Scuola e Lavoro
Bari, la vicenda del Maab a una svolta? Palone: «Potremmo aprirlo nel 2019»
L'assessore: «Acquisite aree per viabilità, da risolvere ultime questioni burocratiche. Via Amendola? Completate 46 assegnazioni su 48»
Bari - mercoledì 20 marzo 2019
16.32
Dopo dieci anni esatti la questione del Maab, il mercato agro-alimentare di Bari, a un punto di svolta? Le ultime indiscrezioni lascerebbero intendere che sia così, ma prima di esprimersi sulla vicenda della struttura nel rione Mungivacca, fra Bari e Triggiano, è sempre bene usare tutte le cautele possibili. Ripercorrendo brevemente la storia della struttura, bisogna tornare indietro al 2009, quando il primo lotto del mercato venne approntato e inaugurato senza però mai essere effettivamente utilizzato dai grossisti che lì avrebbero dovuto trovare una sistemazione più confortevole e all'avanguardia, non fosse altro che gli stessi operatori non sono mai stati convinti fino in fondo della bontà del trasferimento.
Ora, dopo tanta attesa, qualcosa attorno alla struttura costata 32 milioni di euro forse inizia a muoversi. Infatti, ricordano dal Comune di Bari, 10 dei 16 slot disponibili all'interno del primo lotto sono stati assegnati, e gli affittuari sarebbero già pronti a prendere possesso della struttura. Carla Palone, assessore allo Sviluppo economico del Comune di Bari, ricapitola: «Siamo a un buon punto. Mi auguro che entro la fine del 2019 i primi grossisti abbiano la possibilità di trasferirsi all'interno del Maab. Gli espropri sono stati completati e stiamo acquisendo le aree di viabilità per poter installare la pubblica illuminazione e completare la segnaletica orizzontale e verticale. In questa settimana, al massimo nella prossima, terremo un incontro operativo per fare il punto».
Secondo l'assessore, quindi, lo stallo dovrebbe essere superato: «Non ci sono ostacoli, è tutto pronto - continua Palone. Si tratta solo di sbrigare alcune pratiche burocratico-amministrative, questioni da risolvere fra uffici».
Storia simile, anche se con contorni ben più modesti, quella del nuovo mercato coperto di via Amendola, che andrà a sostituire il mercato in strada di via Nizza. La struttura è pronta da novembre, ma di fatto nessuno dei mercatali ha preso pieno possesso dei box, quasi tutti già assegnati. «Gli operatori sono pronti, abbiamo completato 46 assegnazioni su 48 box disponibili - spiega ancora Palone. I restanti 2 saranno destinati ai coltivatori diretti, come previsto dalla legge regionale, e a un venditore di prodotti ittici. Abbiamo chiesto i primi pagamenti, abbiamo solo un piccolo problema con il parcheggio: non vogliamo lasciarlo libero, pertanto stiamo studiando una convenzione con Amtab. Poi potremo partire».
Ora, dopo tanta attesa, qualcosa attorno alla struttura costata 32 milioni di euro forse inizia a muoversi. Infatti, ricordano dal Comune di Bari, 10 dei 16 slot disponibili all'interno del primo lotto sono stati assegnati, e gli affittuari sarebbero già pronti a prendere possesso della struttura. Carla Palone, assessore allo Sviluppo economico del Comune di Bari, ricapitola: «Siamo a un buon punto. Mi auguro che entro la fine del 2019 i primi grossisti abbiano la possibilità di trasferirsi all'interno del Maab. Gli espropri sono stati completati e stiamo acquisendo le aree di viabilità per poter installare la pubblica illuminazione e completare la segnaletica orizzontale e verticale. In questa settimana, al massimo nella prossima, terremo un incontro operativo per fare il punto».
Secondo l'assessore, quindi, lo stallo dovrebbe essere superato: «Non ci sono ostacoli, è tutto pronto - continua Palone. Si tratta solo di sbrigare alcune pratiche burocratico-amministrative, questioni da risolvere fra uffici».
Storia simile, anche se con contorni ben più modesti, quella del nuovo mercato coperto di via Amendola, che andrà a sostituire il mercato in strada di via Nizza. La struttura è pronta da novembre, ma di fatto nessuno dei mercatali ha preso pieno possesso dei box, quasi tutti già assegnati. «Gli operatori sono pronti, abbiamo completato 46 assegnazioni su 48 box disponibili - spiega ancora Palone. I restanti 2 saranno destinati ai coltivatori diretti, come previsto dalla legge regionale, e a un venditore di prodotti ittici. Abbiamo chiesto i primi pagamenti, abbiamo solo un piccolo problema con il parcheggio: non vogliamo lasciarlo libero, pertanto stiamo studiando una convenzione con Amtab. Poi potremo partire».