Attualità
Bari, la preside: "No alla caccia all'untore". Arriva il bollettino Covid scolastico
Succede in una scuola superiore, l'IISS Marconi Hack. Ad oggi ci sono 2 alunni positivi e 16 in isolamento fiduciario
Bari - martedì 20 ottobre 2020
15.16
No alla caccia all'untore. Può essere sintetizzata così la decisione della dirigente scolastica dell'IISS Marconi-Hack di Bari di pubblicare settimanalmente un "bollettino scolastico" relativo alla situazione Coronavirus all'interno dell'istituto.
Ad oggi, da quanto si legge, ci sono due alunni positivi al Covid, ma nessun docente né personale ATA. Sono invece in isolamento fiduciario 5 insegnanti e 16 studenti.
In una lettera alle famiglie solo pochi giorni fa la dirigente, Anna Grazia De Marzo, sottolineava che quando accade che uno studente sia positivo al Covid o sia anche solo stato a contatto con qualcuno di positivo: «Si corre il rischio di scatenare una scriteriata "caccia all'untore". I compagni di classe che ne vengono a conoscenza – a volte la fonte è lo stesso interessato – diffondono la notizia utilizzando i servizi di messaggistica veloce; in conseguenza di ciò viene data per certa la positività del malcapitato e si scatena un panico del tutto ingiustificato».
«Vi invito caldamente ad adoperarvi con i Vostri figli - scrive rivolgendosi ai genitori - da un lato per garantire il rispetto delle regole di prevenzione in qualsiasi luogo, dall'altro per salvaguardare la privacy dei compagni e delle loro famiglie. Ricordate loro che ciò che accade oggi ad un nostro amico può accadere a noi domani, e che a ciascuno si deve lo stesso rispetto che si richiede per sé».
Ad oggi, da quanto si legge, ci sono due alunni positivi al Covid, ma nessun docente né personale ATA. Sono invece in isolamento fiduciario 5 insegnanti e 16 studenti.
In una lettera alle famiglie solo pochi giorni fa la dirigente, Anna Grazia De Marzo, sottolineava che quando accade che uno studente sia positivo al Covid o sia anche solo stato a contatto con qualcuno di positivo: «Si corre il rischio di scatenare una scriteriata "caccia all'untore". I compagni di classe che ne vengono a conoscenza – a volte la fonte è lo stesso interessato – diffondono la notizia utilizzando i servizi di messaggistica veloce; in conseguenza di ciò viene data per certa la positività del malcapitato e si scatena un panico del tutto ingiustificato».
«Vi invito caldamente ad adoperarvi con i Vostri figli - scrive rivolgendosi ai genitori - da un lato per garantire il rispetto delle regole di prevenzione in qualsiasi luogo, dall'altro per salvaguardare la privacy dei compagni e delle loro famiglie. Ricordate loro che ciò che accade oggi ad un nostro amico può accadere a noi domani, e che a ciascuno si deve lo stesso rispetto che si richiede per sé».