Vita di città
Bari, emergenza cinghiali catturati 55 esemplari
Decaro: "Ristoratori e cittadini non lascino rifiuti fuori dai cassonetti"
Bari - mercoledì 6 marzo 2019
14.57
"Dai primi di febbraio è partita una terza sessione di catture ai cinghiali, con la predisposizione di una nuova postazione con quattro gabbie trappola (quindi otto in tutto), con l'obiettivo di intercettare il massimo numero di animali in ingresso dal corridoio ecologico di Lama Balice, oltre agli individui che stazionano stabilmente nel territorio urbano. I primi risultati sono molto incoraggianti, e ad oggi il numero complessivo di animali catturati è di 55". Lo ha detto il sindaco di Bari Antonio Decaro facendo il punto su alcuni aspetti legati alla presenza di questi temuti animali in zone periferiche della città in particolare al quartiere San Paolo, ma anche a Lama Balice.
Nel primo semestre 2017 (ultimo periodo per il quale esistono statistiche a riguardo) in Italia si sono verificati 75 episodi rilevanti, per un totale di 10 vittime e 91 feriti gravi. Ma i cinghiali, come tutti gli animali selvatici, sono patrimonio indisponibile dello Stato che delega alle Regioni la competenza in materia di programmazione e prelievo venatorio, fatta eccezione per le aree protette, disciplinate da specifiche norme.
"Grazie alla collaborazione tra Regione, Comune di Bari e il Dipartimento di Biologia dell'Università di Bari – spiega Decaro - attraverso i piani elaborati e approvati dall'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), nel 2018 sono state avviate due sessioni di cattura, con l'utilizzo di quattro gabbie trappola. In circa tre mesi di attività sono stati ben 49 gli animali prelevati (un quarto dei quali adulti) e traslocati in aree recintate, lontane dai centri urbani. Non solo. La predisposizione di aree di cattura e l'azione di prelievo di animali hanno fatto sì che un numero consistente di capi si sia allontanato spontaneamente dalle aree urbane, verso zone dove la loro presenza non costituisce fonte di pericolo. Ciò ha consentito di ridurre la presenza della specie nel territorio urbano, contenendone il numero intorno alla decina di unità".
Infine Decaro chiede aiuto ai cittadini. "E' necessario – spiega il sindaco – che i cittadini, e in special modo i titolari di esercizi di ristorazione, ci diano una mano, evitando nel modo più assoluto di abbandonare resti di cibo fuori dai cassonetti. I residui alimentari lasciati in strada sono infatti delle vere sirene che attraggono gli animali anche a chilometri di distanza. Proviamo tutti a rispettare le regole di conferimento dei rifiuti e vedrete che la situazione migliorerà".
Nel primo semestre 2017 (ultimo periodo per il quale esistono statistiche a riguardo) in Italia si sono verificati 75 episodi rilevanti, per un totale di 10 vittime e 91 feriti gravi. Ma i cinghiali, come tutti gli animali selvatici, sono patrimonio indisponibile dello Stato che delega alle Regioni la competenza in materia di programmazione e prelievo venatorio, fatta eccezione per le aree protette, disciplinate da specifiche norme.
"Grazie alla collaborazione tra Regione, Comune di Bari e il Dipartimento di Biologia dell'Università di Bari – spiega Decaro - attraverso i piani elaborati e approvati dall'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), nel 2018 sono state avviate due sessioni di cattura, con l'utilizzo di quattro gabbie trappola. In circa tre mesi di attività sono stati ben 49 gli animali prelevati (un quarto dei quali adulti) e traslocati in aree recintate, lontane dai centri urbani. Non solo. La predisposizione di aree di cattura e l'azione di prelievo di animali hanno fatto sì che un numero consistente di capi si sia allontanato spontaneamente dalle aree urbane, verso zone dove la loro presenza non costituisce fonte di pericolo. Ciò ha consentito di ridurre la presenza della specie nel territorio urbano, contenendone il numero intorno alla decina di unità".
Infine Decaro chiede aiuto ai cittadini. "E' necessario – spiega il sindaco – che i cittadini, e in special modo i titolari di esercizi di ristorazione, ci diano una mano, evitando nel modo più assoluto di abbandonare resti di cibo fuori dai cassonetti. I residui alimentari lasciati in strada sono infatti delle vere sirene che attraggono gli animali anche a chilometri di distanza. Proviamo tutti a rispettare le regole di conferimento dei rifiuti e vedrete che la situazione migliorerà".