggio del Cantico delle Creature e a ascoltato la storia di questi due santi universali che sono riusciti con forza, determinazione e dedizione, a lasciare un segno indelebile del loro passaggio terreno. Oggi si uniscono idealmente due città che hanno un comune terreno spirituale e religioso e due santi patroni straordinari, che hanno segnato profondamente l'identità delle rispettive comunità».