Attualità
Bari festeggia gli 80 anni del Congresso del Cnl, Mattarella in prima fila al Piccinni
La cerimonia ha visto salire sul palco Decaro, Emiliano e il presidente Anpi. Subito dopo lectio magistralis di Canfora
Bari - lunedì 29 gennaio 2024
13.04
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha presenziato questa mattina al teatro Piccinni alla cerimonia per gli ottanta anni dal Congresso di Bari, che si tenne in città il 28 e 29 gennaio del 1944 e rappresentò il primo momento democratico dopo la caduta di Mussolini oltre che la rampa di lancio verso la futura assemblea costituente.
Il presidente è stato accolto al suo ingresso in teatro da un lungo applauso da parte di tutte le autorità presenti, oltre che degli studenti invitati e dei parenti di chi all'epoca a Bari partecipò alla seduta facendo la storia.
«Il 28 e 29 gennaio del 1944 nel Teatro Piccinni, si scrisse nero su bianco la parola democrazia, e si sancì la rottura definitiva con lo stato fascista e con la monarchia italiana, ponendo le basi per la rinascita dell'Italia, finalmente antifascista, libera di determinare il proprio futuro - ha sottolineato il sindaco Antonio Decaro nel suo intervento -. Credo sia questo il lascito più importante di quella due giorni, un'eredità che noi tutti siamo chiamati a onorare e a coltivare con il nostro impegno quotidiano».
«Ricordiamo oggi un evento accaduto 80 anni fa, nella consapevolezza, quindi, di coltivare una memoria capace di creare una nuova forza rigeneratrice; una memoria che si fa impegno comune per costruire un nuovo paradigma dell'umano - ha ribadito sul palco il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano -. Continueremo, ostinatamente, a costruire giorno per giorno la nostra Liberazione. Come fecero i partigiani, noi guardiamo avanti nella certezza che da qualsiasi oscurità insieme usciremo liberi».
Dopo gli interventi istituzionali è stata la volta della lectio magistralis del professor Luciano Canfora intitolata "Dall'armistizio al Congresso di Bari". Al termine dell'evento, Mattarella si è recato al Castello Svevo.
Il presidente è stato accolto al suo ingresso in teatro da un lungo applauso da parte di tutte le autorità presenti, oltre che degli studenti invitati e dei parenti di chi all'epoca a Bari partecipò alla seduta facendo la storia.
«Il 28 e 29 gennaio del 1944 nel Teatro Piccinni, si scrisse nero su bianco la parola democrazia, e si sancì la rottura definitiva con lo stato fascista e con la monarchia italiana, ponendo le basi per la rinascita dell'Italia, finalmente antifascista, libera di determinare il proprio futuro - ha sottolineato il sindaco Antonio Decaro nel suo intervento -. Credo sia questo il lascito più importante di quella due giorni, un'eredità che noi tutti siamo chiamati a onorare e a coltivare con il nostro impegno quotidiano».
«Ricordiamo oggi un evento accaduto 80 anni fa, nella consapevolezza, quindi, di coltivare una memoria capace di creare una nuova forza rigeneratrice; una memoria che si fa impegno comune per costruire un nuovo paradigma dell'umano - ha ribadito sul palco il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano -. Continueremo, ostinatamente, a costruire giorno per giorno la nostra Liberazione. Come fecero i partigiani, noi guardiamo avanti nella certezza che da qualsiasi oscurità insieme usciremo liberi».
Dopo gli interventi istituzionali è stata la volta della lectio magistralis del professor Luciano Canfora intitolata "Dall'armistizio al Congresso di Bari". Al termine dell'evento, Mattarella si è recato al Castello Svevo.