Cronaca
Bari, Gdf scopre 10 tonnellate di farmaci scaduti: scatta il sequestro
I prodotti provenivano da centri di conferimento presenti sia sul territorio pugliese sia su quello lucano
Bari - mercoledì 3 marzo 2021
13.11 Comunicato Stampa
Nell'ambito della costante attività istituzionale di concorso al mantenimento dell'ordine e la sicurezza pubblica nazionale, resa ancora più incisiva per effetto dell'emergenza sanitaria in atto, i Finanzieri della Tenenza di Mola di Bari, coordinati dal I Gruppo Bari e d'intesa con personale del Dipartimento di Prevenzione AREA SUD ASL BA di Putignano, procedevano a sottoporre a sequestro cautelativo 10 tonnellate circa di rifiuti speciali costituiti per la gran parte da farmaci scaduti.
In particolare, a seguito di una preventiva attività di analisi settoriale, svolta sulla filiera del "farmaco" e più nello specifico della fase di catalogazione e smaltimento dei presidi farmacologici scaduti, è stata individuata e sottoposta a controllo un'impresa, operante nell'hinterland, specializzata nel recupero, separazione e smaltimento di farmaci scaduti e/o comunque invenduti, provenienti perlopiù da farmacie del territorio nazionale, per effetto di un accordo inter-associativo stabilito tra FEDERFARMA e FARMAINDUSTRIA, sulle operazioni di ritiro di quei farmaci non più utilizzabili in commercio.
Sull'area di sedime dell'impresa ispezionata risultavano stoccati alla rinfusa ed a cielo aperto n. 60 "big-bag", per un totale di kg 9.676, colme di rifiuti farmacologici di ogni genere considerati "rifiuti speciali", provenienti da centri di conferimento presenti sia sul territorio pugliese sia su quello lucano, in attesa della verifica di conformità del codice rifiuto dichiarato all'origine ove esistente e/o della vera e propria catalogazione per quei rifiuti provenienti dai vari punti di raccolta farmaci di fruizione pubblica ubicati sulla sede stradale.
Accertata l'anomala operatività della filiera di stoccaggio di tali rifiuti, in completa difformità alle prescrizioni di portata nazionale e locale (disposte dal T.U. dell'Ambiente e prescritte dalla Città Metropolitana di Bari), in considerazione del tangibile rischio di pericolosità per l'inquinamento ambientale, essendo tali rifiuti lasciati di fatto incustoditi ed esposti alle intemperie, si è proceduto ad operare un sequestro preventivo cautelativo d'iniziativa ai sensi dell'articolo 321 del c.p.p. nonché a segnalare all'Autorità Giudiziaria due soggetti deputati alla legale rappresentanza aziendale, assieme alla responsabilità autonoma e diretta dell'Ente.
In particolare, a seguito di una preventiva attività di analisi settoriale, svolta sulla filiera del "farmaco" e più nello specifico della fase di catalogazione e smaltimento dei presidi farmacologici scaduti, è stata individuata e sottoposta a controllo un'impresa, operante nell'hinterland, specializzata nel recupero, separazione e smaltimento di farmaci scaduti e/o comunque invenduti, provenienti perlopiù da farmacie del territorio nazionale, per effetto di un accordo inter-associativo stabilito tra FEDERFARMA e FARMAINDUSTRIA, sulle operazioni di ritiro di quei farmaci non più utilizzabili in commercio.
Sull'area di sedime dell'impresa ispezionata risultavano stoccati alla rinfusa ed a cielo aperto n. 60 "big-bag", per un totale di kg 9.676, colme di rifiuti farmacologici di ogni genere considerati "rifiuti speciali", provenienti da centri di conferimento presenti sia sul territorio pugliese sia su quello lucano, in attesa della verifica di conformità del codice rifiuto dichiarato all'origine ove esistente e/o della vera e propria catalogazione per quei rifiuti provenienti dai vari punti di raccolta farmaci di fruizione pubblica ubicati sulla sede stradale.
Accertata l'anomala operatività della filiera di stoccaggio di tali rifiuti, in completa difformità alle prescrizioni di portata nazionale e locale (disposte dal T.U. dell'Ambiente e prescritte dalla Città Metropolitana di Bari), in considerazione del tangibile rischio di pericolosità per l'inquinamento ambientale, essendo tali rifiuti lasciati di fatto incustoditi ed esposti alle intemperie, si è proceduto ad operare un sequestro preventivo cautelativo d'iniziativa ai sensi dell'articolo 321 del c.p.p. nonché a segnalare all'Autorità Giudiziaria due soggetti deputati alla legale rappresentanza aziendale, assieme alla responsabilità autonoma e diretta dell'Ente.